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Concetti Chiave

  • Nel 1861, l'Italia unificata era composta da regioni politicamente e culturalmente diverse, con un alto tasso di analfabetismo.
  • L'economia era prevalentemente agricola e preindustriale, con una forza lavoro concentrata nel settore agricolo, soprattutto nel sud.
  • La Destra storica, favorevole alla "piemontizzazione", dominava il Parlamento con l'80% dei seggi e governò fino al 1876.
  • Il diritto di voto era limitato a pochi cittadini abbienti e istruiti, principalmente nobili e professionisti.
  • La Sinistra, minoritaria in Parlamento, sosteneva l'autonomia regionale e l'espansione del diritto di voto.

Indice

  1. La sfida dell'unificazione italiana
  2. La situazione economica e sociale
  3. Le sfide politiche e amministrative
  4. Il panorama politico del nuovo regno

La sfida dell'unificazione italiana

Raggiunta l'unità e proclamato il Regno d'Italia nel marzo 1861, era necessario costruire e organizzare il nuovo Stato. L'Italia era formata da regioni rimaste per secoli separate politicamente, geograficamente, culturalmente e persino linguisticamente. Diverso era il loro grado di sviluppo.

La situazione economica e sociale

Oltre i tre quarti della popolazione era analfabeta.

L'Italiano era parlato correntemente solo da una ristretta minoranza di cittadini, concentrata per lo più in Toscana. Libri e giornali venivano letti da pochi cittadini. Sul piano economico, la situazione complessiva era ancora sostanzialmente preindustriale; l'agricoltura assorbiva il 70% della forza lavoro, con forme organizzative arretrate nel sud, dove prevaleva il latifondo. La Pubblica Amministrazione era organizzata diversamente da Stato e Stato e così pure l'amministrazione della giustizia. Il sistema scolastico era in gran parte privato e gestito d ecclesiastici.

Le sfide politiche e amministrative

Occorreva riordinare le Forze armate in un unico esercito e in un unica marina. Il diritto di voto era concesso solo a un piccolo numero di maschi maggiorenni, aventi un determinato reddito o un minimo grado d'istruzione. Il commercio interno circolava su una rete ferroviaria di appena 1800 km, estesa soprattutto fra Piemonte e Lombardia. La rete stradale corrispondeva in genere all'antico tracciato romano, integrato da qualche opera stradale realizzata fra Settecento e Ottocento nell'area padana e in quella tosco-emiliana. Gli elettori erano per il momento quasi solo nobili proprietari terrieri, imprenditori e liberi professionisti, ufficiali dell'esercito e funzionari della Pubblica Amministrazione. I loro voti confluivano sui deputati di tendenza liberale moderata: la stessa tendenza che era stata di Cavour.

Il panorama politico del nuovo regno

Il raggruppamento politico di questi deputati era chiamato Destra. Questo schieramento era favorevole a una rapida "piemontizzazione" dell'Italia per accelerare il processo di unificazione. Nel primo Parlamento italiano, la Destra ottenne circa l'80% dei seggi; avrebbe governato il Paese fino al 1876. Il restante 20% dei parlamentari era costituito da democratici, mazziniani e repubblicani; questi formavano la Sinistra, favorevole a forme di autonomia amministrativa e a un superamento graduale delle differenze fra regioni oltre che a un allargamento del diritto di voto. Cavour morì nel giugno 1861. Nessuno dei politici della Destra possedeva l'intelligenza politica del grande statista.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le principali sfide che il nuovo Regno d'Italia doveva affrontare dopo l'unità?
  2. Il nuovo Stato doveva affrontare la diversità politica, geografica, culturale e linguistica delle regioni, l'alto tasso di analfabetismo, un'economia preindustriale e la necessità di unificare le Forze armate e l'amministrazione pubblica.

  3. Qual era la composizione del primo Parlamento italiano e quale tendenza politica prevaleva?
  4. La Destra, favorevole alla "piemontizzazione" dell'Italia, ottenne circa l'80% dei seggi, mentre il restante 20% era costituito da democratici, mazziniani e repubblicani della Sinistra.

  5. Quali erano le differenze tra la Destra e la Sinistra nel primo Parlamento italiano?
  6. La Destra sosteneva una rapida unificazione e centralizzazione, mentre la Sinistra era favorevole a forme di autonomia amministrativa e all'allargamento del diritto di voto.

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