Concetti Chiave
- I Semiti, originari del deserto arabico, si insediarono in Palestina, stabilendosi inizialmente lungo le coste e poi spostandosi verso l'interno.
- Scoprirono il fiume Giordano, che formava due laghi, tra cui il Mar Morto, noto per le sue acque estremamente saline e inabitabili per i pesci.
- Gli Ebrei, stanziati in Palestina, si dedicarono all'agricoltura e all'artigianato, sviluppando una società distinta per il suo monoteismo.
- Adoravano un unico Dio, Jahwè, che non poteva essere raffigurato e non aveva templi fisici, simboleggiato dall'arca portata nei loro spostamenti.
- Credevano in un patto con Jahwè, promettendo fedeltà in cambio di protezione, con la consapevolezza che un tradimento avrebbe portato a severe punizioni divine.
Indice
Migrazioni semitiche
Gruppi di Semiti si erano spostati dal deserto arabico nelle regioni mesopotamiche, altri erano andati in Fenicia, altri ancora si trasferirono verso la regione che si stende a Sud della Fenicia, quella che noi oggi chiamiamo Palestina.
Insediamenti e scoperte geografiche
I pastori nomadi semiti si insediarono dapprima lungo le coste della regione palestinese, poi si spinsero verso l'interno, scoprendo che, al di là di brulle pianure, scorreva un grande fiume (quello che poi fu chiamato Giordano), il quale formava due laghi, uno piccolo (che poi fu detto il lago di Tiberiade) ed uno grande, molto strano: le sue acque erano amarissime, dense, cosi ricche di sale che non era possibile vi vivessero pesci. Forse furono proprio i primi abitanti della regione a dargli li nome di Mar Morto.
Religione e cultura degli Ebrei
I Semiti stanziatisi in Palestina si dettero anch’essi all’agricoltura, alla lavorazione dell’argilla, del rame.
Avevano una religione che li distingueva dagli altri popoli che, in genere, adoravano idoli e divinità diverse. I Semiti di Palestina, o Ebrei, erano monoteisti: credevano, cioè, all’esistenza di un solo Dio, da essi detto Jahwè, il quale non poteva essere neppure raffigurato, perché l’uomo è troppo imperfetto per osare di rappresentare Dio, il quale, invece, è perfezione assoluta.
Jahwè non aveva templi: era dappertutto. Gli Ebrei, ai tempi della loro vita nomade, quando sì spostavano portavano con loro una cassettina decorata (arca), come tempio simbolico del loro Dio. Quando sostavano e piantavano le loro tende di pastori e cammellieri, l’arca era protetta da una tenda speciale, un tabernacolo.
Il patto con Jahwè
Gli Ebrei erano convinti che, in tempi remotissimi, i loro antenati avevano stipulato un patto con Jahwè. Avevano cioè promesso di adorarlo sempre, di non tradirlo mai per altri Dei; in cambio della loro fedeltà Jahwè avrebbe assicurato protezione e difesa. Nel caso gli uomini avessero violato il patto, Jahwè sarebbe diventato terribile e li avrebbe puniti per intere generazioni.
Domande da interrogazione
- Quali furono le prime attività economiche dei Semiti stanziatisi in Palestina?
- In cosa si differenziava la religione degli Ebrei rispetto ad altri popoli dell'epoca?
- Qual era il significato dell'arca per gli Ebrei durante la loro vita nomade?
I Semiti che si stabilirono in Palestina si dedicarono all'agricoltura e alla lavorazione dell'argilla e del rame.
Gli Ebrei erano monoteisti, credendo in un solo Dio chiamato Jahwè, a differenza di altri popoli che adoravano idoli e divinità diverse.
L'arca era un tempio simbolico del loro Dio, Jahwè, che gli Ebrei portavano con sé durante i loro spostamenti, protetta da una tenda speciale chiamata tabernacolo.