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Concetti Chiave

  • Nel 1949, la creazione della bomba atomica sovietica spinse gli USA a formare il Patto Atlantico, mentre l'URSS rispose con il Patto di Varsavia.
  • La Guerra Fredda fu caratterizzata da una corsa agli armamenti e guerre periferiche, con USA e URSS che si affrontarono attraverso alleati in Asia e Medio Oriente.
  • Il disgelo dopo la morte di Stalin fu breve, interrotto dalla repressione sovietica della rivolta ungherese del 1956.
  • La costruzione del muro di Berlino nel 1961 segnò un momento critico nella coesistenza pacifica proposta da Kennedy.
  • La crisi dei missili di Cuba nel 1962 portò il mondo sull'orlo di una guerra nucleare, risolta con un accordo tra USA e URSS.

Indice

  1. L'inizio della Guerra Fredda e la risposta occidentale
  2. La corsa agli armamenti e le guerre periferiche
  3. Il disgelo e la crisi di Budapest
  4. La Nuova Frontiera di Kennedy e la crisi di Berlino
  5. La crisi dei missili di Cuba e l'assassinio di Kennedy
  6. Riflessioni sul retaggio della Guerra Fredda

L'inizio della Guerra Fredda e la risposta occidentale

Nel 1949, gli Stati Uniti, sconvolti dalla creazione della bomba atomica sovietica, reagirono con il Patto Atlantico, un'alleanza che riuniva i paesi che accettavano la protezione nucleare americana.
I sovietici elaborarono poi un accordo analogo con i paesi dell'Europa orientale: il Patto di Varsavia. Sempre nel 1949, la Cina divenne un paese comunista sotto la guida di Mao Zedong. Gli Stati Uniti decisero di non riconoscere la Cina comunista, ma la Repubblica di Taiwan, dove si erano rifugiati gli avversari di Mao. L'anno dopo, sembrò che scoppiasse una guerra nucleare quando in Corea si fronteggiarono truppe statunitensi e cinesi, ma il presidente americano Truman si rifiutò di usare la bomba e scelse la via della diplomazia.

La corsa agli armamenti e le guerre periferiche

Si aprì allora il periodo della "Guerra Fredda", quarant'anni durante i quali USA e URSS si combatterono con armi politiche e diplomatiche senza mai approdare a una vera e propria guerra. I due paesi iniziarono una corsa agli armamenti e una serie di guerre periferiche, scontrandosi indirettamente attraverso i loro alleati in Asia e in Medio Oriente. Investirono inoltre somme enormi nei loro servizi segreti.

Il disgelo e la crisi di Budapest

Alla morte di Stalin, sembrò che si aprisse un'epoca di disgelo perché il suo successore, Krusciov, denunciò i crimini dell'epoca staliniana e si accordò con il presidente statunitense Eisenhower per evitare un confronto militare diretto, garantendo la non ingerenza dell'uno nel blocco dell'altro. La speranza che tutto ciò permettesse ai paesi del blocco comunista di cambiare il loro rapporto con l'URSS svanì quando una rivolta popolare scoppiata a Budapest venne soffocata dai carri armati sovietici.

La Nuova Frontiera di Kennedy e la crisi di Berlino

In questo contesto, divenne presidente degli USA John Kennedy, che volle lanciare il paese su una Nuova Frontiera: sconfiggere i pregiudizi, inviare l'uomo sulla Luna, aiutare i poveri e collaborare con l'URSS in una coesistenza pacifica. Tale coesistenza venne però incrinata quando i sovietici, nella notte del 12 agosto 1961, costruirono il muro di Berlino, che divise in due la città, bloccando la fuga dei tedeschi dall'Est all'Ovest.

La crisi dei missili di Cuba e l'assassinio di Kennedy

L'anno dopo, l'isola di Cuba, che Fidel Castro aveva liberato da un governo dittatoriale e corrotto, nazionalizzò le piantagioni di canne da zucchero, danneggiando le multinazionali USA che le avevano sfruttate fino ad allora. Per proteggersi, Castro si alleò con l'URSS e accettò di ospitare dei missili puntati contro gli Stati Uniti. Di nuovo, si rischiò una guerra atomica, che fu evitata all'ultimo momento. Due anni dopo, nel 1963, Kennedy venne assassinato. Nuovi assassinii e una guerra in Oriente (Guerra del Vietnam) provocarono la perdita di prestigio degli USA.

Riflessioni sul retaggio della Guerra Fredda

La Guerra Fredda, con le sue tensioni, crisi e momenti di disgelo, ha lasciato un'eredità complessa che continua a influenzare le relazioni internazionali. La corsa agli armamenti, le guerre per procura e la divisione ideologica del mondo in blocchi contrapposti hanno modellato profondamente la geopolitica del XX secolo. Anche dopo la caduta dell'Unione Sovietica, l'ombra della Guerra Fredda si proietta sulle dinamiche globali, ricordandoci l'importanza del dialogo e della diplomazia nella risoluzione dei conflitti e nella costruzione di un futuro pacifico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la risposta degli Stati Uniti alla creazione della bomba atomica sovietica nel 1949?
  2. Gli Stati Uniti hanno reagito con il Patto Atlantico, un'alleanza che riuniva i paesi sotto la protezione nucleare americana.

  3. Come si è manifestata la "Guerra Fredda" tra USA e URSS?
  4. La "Guerra Fredda" si è manifestata attraverso una corsa agli armamenti, guerre periferiche e investimenti nei servizi segreti, senza mai sfociare in una guerra diretta.

  5. Cosa ha rappresentato la crisi di Budapest nel contesto del disgelo post-Stalin?
  6. La crisi di Budapest ha dimostrato che le speranze di cambiamento nei rapporti tra i paesi del blocco comunista e l'URSS erano infondate, poiché la rivolta è stata repressa dai carri armati sovietici.

  7. Quali erano gli obiettivi della "Nuova Frontiera" di Kennedy?
  8. Gli obiettivi della "Nuova Frontiera" di Kennedy includevano sconfiggere i pregiudizi, inviare l'uomo sulla Luna, aiutare i poveri e promuovere una coesistenza pacifica con l'URSS.

  9. Qual è stato l'impatto della Guerra Fredda sulle relazioni internazionali?
  10. La Guerra Fredda ha lasciato un'eredità complessa che continua a influenzare le relazioni internazionali, modellando la geopolitica del XX secolo e sottolineando l'importanza del dialogo e della diplomazia.

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