Concetti Chiave
- La predicazione di Gesù in Palestina, diffusa dagli apostoli, suscitò grande successo e ostilità romana, portando a persecuzioni iniziate da Nerone.
- Diocleziano divise l'impero in quattro parti e dodici diocesi, introducendo l'annona, una tassa per sostenere le spese militari e governative.
- Le riforme economiche di Diocleziano, come il controllo dei prezzi, fallirono, incoraggiando il mercato nero e scoraggiando i contadini.
- Costantino trasferì la capitale a Costantinopoli e riconobbe il cristianesimo con l'editto di Milano, stabilendo una svolta religiosa nell'impero.
- La divisione dell'impero di Teodosio tra Onorio e Arcadio portò alla caduta dell'Impero d'Occidente nel 476 d.C. con la deposizione di Romolo Augustolo.
Indice
Nascita e diffusione del cristianesimo
All’epoca di Augusto, nacque in Palestina Gesù. La sua predicazione, che diffondeva idee di amore e di uguaglianza tra ricchi e poveri, e i suoi insegnamenti, che oltrepassarono i confini della Palestina grazie agli apostoli, ebbero enorme successo presso ogni città, ma attirarono contro i seguaci della nuova religione l’ostilità delle autorità romane. Iniziarono, così le persecuzioni, delle quali la prima fu ordinata da Nerone e la più grave dall’imperatore Diocleziano nel 303 d.C.
Riforme di Diocleziano
Questo imperatore è, però, ricordato anche per aver realizzato una grande riforma politica.
Egli, infatti, divise l’impero in quattro parti, due in Oriente e due in Occidente, e in dodici diocesi, suddivise a loro volta in province. Per coprire le spese militari e del governo, fu istituita l'annona, una nuova tassa che poteva essere pagata in o in moneta.
Le forti tasse richieste dallo Stato finirono per scoraggiare molti contadini e piccoli proprietari: così, per evitare che essi abbandonassero le terre che lavoravano, vennero costretti a risiedervi. Diocleziano cercò anche di tenere bassi i prezzi dei generi di prima necessità, ma il provvedimento fallì, avendo permesso al mercato nero di prosperare.
Costantino e il cristianesimo
Le riforme di Diocleziano fallirono con i suoi successori. Tra questi emerse Costantino, che portò la capitale a Bisanzio, chiamata poi Costantinopoli, e riconobbe ufficialmente il cristianesimo con l'editto di Milano del 313 d.C.
Divisione dell'impero e fine dell'era antica
Fu Teodosio I, nel 380 d.C., a fare della religione cristiana l’unica fede dell’impero. Con la sua morte questo imperatore divise l’impero tra i suoi figli Onorio e Arcadio. Al primo toccò la parte occidentale dell’impero, sottoposta agli attacchi continui delle popolazioni barbariche.
Nel 476 d.C. Odoacre, un generale barbaro, depose l’imperatore d’Occidente Romolo Augustolo.
Con questo evento si fa finire tradizionalmente la storia antica.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della predicazione di Gesù in Palestina?
- Quali furono le principali riforme attuate da Diocleziano?
- Come influenzò Costantino il cristianesimo nell'impero romano?
La predicazione di Gesù, che promuoveva amore e uguaglianza, ebbe un grande successo ma attirò l'ostilità delle autorità romane, portando a persecuzioni contro i cristiani, iniziate da Nerone e intensificate da Diocleziano nel 303 d.C.
Diocleziano divise l'impero in quattro parti e dodici diocesi, istituì l'annona per coprire le spese militari e governative, e cercò di mantenere bassi i prezzi dei beni di prima necessità, sebbene quest'ultimo provvedimento fallì.
Costantino trasferì la capitale a Bisanzio, rinominata Costantinopoli, e riconobbe ufficialmente il cristianesimo con l'editto di Milano del 313 d.C., segnando un cambiamento significativo nella politica religiosa dell'impero.