Concetti Chiave
- Nel 717, gli Arabi assediarono Costantinopoli e avanzarono in Europa, ma furono fermati dai Bizantini e dai Franchi a Poitiers.
- I Franchi, originariamente un popolo germanico, si stabilirono nella Gallia e divennero un'importante potenza europea dopo aver sconfitto gli Arabi.
- Guidati da re Clodoveo, i Franchi si convertirono al cattolicesimo, ottenendo il sostegno del papa e dell'impero bizantino nelle loro conquiste.
- Durante il VI e VII secolo, i Franchi caddero in declino con monarchi poco influenti, noti come i "re fannulloni".
- Carlo Martello, figlio di Pipino di Héristal, divenne il vero potere tra i Franchi, salvando la civiltà cristiana europea con la vittoria di Poitiers.
Indice
L'assedio di Costantinopoli e la vittoria dei Franchi
Nel 717, gli Arabi varcavano i Pirenei e assediavano Costantinopoli: stringevano, cioè, l’Europa come nella morsa d’una tenaglia. Ma l’Europa si salvò. L’impero bizantino resistette e così riservò a se stesso la missione di civilizzare il mondo slavo fino agli Urali; e, in occidente, a Poitiers (leggi: Poati), nel cuore della Gallia, gli Arabi furono sconfitti dai Franchi e ricacciati a sud dei Pirenei. Con quella vittoria i Franchi meritarono (e mantennero per un paio di secoli) un posto di primo piano nella politica europea.
L'origine e l'espansione dei Franchi
Erano un popolo d’origine germanica, insediato prima delle invasioni presso la foce del Reno. Nel 406, quando il confine del Reno fu rotto, strariparono anch’essi di qua dal fiume, insieme con altre popolazioni, conservando le loro costumanze barbariche, senza addolcirle con influssi romani o cattolici. Alla fine di quel secolo, tra il 481 e il 511, un grande re convertito al cattolicesimo, Cbdoveo, li aveva condotti ad occupare tutta la Gallia, ad eccezione della valle del Rodano ov’erano i Bugundi; ed in seguito, avevano occupato anche quella. Tanta forza e fortuna eran venute loro, oltre che dalla travolgente violenza, anche dal fatto che, tra i barbari, erano l’unico popolo cattolico protetto dal papa; sicché le loro conquiste parvero opere benedette, «gesta Dei per Francos s, imprese di Dio operate per mano dei Franchi. Anche l’impero d’Oriente li appoggiava: vedemmo già i Bizantini spalleggiare Clodoveo, quando nel 506 affrontò i Visigoti sfidando le ire del re ostrogoto Teodorico.
La divisione e l'ascesa di Carlo Martello
Morto Clodoveo, s’erano poi disuniti ed impigriti nella loro rozzezza; sicché per tutto il secolo VI e VII poco si sente parlare di loro. Ai primi del secolo VIII essi sono divisi in due regni, Austrasia e Neustria, capeggiati da re che non fanno e non contano nulla, i «re fannulloni »; e i due regni hanno, invece, un unico ministro, Pipino di Héristal, che conta più dei due re messi insieme. Il figlio di questo ministro, Carlo Martello, sconfisse nel 732 gli Arabi a Poitiers, e si conquistò così il merito d’aver salvato la civiltà cristiana dell’Europa.
Era naturale che prima o poi questo potente ministro prendesse il posto dei re consacrati. Il papa stesso si persuase che la corona di Clodoveo, meglio che sulla testa di re fannulloni, sarebbe stata sulla testa di un ministro esperto e capace; e nel 753 si mosse apposta da Roma per incoronare re dei Franchi il figlio di Carlo Martello, Pipino, che fu detto «il Breve» per la sua bassa statura.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto della sconfitta degli Arabi a Poitiers nel 732?
- Chi era Carlo Martello e quale fu il suo contributo significativo?
- Come si è evoluta la leadership dei Franchi dopo la morte di Clodoveo?
- Quale ruolo ha avuto il papa nella successione al trono dei Franchi?
La sconfitta degli Arabi a Poitiers da parte dei Franchi ha salvato la civiltà cristiana in Europa e ha garantito ai Franchi un ruolo di primo piano nella politica europea per un paio di secoli.
Carlo Martello era il figlio del ministro Pipino di Héristal e sconfisse gli Arabi a Poitiers nel 732, guadagnandosi il merito di aver salvato la civiltà cristiana in Europa.
Dopo la morte di Clodoveo, i Franchi si disunirono e si impigrirono, con i re che divennero insignificanti, mentre il potere effettivo passò ai ministri come Pipino di Héristal e suo figlio Carlo Martello.
Il papa ha sostenuto la transizione del potere dai re fannulloni a un ministro capace, incoronando Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello, come re dei Franchi nel 753.