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Concetti Chiave

  • Il nazismo impose un controllo totale sulla vita dei cittadini tedeschi, offrendo un'apparente prosperità economica in cambio della rinuncia alle libertà personali.
  • L'economia fu stimolata attraverso grandi opere pubbliche e sovvenzioni all'industria bellica, riducendo significativamente la disoccupazione.
  • I salari bassi furono parzialmente compensati da una diminuzione dei prezzi, mentre i diritti sindacali vennero soppressi.
  • Il tempo libero dei cittadini fu riempito con attività organizzate dallo stato, come escursioni e spettacoli, per promuovere la propaganda nazista.
  • L'educazione dei giovani era controllata dalla "Gioventù hitleriana", un'organizzazione paramilitare che formava bambini e ragazzi dai sei ai diciotto anni.

Indice

  1. Il controllo del nazismo sulla società
  2. L'educazione giovanile sotto il regime

Il controllo del nazismo sulla società

Il nazismo si appropriò della vita di ogni singolo cittadino e i Tedeschi accettarono di rinunciare alla propria libertà in cambio di un apparente miglioramento delle condizioni economiche. Il regime riuscì a ridurre la disoccupazione (da sei milioni nel 1933 a un milione nel 1937) grazie agli imponente lavori pubblici, come la costruzione delle autostrade, e alle ingenti commesse e sovvenzioni all’industria privata per la produzione bellica.

I salari rimasero bassi, ma furono in parte compensati dal calo dei prezzi. I diritti sindacali vennero soppressi, ma l’introduzione di alcuni servizi sociali, come l’assistenza medica e pensionistica, dava ai lavoratori l’illusione di un miglioramento. Il tempo libero dei Tedeschi fu organizzato con attività ricreative e propagandistiche. Nella struttura Kraft durch Freude (“forza attraverso la gioia”) confluivano associazioni di svago che organizzavano escursioni, spettacoli, attività sportive.

L'educazione giovanile sotto il regime

Più che alla scuola e alla famiglia il nazismo affidò l’educazione dei giovani tedeschi all’organizzazione della “Gioventù hitleriana”. Dai sei ai diciotto anni i ragazzi di ambo i sessi erano inquadrati nei diversi gruppi di questa vasta organizzazione di tipo paramilitare (ad imitazione, cioè dell’esercito). I genitori che impedivano ai figli di farne parte erano condannati, per legge, a pesanti sanzioni. Dai sei ai dieci anni i bambini compivano un apprendistato prima di entrare nella Gioventù hitleriana. Avevano un libretto personale su cui venivano registrati i progressi nell’attività sportiva e nell’apprendimento della dottrina nazista. A dieci anni, dopo aver superato un esame di atletica, campeggio, storia entravano a far parte del “Giovane popolo”. A quattordici anni il ragazzo entrava nella Gioventù hitleriana propriamente detta. A diciotto anni, i giovani sceglievano tra il lavoro obbligatorio e l’esercito. Le ragazze invece a diciotto anni andavano nelle aziende agricole, per svolgere un anno di lavoro obbligatorio.

Domande da interrogazione

  1. Come il nazismo ha influenzato la vita quotidiana dei cittadini tedeschi?
  2. Il nazismo si è appropriato della vita di ogni cittadino, riducendo la disoccupazione e introducendo servizi sociali, ma sopprimendo i diritti sindacali e organizzando il tempo libero con attività propagandistiche.

  3. Qual era il ruolo della Gioventù hitleriana nell'educazione dei giovani tedeschi?
  4. La Gioventù hitleriana era un'organizzazione paramilitare che educava i giovani dai sei ai diciotto anni, sostituendo in parte la scuola e la famiglia, e preparandoli con attività sportive e dottrinali.

  5. Quali erano le conseguenze per i genitori che impedivano ai figli di partecipare alla Gioventù hitleriana?
  6. I genitori che impedivano ai figli di partecipare alla Gioventù hitleriana erano soggetti a pesanti sanzioni legali.

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