sunny0108
Ominide
8 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Vittoriano Zaccherini, arrestato a 17 anni per attività partigiana, fu deportato a Mauthausen nel dicembre 1944.
  • Durante il trasporto, i prigionieri subirono un viaggio di cinque giorni senza cibo né acqua, stipati in carri bestiame.
  • A Mauthausen, i detenuti affrontavano lavori estenuanti come la "Scala della Morte" e vivevano in condizioni disumane.
  • La sopravvivenza nel campo dipendeva dalla forza di volontà e da piccoli espedienti per evitare malattie.
  • Dopo la liberazione, Zaccherini ha vissuto un difficile reinserimento, con molti che non credevano alle sue testimonianze.

Indice

  1. L'arresto e la deportazione
  2. La vita nel campo di Mauthausen
  3. La liberazione e il ritorno a casa
  4. Le condizioni di lavoro e sopravvivenza
  5. La testimonianza e il dovere di ricordare

L'arresto e la deportazione

Alla liberazione dei campo di lavoro di Mauthausen, il 5 maggio 1945, Zaccherini aveva 17 anni.

Era stato arrestato per aver fatto parte di un gruppo partigiano nelle colline toscane. In un azione di guerra nell' ottobre del 1944 venne sciolta la compagnia e il 20 novembre gli fu ordinato di ritornare in citta. Quando arrivò a Imola però venne arrestato dalle brigate nere. Dopo gli interrogatori, botte e supplizzi presso il carcere di Imola, i prigionieri vennero mandati a Bologna al comando della Gestapo (primi del dicembre 1944). Dopo gli interrogatori della Gestapo furono mandati alle carceri di San Giovanni in Monte. Il 20 dicembre 1944 venne mandato con altri detenuti a Bolzano. I primi del anno 1945 vennero caricati su carri bestiame. Dentro il carro erano circa 80 persone. Sono rimasti sul carro 5 giorni senza cibo ne acqua finchè non sonoarrivati alla stazione di Mauthausen. Con lui c'erano altri 7 suoi compagni, il più vecchio aveva 22 anni, uno 21, uno 20, due ne avevano 16, e lui e un altro 17.

La vita nel campo di Mauthausen

Appena entrati videro delle torrette con delle sentinelle. Li misero in fila per quattro vicino ai servizi. Lì cominciarno le prime realtà del campo, ebbero la prima selezione: dei convoli che arrivavano chi non era in grado di lavorare veniva subito portato nelle camere a gas. Tutti i prigionieri del suo convolio, tranne qualche anziano, vennero mandati a lavorare. Furono mandati in una specie di bagni dove dovevano farsi la doccia, poi venero rasati e in messo gli hanno fatto una riga di due dita col rasoio dicendogli che in caso di fuga sarebbero stati riconosciuti. Dai campi di sterminio era difficile scappare: ogni 50 metri c' era una garretta con le sentinelle con le mitragliatrici e intorno al campo c'erano fili ad alta tensione.

Di lì, nudi completamente, li portarono nella baracca di quarantena. Lì dopo una settimana li vestirono con delle divise a righe, calzoni e ognuno di loro aveva un numero (il suo era 115778), in più visto che lui era un oppositore politico aveva un triangolo rosso con il nimer di matricola e la provenienza. Ognuno di loro, incontrando un altro, e vedendo il colore che aveva, sapeva la ragione della deportazione. Loro erano visti male anche dai deportati perchè i fascisti italiani erano alleati con i tedeschi. La sopravvivenza nel campo era di 5-6 mesi, lavorando 12 ore al giorno.

Non ci poteva essere solidarietà tra i deportati perchè ognuno studiava per se stesso.

La liberazione e il ritorno a casa

Lui è entrato nel campo il 6 gennaio 1945 , gli americani li liberarno il campo. Zaccherini è rimasto al suo interno pr 5 mesi. Il 6 maggio quando gli americani gli americani lo pesarono era 28 kg ed era alto 1,78. Da 15 giorni al campo non si andava più al lavoro perchè Hitler aveva dato l' ordine al comandante del campo eliminarli tutti. I forni crematori però non riuscivano a smaltire tutti i cadaveri così quando arrivarono gli americani c' erano 3000 persone e 2400 cadaveri. Dei suoi 7 compagni 4 sono morti: i 2 si 16 anni uno di 17 e uno di 21. Nei campi di sterminio si parlavano 22 lingue e c' erano persone di tutte le etnie. Dopo un mese dalla liberazione gli ameriacani lo mandarono in un ospedale da campo a Berlino dove è rimasto 2 mesi. Quando arrivò a casa le famiglie dei compagni che non erano sopravvissuti gli chiedevano dove fossero i loro figli e lui doveva spiegarglielo nonostante la gente non ci credesse perché sembrava una cosa impossibile.

Le condizioni di lavoro e sopravvivenza

Nel campo i deportati erano svegliati alle 4 del mattino. Dormivano in terra, in 4 in un pagliericcio di 80 cm. Dalle 4 alle 6 di mattina c'era l'appello e veniva detto ai prigionieri il lavoro che avrebbero dovuto svolgere.

A Mauthausen c'erano due lavori, la cava di pietra e i servizi generali:

per arrivare alla cava di pietra bisognava percorrere una scala ( la Scala della Morte) di 186 gradini. Era un lavoro duro perchè quello che si scavava non serviva a molto, questi lavori servivano solo per far lavorare la genente per poi sterminarli pian piano. Poi c'erano i servizi generali.

Il capò li chiamava dicendo il loro numero in russo e Zaccherini la prima volta non aveva capito ed era andato a fare i servizi generali quando invece doveva andare a lavorare nella cava.

Al ritorno dai lavori il capò lo chiamò in disparte e gli vengono ordinate 20 gummate. Il gum era un a gomma piena di fili di piombo lunga circa un metro. Lo misero a bocconi su uno sgabello, gli sollevarono la divisa di tela e lo colpirono. Da allora non si è mai più scordato il suo numero in tedesco. Loro non erano più uomini, ma larve umane, erano lì perché dovevano essere eliminati. L' unica cosa che uno doveva avere per poter sopravvivere era la forza di volontà. Ci voleva la forza di volontà di non reagire qualunque cosa capitasse.

Quando lui andava in cava lavorava con un ucraino e un russo. Questo russo gli disse di mangiare un pezzo di carbone tutte le mattine per non prendere la diarrea e perciò sopravvivere.

Quando Hitler diede l'ordine di uccidere tutti, non volevano lasciare tracce di ciò che era accaduto.

Mentre era al campo continuava ad essere molto convinto delle sue idee contro il fascismo e ha detto che tornerebbe a lottare con i partigiani.

La testimonianza e il dovere di ricordare

Una volta tornato a casa suo padre non lo riconobbe e per lui è stato il più brutto momento dal suo ritorno. Si vergognava perchè nessuno gli credeva. Per due anni non è uscito di casa ed è rimasto 10 anni sotto cura. Lo hanno anche invitato per una riunione a Milano e lì conobbe anche Primo Levi che disse loro: "Fate male a non portare le vostre testimonianze della vostra esperienza!".

Ancora adesso c' è ancora gente che nega l' olocausto.

Conclude dicendo che per lui è faticoso raccontare queste cose, ma che è suo dovere farlo.

Domande da interrogazione

  1. Quando è stato liberato il campo di lavoro di Mauthausen?
  2. Il campo di lavoro di Mauthausen è stato liberato il 5 maggio 1945.

  3. Per quale motivo Vittoriano Zaccherini è stato arrestato?
  4. Vittoriano Zaccherini è stato arrestato per aver fatto parte di un gruppo partigiano nelle colline toscane.

  5. Quanti giorni sono rimasti Vittoriano Zaccherini e gli altri prigionieri sul carro senza cibo e acqua?
  6. Vittoriano Zaccherini e gli altri prigionieri sono rimasti sul carro per 5 giorni senza cibo né acqua.

  7. Quanto tempo è durata la sopravvivenza nel campo di Mauthausen?
  8. La sopravvivenza nel campo di Mauthausen era di 5-6 mesi, lavorando 12 ore al giorno.

  9. Quante persone e quanti cadaveri c'erano nel campo di Mauthausen quando sono arrivati gli americani?
  10. Quando sono arrivati gli americani, nel campo di Mauthausen c'erano 3000 persone e 2400 cadaveri.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino