Concetti Chiave
- Alla morte di Costantino, l'impero Romano di Occidente fu segnato da discordie e brevi regni di imperatori.
- Le continue invasioni barbariche ridussero i confini dell'impero, con la perdita di regioni come la Britannia e la Gallia.
- Teodosio divise l'impero in Oriente e Occidente, affidando i territori a generali barbari a causa dell'inesperienza dei suoi figli.
- Roma fu saccheggiata dai Visigoti nel 410, seguita da altre devastazioni ad opera di Vandali e Unni nel V secolo.
- Nel 476, Odoacre depose l'ultimo imperatore romano d'Occidente, segnando di fatto la fine dell'impero.
Indice
Discordie tra i successori
Alla morte dell’imperatore Costantino nacquero discordie tra i successori.
Si ebbe da parte di un giovane imperatore, Giuliano, un tentativo di ripristinare il paganesimo, poi vi fu una ridda di imperatori, alcuni dei quali regnarono per pochi giorni. Intanto i confini dell'Impero andavano inesorabilmente restringendosi: erano cadute nelle mani dei barbari la Britannia, la Mesia, la penisola balcanica, la Gallia.
Divisione dell'impero
Un breve periodo di tregua si ebbe con Teodosio il quale, organizzando eserciti di barbari, riuscì a tamponare le falle più evidenti. Prima di morire Teodosio divise ciò che restava dell’impero in due parti: l’impero di Oriente (capitale Costantinopoli) veniva assegnato a suo figlio Flavio Arcadio, l’impero di Occidente (capitale Ravenna) all’altro figlio Flavio Onorio.
In realtà i due imperi restarono affidati (essendo i figli di Teodosio dei ragazzetti) a due generali barbari: il germanico Rufino, comandante dell’esercito di Oriente, e il vandalo Stilicone, comandante dell’esercito di Occidente.
Invasioni barbariche
Stilicone venne ucciso dai suoi soldati, mentre la situazione si faceva drammatica: i Visigoti, guidati da Alarico, strariparono in Italia e saccheggiarono Roma (410), più tardi i Vandali invasero la Spagna e l’Africa, e di lì organizzavano spedizioni piratesche sulle coste italiane e verso Roma, che essi pure saccheggiarono.
Nel 452 vi fu anche una terribile invasione di Unni, i quali, guidati da Attila, misero a ferro e fuoco l’Italia settentrionale.
Intanto gli Angli e i Sassoni si trasferivano nella Britannia, i Franchi si stanziavano definitivamente in Gallia, i Burgundi nelle regioni intorno al Reno, altri Unni si impadronivano della Pannonia (odierna Ungheria).
In pratica l'impero di Occidente poteva considerarsi finito.
Fine dell'impero d'Occidente
Nel 476 uno dei generali barbarici che comandavano le truppe operanti in Italia, l’erulo Odoacre, eliminò Romolo Augustolo, un giovinetto che era stato proclamato imperatore ma che non comandava più nessuno, e pregò l’imperatore di Oriente di autorizzarlo a governare l’Italia in suo nome, come funzionario dell’Impero orientale.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali del crollo dell'Impero Romano d'Occidente?
- Chi furono i principali invasori dell'Impero Romano d'Occidente?
- Come terminò ufficialmente l'Impero Romano d'Occidente?
Le cause principali del crollo furono le discordie tra i successori di Costantino, l'invasione dei barbari, e la divisione dell'impero da parte di Teodosio, che portò a una gestione inefficace da parte dei generali barbari.
I principali invasori furono i Visigoti guidati da Alarico, i Vandali, gli Unni guidati da Attila, e altre tribù come Angli, Sassoni, Franchi, e Burgundi.
L'Impero Romano d'Occidente terminò ufficialmente nel 476 quando Odoacre, un generale barbarico, depose Romolo Augustolo e chiese di governare l'Italia come funzionario dell'Impero orientale.