Concetti Chiave
- La religione ellenica iniziale collegava divinità a forze della natura per spiegare fenomeni naturali.
- Le divinità erano rappresentate con caratteristiche umane e organizzate gerarchicamente, simili a una famiglia.
- Con l'evoluzione culturale, le divinità assunsero ruoli simbolici legati a valori morali e concetti astratti.
- Lo sviluppo filosofico portò alcuni Greci a concepire una forza spirituale unica e centrale nella natura.
- I miti greci, come quelli di Prometeo e Orfeo, simboleggiano la lotta dell'uomo contro ostacoli insormontabili come la morte.
Indice
Origini della religione ellenica
La religione ellenica dei primordi fu molto semplice e basata su un concetto elementare: a varie forze della natura corrispondevano varie divinità.
Questo concetto era necessario per spiegarsi la causa dei fenomeni: perché si agita il mare? Ci sarà qualcuno che lo fa agitare e questo qualcuno non può essere che un dio, il dio del mare.
Divinità e loro attribuzioni
Le divinità delle origini vennero concepite sotto aspetto umano e ad esse erano attribuiti bisogni, difetti, vizi e virtù propri degli uomini; erano inoltre organizzate tra loro più o meno come si organizzava sulla terra una famiglia indoeuropea.
Vi erano un capo supremo, Zeus, che aveva una moglie, Hera, e fratelli o figli di Zeus, ognuno dei quali sovrintendeva ad un’attività umana o ad una forza della natura.
Così Posidone era il dio del mare, Ades il dio dei morti, Febo il dio del sole e della poesia, Artemide la dea della luna e della caccia, Afrodite la dea della bellezza e dell’amore, Efesto il dio del fuoco e della tecnica, Atena la dea della saggezza e della sapienza, Ares il dio della guerra, Ermes il dio protettore dei commerci.
Evoluzione della religione ellenica
Col passare del tempo e l’avanzare della civiltà la religione ellenica si fece più complessa: le divinità si moltiplicarono, in quanto si sentì il bisogno di crearne delle nuove a simbolo di valori morali e concetti astratti (ad esempio nacque Temi, la dea della giustizia); gli dei vennero dunque visti come simboli di certe cose, non come entità vere e proprie. Con lo sviluppo della filosofia, i Greci più colti e intelligenti si staccarono dalla religione tradizionale, e concepirono una forza spirituale unica alla quale era soggetta tutta la natura.
Filosofia e miti greci
Alcuni individuarono questa forza nel fato, nel destino, altri in un dio ignoto (in Atene venne innalzato un altare a questo dio sconosciuto), altri nel pensiero, che è la cosa più straordinaria ed immateriale esistente.
Molti si accorsero della drammaticità della condizione umana, rappresentata dal fatto che l’uomo tenta con le sue forze più nobili (l’intelligenza e il sentimento) di comprendere e dominare il mondo che lo circonda ma urta in ostacoli insormontabili, contro i quali intelligenza e cuore non valgono; primo fra tutti questi ostacoli è la morte.
Nacquero così i miti (favole e leggende con valore allegorico) che simboleggiavano proprio questa eroica lotta dell’uomo; furono miti quelli di Prometeo e di Orfeo (da quest’ultimo nacque addirittura una specie di religione, i «misteri orfici»).
Domande da interrogazione
- Qual era il concetto fondamentale della religione ellenica primitiva?
- Come erano concepite le divinità elleniche delle origini?
- Come si è evoluta la religione ellenica con l'avanzare della civiltà?
- Quali miti simboleggiavano la lotta eroica dell'uomo nella religione ellenica?
La religione ellenica primitiva si basava sull'idea che a varie forze della natura corrispondessero varie divinità, necessarie per spiegare i fenomeni naturali.
Le divinità elleniche delle origini erano concepite sotto aspetto umano, con bisogni, difetti, vizi e virtù propri degli uomini, e organizzate come una famiglia indoeuropea.
Con l'avanzare della civiltà, la religione ellenica divenne più complessa, con la moltiplicazione delle divinità e l'introduzione di simboli di valori morali e concetti astratti.
I miti di Prometeo e Orfeo simboleggiavano la lotta eroica dell'uomo contro gli ostacoli insormontabili, come la morte, nella religione ellenica.