Chiaracorsett-6
Ominide
4 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Mao tse-tung lancia la "rivoluzione culturale" nel 1966 per mobilitare i giovani contro i dirigenti del partito.
  • Gli studenti, chiamati "guardie rosse", formano gruppi autonomi e criticano pubblicamente i dirigenti attraverso manifesti murali.
  • Il movimento riceve supporto dall'esercito e dal ministro della difesa Lin Biao, permettendo azioni di massa e proteste violente.
  • Nel 1967, Mao raggiunge i suoi obiettivi politici ma il movimento sfugge al controllo, portando a conflitti interni tra gli studenti.
  • La "rivoluzione culturale" termina nel 1969 con l'intervento dell'esercito per fermare gli eccessi delle "guardie rosse" e Mao riprende il controllo del partito.

Indice

  1. L'inizio della rivoluzione culturale
  2. L'ascesa delle guardie rosse
  3. Il ruolo dell'esercito e Lin Biao
  4. La mobilitazione degli studenti
  5. La fine della rivoluzione culturale

L'inizio della rivoluzione culturale

Quando Mao tse-tung vede che stava rischiando di essere emarginato dalla dirigenza del partito agli inizi degli anni Settanta, in Cina, reagisce con una mossa estremamente audace: nel 1966 invita tutti i giovani studenti e in particolare i figli e le figlie degli operai, dei contadini poveri e dei soldati a realizzare una "rivoluzione culturale": ma li esorta ad abbandonare ogni timore e a mettere in discussione i dirigenti del partito tutte le volte in cui il loro comportamento sia giudicato sbagliato.

L'ascesa delle guardie rosse

I giovani studenti e le giovani studentesse delle scuole superiori e delle università accolgono questo appello con un'incredibile entusiasmo. Moltissimi formano gruppi autonomi che con pubblici tazebao, cioè manifesti murali, pongono sotto accusa questo o quel dirigente. I membri della complessa costellazione di questi gruppi giovanili vengono definiti collettivamente "guardie rosse" (la definizione militaresca e solo metaforica, in effetti non sono un corpo militare) e il Libretto rosso, una raccolta antologica di citazioni e di aforismi di Mao, è il loro "testo sacro", è Mao rappresenta il loro idolo. Il grande movimento sferra attacchi anche alle massime autorità del partito, compreso Deng Xiaoping, che viene costretto ad allontanarsi dall'incarico e ad andare a lavorare in una fabbrica, altri sono formalmente accusati di reati e condannati al carcere.

Il ruolo dell'esercito e Lin Biao

È chiaro che da solo il movimento giovanile non avrebbe la forza di raggiungere simili risultati: tutto questo sommovimento è possibile solo perché la rivoluzione culturale riceve l'appoggio del ministro della difesa, Lin Biao (1908-1971) e soprattutto l'appoggio dell'esercito che da lui dipende.

La mobilitazione degli studenti

Gli studenti coinvolti nel movimento sono molti milioni: l'invito è a mobilitarsi permanentemente cessando di frequentare le scuole per muoversi in massa là dove è richiesta la loro azione, l'esercito si preoccupa di predisporre i mezzi di trasporto per gli spostamenti in massa e i campi di accoglienza nei luoghi in cui le "guardie rosse" sono chiamate a inscenare le loro manifestazioni di protesta o di intimidazione. Queste iniziative sono non di rado violente,

prevedono umiliazioni in pubblico di coloro che, a torto o a ragione, sono considerati oppositori di Mao e non è raro che le manifestazioni di critica trascendano in aggressioni fisiche che fanno un numero di vittime molto elevato.

La fine della rivoluzione culturale

Nel 1967 i principali obiettivi politici sono stati raggiunti: Mauro ha eliminato i suoi principali oppositori e vorrebbe bloccare il movimento giovanile, che comunque è largamente fuori controllo infatti gli studenti che fanno parte delle guardie rosse non tornano a scuola e inoltre si dividono in gruppi che spesso sono in duro conflitto gli uni contro gli altri. Alla fine c'è bisogno dell'intervento dell'esercito affinché le giovani guardie rosse siano indotte a cessare le loro incursioni politiche o i loro scontri intestini. Nel 1969 la fase della "rivoluzione culturale" viene chiusa infatti l'esercito provvede a fermare quelli che ormai vengono comunemente considerati gli "eccessi" delle giovani "guardie rosse" mentre Mao, in questo modo, è riuscito a riassumere la dirigenza persa negli anni precedenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la mossa audace di Mao tse-tung negli anni Sessanta per evitare l'emarginazione dalla dirigenza del partito?
  2. Mao tse-tung ha invitato i giovani studenti a realizzare una "rivoluzione culturale" per mettere in discussione i dirigenti del partito, guadagnando così il loro supporto.

  3. Chi erano le "guardie rosse" e quale ruolo hanno avuto nella rivoluzione culturale?
  4. Le "guardie rosse" erano gruppi di giovani studenti che, ispirati da Mao, accusavano pubblicamente i dirigenti del partito e partecipavano a manifestazioni di protesta.

  5. Qual è stato il ruolo dell'esercito nella rivoluzione culturale?
  6. L'esercito, sotto la guida di Lin Biao, ha supportato la rivoluzione culturale fornendo mezzi di trasporto e campi di accoglienza per le "guardie rosse".

  7. Come si è conclusa la rivoluzione culturale e quali furono le conseguenze per Mao?
  8. La rivoluzione culturale si è conclusa nel 1969 con l'intervento dell'esercito per fermare gli "eccessi" delle "guardie rosse", permettendo a Mao di riassumere la dirigenza del partito.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Chiaracorsett-6 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Chiaracorsett-6 di Lud_

domandina

Chiaracorsett-6 di Samantha Petrosino