Concetti Chiave
- Gli Achei vivevano in case attorno al palazzo del re, situato in posizioni centrali e ben difese, come a Micene.
- I palazzi seguivano uno schema indoeuropeo con un grande salone centrale chiamato megaron, usato per banchetti e spettacoli di poeti.
- Il megaron era decorato con armi e pitture, e le camere si aprivano su di esso, spesso con un secondo piano per le donne.
- I nobili achei si dedicavano a guerra, caccia e sport, lasciando il lavoro quotidiano ai sudditi e agli schiavi.
- L'unico lavoro manuale apprezzato era quello del fabbro armaiolo, con un forte interesse per le armi tra gli Achei.
Indice
Vita quotidiana degli Achei
In genere gli Achei vivevano in case costruite intorno al palazzo del re. Nelle grandi città, ad esempio a Micene, la reggia si trovava su di una rocca inaccessibile e ben fortificata; nei regni di provincia e nelle isole era ugualmente collocata in posizione centrale.
Struttura della reggia achea
La reggia era costruita secondo lo schema indoeuropeo: vi era un grande salone centrale, il megaron, nel quale la corte si riuniva a banchettare e ad ascoltare gli aedi e i rapsodi, poeti vaganti che si fermavano presso le famiglie più ricche per cantare favole e leggende accompagnandosi col suono della cetra.
Il megaron era circondato da colonne che reggevano il tetto, le sue pareti erano adornate da armi e pitture simili a quelle cretesi. Sul salone si aprivano le camere per la famiglia, gli ospiti, la servitù. Vi era spesso un secondo piano, riservato alle donne.
Così erano i palazzi di Nestore a Pilo, di Menelao a Sparta e, sebbene più modesti, quelli dei signori di provincia, ad esempio la reggia di Ulisse in Itaca.
Attività e passioni degli Achei
I signori Achei si occupavano di guerra, caccia, sport. Per sopperire alle necessità della vita quotidiana facevano lavorare i loro sudditi, in modo da essere liberi di dedicarsi a quelle attività che, del resto, essi ritenevano le uniche degne di un vero uomo. Ma anche gli Achei meno ricchi e importanti si dedicavano molto poco al lavoro: i combattimenti fra città, le conquiste, permettevano anche ai cittadini meno agiati di procurarsi, magari come bottino di guerra, schiavi e schiave da far lavorare per loro.
Importanza delle armi e dello sport
L’unico lavoro manuale apprezzato dagli Achei era quello del fabbro armaiolo; le armi, infatti, costituivano la passione degli Achei. I soldati usavano grandi scudi di bronzo, a volte coperti di vari strati di cuoio, indossavano corazze di bronzo e cuoio, calzavano schinieri per proteggere le gambe, ed erano armati di lance, spade, frecce. Molto diffusi erano gli sport, molti dei quali imparati dai Cretesi; una società guerriera come quella achea aveva infatti bisogno di uomini costantemente allenati ed in buone condizioni fisiche. Anche sulle attività sportive degli Achei ci danno molte indicazioni i poemi omerici, i quali, sebbene scritti qualche tempo dopo la fine della civiltà micenea, descrivono usi e costumi del passato.
Domande da interrogazione
- Come erano strutturate le regge degli Achei?
- Quali attività erano considerate degne dagli Achei?
- Qual era l'importanza dello sport nella società achea?
Le regge degli Achei erano costruite secondo lo schema indoeuropeo, con un grande salone centrale chiamato megaron, circondato da colonne e adornato con armi e pitture. Le camere per la famiglia, gli ospiti e la servitù si aprivano sul salone, e spesso vi era un secondo piano riservato alle donne.
Gli Achei consideravano degne le attività legate alla guerra, alla caccia e allo sport. Si dedicavano poco al lavoro manuale, che era svolto dai sudditi o dagli schiavi, mentre il lavoro del fabbro armaiolo era apprezzato per la passione che avevano per le armi.
Lo sport era molto diffuso nella società achea, poiché una società guerriera aveva bisogno di uomini costantemente allenati e in buone condizioni fisiche. Gli sport, molti dei quali appresi dai Cretesi, erano parte integrante della cultura achea, come descritto nei poemi omerici.