eddie guerrero
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Concetti Chiave

  • Dal 553 al 568, l'Italia fu sotto il dominio bizantino con Ravenna come centro amministrativo.
  • Ravenna visse un periodo di massimo splendore, arricchendosi di monumenti come la chiesa di S. Apollinare Nuovo e S. Vitale.
  • Nonostante il dominio bizantino, l'Italia rimase prostrata dalla guerra e trattata come una provincia da sfruttare.
  • I rapporti tra l'imperatore bizantino e il papa furono tesi a causa delle interferenze religiose di Bisanzio.
  • Nel 568, indebolita da pestilenze e carestie, l'Italia fu facilmente invasa dai Longobardi con poca resistenza.

Indice

  1. Il dominio bizantino in Italia
  2. Ravenna e il suo splendore
  3. La crisi sotto il governo bizantino
  4. L'invasione dei Longobardi

Il dominio bizantino in Italia

Per quindici anni, dal 553 al 568, l’Italia rimase unita sotto il dominio dell’imperatore d’Oriente, che la resse per mezzo di un governatore (esarca) re- siderite a Ravenna.

Ravenna e il suo splendore

E fu allora che Ravenna, capitale d’Italia già dal 402, raggiunse il suo massimo splendore e s’abbellì dei monumenti che ora la rendono famosa: la chiesa di S.

Apollinare Nuovo, iniziata da Teodorico, quella di S. Apollinare in Classe, fuori di città, quella di S. Vitale, con accanto il piccolo mausoleo di Galla Placidia, i battisteri e così via.

La crisi sotto il governo bizantino

Ma l’Italia, prostrata dalla guerra precedente, non si risollevò. Impero d'Oriente - Dominio bizantino in Italia articoloIl governo bizantino la trattò come una provincia da sfruttare, specialmente dopo la morte dell’imperatore Giustiniano, avvenuta nel 565, e la mania delle autorità di Bisanzio di ficcare il naso nelle questioni religiose rese difficili i rapporti fra l’imperatore e il papa. Il popolo, poi, per quanto i Bizantini si dessero da fare per rieducarlo all’esercizio della vita militare, rimase in condizioni di miseria e d’avvilimento.

L'invasione dei Longobardi

Sicché, alla fine, lo stesso Narsete, il trionfatore della guerra divenuto poi esarca, si urtò con la corte di Bisanzio; e si dice che proprio lui, esasperato, invitasse il popolo dei Longobardi ad invadere l’Italia. Certo è che quando, nel 568, fra un’annata di pestilenza e un’annata di carestia, s’abbatté sulla penisola la calamità di questa nuova invasione, il popolo non ebbe animo di difendersi e le milizie bizantine si ritrassero verso il sud e verso le coste.

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