Concetti Chiave
- L'imperatore d'Oriente deteneva un potere assoluto, influenzando sia la politica che la religione, incarnando la figura del Cesaro-papismo.
- La cultura bizantina era caratterizzata da una fusione tra classici e cristianesimo, con un forte interesse per questioni filosofiche ed esistenziali.
- L'impero bizantino cercava di prevenire eresie mantenendo un controllo stretto su questioni religiose, con l'imperatore svolgendo un ruolo centrale.
- L'imperatore bizantino manteneva relazioni complesse con i popoli germanici, cercando di sfruttare divisioni per proteggere i confini orientali.
- Le strategie diplomatiche includevano il reindirizzamento delle minacce germaniche verso l'Occidente, come la tattica di Zenone con gli Ostrogoti.
Indice
Il potere dell'imperatore d'Oriente
L'imperatore d'Oriente era dotato di un immenso potere: nella sua fa stosa corte era circondato da innumerevoli dignitari e servitori. Da vero sovrano assoluto era lui stesso a promulgare le leggi, ad amministrare la giustizia, a dirigere le operazioni militari e persino a soprintendere agli affari religiosi: considerato pari a un Apostolo, era il vero capo della Chiesa orientale.
I vescovi e lo stesso patriarca di Costantinopoli erano subordinati alla sua autorità: l'imperatore d'Oriente, dunque, non rivestiva solo il ruolo di Cesare, ma anche quello di papa. È per questo che per indicare il suo rapporto con la Chiesa si è soliti parlare di Cesaro papismo.Contrasti religiosi e ruolo dell'imperatore
I contrasti religiosi furono spesso causa di liti e divisioni tra ve scovi e sacerdoti ma l'imperatore, che aveva un ruolo molto importante anche nelle questioni di fede, cercò con ogni mezzo di impedire la nascita di eresie, cioè dottrine che si allontanavano dall'insegnamento tramandato dagli Apostoli e custodito dai loro successori.
Cultura e arte nell'Impero romano d'Oriente
Nell'Impero romano d'Oriente si svilupparono una cultura e Q un'arte assai ricche e raffinate. Nelle scuole si cercava di conservare e tramandare i testi classici: l'intento era quello di fondere l'antica cultura classica con la nuova sapienza cristiana.
Interrogativi esistenziali e intellettuali bizantini
L'interesse principale degli intellettuali bizantini era rivolto ai problemi dell'esistenza umana e alle più importanti questioni: esiste Dio? Qual è il senso della vita? Che cosa ci aspetta dopo la morte? Tali interrogativi avevano da sempre tormentato gli antichi, in particolare i filosofi greci, ma adesso assumevano un rilievo ancora più marcato e davano luogo a risposte diverse perché si erano arricchiti delle interpretazioni dei testi sacri e degli autori cristiani, i cosiddetti Padri della Chiesa.
Relazioni tra Impero bizantino e popoli germanici
Per molto tempo, inoltre, da quando Roma aveva perso il ruolo di capi tale dell'Impero, l'imperatore bizantino continuò a esercitare il proprio prestigio anche in Occidente. I capi dei regni romano-barbarici dell'Europa occidentale e del Nord Africa consideravano l'imperatore d'Oriente la massima autorità politica terrena ed erano assai desiderosi di ottenere da lui il formale riconoscimento del loro potere. Tuttavia i rapporti tra l'Impero bizantino e i po poli germanici non furono sempre pacifici: i barbari continuavano a premere sui confini orientali e costituivano una seria minaccia per la sicurezza di Costantinopoli. Per questo gli imperatori d'Oriente cercarono con ogni mezzo di mettere in contrasto tra loro i popoli germanici, in modo che si indebolissero a vicenda, oppure di spingerli verso l'Impero d'Occidente.
Fu questa, come abbiamo visto, la tattica adopera ta da Zenone, che, per distogliere gli Ostrogoti di Teo dorico dall'attaccare Costantinopoli, li inviò a combattere contro il barbaro Odoacre insediatosi a Ravenna.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dell'imperatore d'Oriente nella Chiesa?
- Quali erano le principali preoccupazioni degli intellettuali bizantini?
- Come l'imperatore bizantino gestiva le minacce dei popoli germanici?
- Qual era l'obiettivo delle scuole nell'Impero romano d'Oriente?
L'imperatore d'Oriente era considerato il capo della Chiesa orientale, con un'autorità che superava quella dei vescovi e del patriarca di Costantinopoli, unendo i ruoli di Cesare e papa, noto come Cesaro papismo.
Gli intellettuali bizantini si concentravano sui problemi dell'esistenza umana e sulle questioni fondamentali come l'esistenza di Dio, il senso della vita e il destino dopo la morte, arricchendo le risposte con le interpretazioni dei testi sacri e degli autori cristiani.
Gli imperatori d'Oriente cercavano di mettere in contrasto i popoli germanici tra loro o di spingerli verso l'Impero d'Occidente, come fece Zenone inviando gli Ostrogoti a combattere contro Odoacre a Ravenna.
Le scuole nell'Impero romano d'Oriente miravano a conservare e tramandare i testi classici, fondendo l'antica cultura classica con la nuova sapienza cristiana.