davide 29
Ominide
4 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Il fascismo nacque nel 1919 a Milano sotto la guida di Benito Mussolini, caratterizzato da nazionalismo estremo e opposizione ai liberali e socialisti.
  • Grazie ai finanziamenti dei proprietari terrieri, si sviluppò uno squadrismo violento che il governo tollerò, portando i fascisti a guadagnare potere politico.
  • Mussolini prese il potere dopo la marcia su Roma nel 1922 e instaurò una dittatura, limitando la libertà di stampa e modificando il sistema elettorale.
  • Nel 1929, i Patti Lateranensi rafforzarono il consenso al regime fascista, riconoscendo il ruolo del cattolicesimo e stabilendo relazioni con il Vaticano.
  • L'Italia invase l'Etiopia nel 1935, portando a sanzioni economiche internazionali e avvicinando Mussolini alla Germania con l'Asse Roma-Berlino e il Patto d'acciaio.

Il fascismo

Indice

  1. Origini del fascismo
  2. Ascesa al potere di Mussolini
  3. Consolidamento del regime fascista
  4. Relazioni con il Vaticano e controllo sociale
  5. Espansione e alleanze internazionali

Origini del fascismo

Il movimento fascista nacque nel 1919 a Milano per iniziativa di Benito Mussolini.

Essi avevano due obiettivi principali molto contrastanti: un acceso nazionalismo e una feroce polemica contro i liberali e i socialisti.

Grazie ai finanziamenti dei proprietari terrieri, si diffuse uno squadrismo violento: i fascisti si riunivano in squadre d’azione e organizzavano spedizioni punitive o punizioni esemplari. Queste azioni violente erano tollerate dal governo e dalle forze dell’ordine. Giolitti, infatti, pensava di poter utilizzare i fascisti per ristabilire l’ordine e nel Maggio del 1921 indisse nuove elezioni, ma alla fine furono eletti 35 deputati fascisti.

Ascesa al potere di Mussolini

Nel corso del 1922 accadeva sempre più spesso che le forze dell’ordine appoggiassero le azioni delle squadre fasciste. Mussolini rassicurava tutti e si presentava come l’unico difensore del regno.

Con questo clima Mussolini decise di conquistare il potere stabilmente. Fu cosi decisa una marcia su Roma: il 28 Ottobre circa 16000 uomini erano alle porte della capitale. Vittorio Emanuele III si rifiutò di intervenire e quindi Mussolini, fu chiamato dal re che lo nominò capo del governo.

Consolidamento del regime fascista

Dopodiché fu approvata una legge che limitava la libertà di stampa e fu cambiato il sistema elettorale per facilitare il successo dei fascisti. Nelle elezioni dell’Aprile 1924, il partito fascista ottenne il 65% dei seggi soprattutto grazie alle violenze squadriste.

Il fascismo attraversò un periodo di crisi presso l’opinione pubblica; allora nel Gennaio del 1925, contrattaccò il Parlamento assumendosi la piena responsabilità politica, morale e storica di quanto aveva fatto fino allora il fascismo. Dal 1926, con una serie di leggi, egli modificò in profondità le regole su cui si era fondato lo Stato liberale. La stampa fu sottoposta a un controllo serrato: i giornali dell’opposizione furono chiusi o dovettero allinearsi alle posizioni del fascismo. Fu istituito un Tribunale speciale per la difesa dello Stato e fu reintrodotta la pena di morte. S’instaurò cosi una dittatura personale da parte di Mussolini, mentre gli antifascisti erano perseguitati o uccisi.

Relazioni con il Vaticano e controllo sociale

Mussolini si assicurò le simpatie del Vaticano; infatti, nel 1929 con il segretario di Stato della Santa Sede sottoscrissero i Patti Lateranensi. Questi “Patti” comprendevano un accordo internazionale: la Santa Sede riconosceva lo Stato Italiano e lo Stato confermò il cattolicesimo come religione ufficiale. Questi vantaggi suscitarono un’ondata di ampio consenso verso il regime fascista. Mussolini aspirava, infatti, a costruire un regime totalitario. Dette importanza al controllo dei programmi scolastici ed espresse una constante ricerca del consenso, attraverso i giornali e le radio. Il regime costituì anche una serie di organizzazioni dedicate al tempo libero dei lavoratori.

Espansione e alleanze internazionali

Nel 1935 Mussolini decise di invadere l’Etiopia cosicché le nuove terre avrebbero potuto accogliere i contadini italiani più poveri o senza lavoro. Le truppe sconfissero facilmente l’esercito etiope e il 9 Maggio Mussolini proclamò la formazione dell’Impero e nominò Vittorio Emanuele imperatore. Dopo l’invasione, la Società delle Nazioni, approvò delle sanzioni economiche contro l’Italia.

In seguito Mussolini si avvicinò alla Germania. Prima i due Paesi, nel 1936, firmarono l’Asse Roma - Berlino che prevedeva una lotta al comunismo, poi, nel 1939, firmò il Patto d’acciaio, un’alleanza militare.

Nell’economia Italia ci fu un brusco cambiamento: fu adottata una politica protezionista. In questo modo fu limitata la dipendenza italiana dall’economia mondiale e furono inoltre adottate misure per stabilizzare il valore della lira e per mantenere i prezzi bassi.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono gli obiettivi principali del movimento fascista al suo nascere?
  2. Il movimento fascista, fondato da Benito Mussolini nel 1919, aveva due obiettivi principali: un acceso nazionalismo e una feroce polemica contro i liberali e i socialisti.

  3. Come riuscì Mussolini a consolidare il suo potere in Italia?
  4. Mussolini consolidò il suo potere attraverso la marcia su Roma nel 1922, l'approvazione di leggi che limitavano la libertà di stampa, e modificando il sistema elettorale per favorire il successo dei fascisti.

  5. Quali furono le conseguenze della politica estera di Mussolini negli anni '30?
  6. La politica estera di Mussolini portò all'invasione dell'Etiopia nel 1935, che causò sanzioni economiche da parte della Società delle Nazioni, e all'alleanza con la Germania attraverso l'Asse Roma-Berlino e il Patto d'acciaio.

  7. In che modo il fascismo influenzò l'economia italiana?
  8. Il fascismo adottò una politica protezionista per limitare la dipendenza dall'economia mondiale, stabilizzare il valore della lira e mantenere i prezzi bassi.

  9. Quali furono le relazioni tra il regime fascista e la Chiesa cattolica?
  10. Il regime fascista si assicurò le simpatie del Vaticano attraverso i Patti Lateranensi del 1929, che riconoscevano lo Stato Italiano e confermavano il cattolicesimo come religione ufficiale, ottenendo così un ampio consenso.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community