Concetti Chiave
- Giuseppe Mazzini nacque a Genova nel 1805 e studiò giurisprudenza prima di unirsi alla società segreta Carboneria a 22 anni.
- Fu arrestato nel 1830 a Genova e, dopo il carcere, scelse l'esilio a Marsiglia, dove fondò la Giovine Italia per unire e liberare l'Italia.
- Mazzini lavorò per diffondere i suoi ideali attraverso la Giovine Italia e la Giovine Europa, nonostante le persecuzioni e l'esilio in vari paesi.
- Partecipò ai moti democratici del 1848 e fondò il Partito d'Azione nel 1853, continuando a sostenere insurrezioni anti-austriache.
- Negli ultimi anni, Mazzini costituì l'Alleanza Repubblicana Universale e visse sotto falso nome, continuando la sua lotta per l'unità e la libertà italiana.
Indice
Giuseppe Mazzini e la Carboneria
Giuseppe Mazzini nacque a Genova nel 1805 dove studiò giurisprudenza, e all’età di ventidue anni entrò a far parte della società segreta chiamata “Carboneria”.
Durante i moti del 1830, Mazzini venne arrestato a Genova e rinchiuso nella fortezza di Savona.
Mazzini, in carcere, meditò sul fallimento dei moti carbonari, e intuì che la Carboneria non era riuscita a realizzare un piano d’azione perché era disunita e non era abbastanza conosciuta dal popolo.Fondazione della Giovine Italia
Dopo essere stato scarcerato, Mazzini dovette scegliere tra l’esilio e il confino; e alla fine scelse l’esilio e venne trasferito nel 1831 a Marsiglia, dove fondò la Giovine Italia. Questa nuova associazione si proponeva di rendere l’Italia unita, indipendente, libera e repubblicana, e per compiere ciò dove servirsi dell’educazione e l’insurrezione. Chi aderiva alla Giovine Italia si impegnava per giuramento a diffondere gli ideali di Mazzini e ad aiutare tutti gli associati come fratelli. I mazziniani, anche se cercavano di muoversi con molta cautela per sfuggire alla polizia, agivano in mezzo al popolo, dove distribuivano manifesti.
Esilio e attività in Svizzera
Nel 1833 furono arrestati in Piemonte molti patrioti che si erano infiltrati nell’esercito, e Mazzini bandito dalla Francia, si rifugiò in Svizzera, dove continuò la sua azione rivoluzionaria, fondando la Giovine Europa. Alla fine del 1836 Mazzini fu costretto a rifugiarsi a Londra, dove organizzò scuole per i figli degli emigrati e pubblicò una rivista per diffondere gli ideali di libertà, uguaglianza e unità.
Ritorno in Italia e nuovi moti
Nel 1848, tornato in Italia, partecipò ai moti democratici, dove combatte al fianco di Cattaneo durante le storiche cinque giornate di Milano. Tra il 1852 e il 1853 appoggiò i moti insurrezionali antiaustriaci nel regno Lombardo- Veneto, che però fallirono costando la vita a molti patrioti, e dopo questa ennesima sconfitta, nel 1853 fondò il Partito d’Azione. Allo scoppio della seconda guerra d’indipendenza, Mazzini che si trovava ancora a Londra, invitò il popolo a combattere, e, nel 1860 si recò a Napoli per raggiungere Garibaldi e convincerlo a proseguire la sua avanzata.
Ultimi anni e nuove organizzazioni
Nel 1866, Mazzini costituì una nuova organizzazione, l’Alleanza Repubblicana Universale, che avrebbe dovuto liberare Roma e instaurare la repubblica, ma venne arrestato a Palermo e chiuso in carcere a Gaeta. Dopo pochi mesi, venne liberato e venne mandato in esilio: dapprima a Londra e poi a Lugano. Nel 1872 trascorse gli ultimi anni della sua vita sotto falso nome: dottor Brown.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali attività di Giuseppe Mazzini dopo il suo esilio a Marsiglia?
- Come reagì Mazzini ai fallimenti dei moti insurrezionali?
- Quali furono le conseguenze delle attività di Mazzini durante la sua vita?
Dopo il suo esilio a Marsiglia nel 1831, Mazzini fondò la Giovine Italia, un'associazione che mirava a rendere l'Italia unita, indipendente, libera e repubblicana attraverso l'educazione e l'insurrezione.
Dopo i fallimenti dei moti insurrezionali, Mazzini continuò la sua attività rivoluzionaria fondando nuove organizzazioni come la Giovine Europa e il Partito d’Azione, e cercò di diffondere i suoi ideali attraverso pubblicazioni e scuole.
Le attività di Mazzini portarono a numerosi arresti e esili, ma anche alla fondazione di diverse organizzazioni rivoluzionarie e alla diffusione degli ideali di libertà, uguaglianza e unità, influenzando il movimento per l'unificazione italiana.