Concetti Chiave
- Nel 1918, Trotskij organizzò rapidamente l'Armata Rossa durante la guerra civile russa, raggiungendo 5 milioni di unità entro il 1920.
- La disciplina militare fu resa estremamente rigida, con un reclutamento basato su coscrizione e volontariato, incluso per le donne.
- Trotskij reintrodusse 48.000 ufficiali ex zaristi, controllati da commissari politici e minacciati di ritorsioni familiari per garantire fedeltà.
- Le armate controrivoluzionarie si dimostrarono inefficaci a causa di mancanza di coordinazione e supporto internazionale.
- Nonostante un attacco polacco nel 1920, i comunisti contenevano l'offensiva, ma furono costretti a cedere territori alla Polonia nel 1921.
Indice
Le decisioni di Trotskij
Nel 1918 di fronte alla guerra civile russa Trotskij prese delle decisioni drastiche infatti in pochissimo tempo, praticamente da niente, organizza l'Armata Rossa, l'esercito rivoluzionario che nel giugno del 1920 arrivo a contare 5.000.000 di unità.
Organizzazione dell'Armata Rossa
Ogni pratica democratica introdotta in precedenza nell'esercito viene abolita.
La disciplina interna diventa rigidissimo, com'è necessario peraltro per combattere una guerra in quelle condizioni. Il reclutamento è basato sulla coscrizione e sul volontariato che aperto anche alle donne. I quadri dell'esercito che potrebbe essere il vero punto debole della nuova Armata vengono trovati da Trotskij con una mossa cinica e spregiudicata: rimettere in servizio 48.000 ufficiali ex zaristi.Strategie e sfide militari
Può darsi che la loro fedeltà sia dubbia ma da un lato in ogni unità dell'esercito vi sono commissari politici che controllano lo svolgimento delle operazioni, dall'altro quelli ufficiali ma soprattutto coloro che ricoprono cariche più importanti sono sottoposti a un ricatto: fedeltà alla rivoluzione ed efficienza delle operazioni belliche o ritorsioni contro i loro familiari controllati dalla polizia all'interno della Russia. Lo sforzo di Trotskij alla fine è assolutamente efficace. Ma soprattutto sono le armate controrivoluzionaria a rivelarsi inefficienti. Non hanno un comando unificato e sono disposte a troppa distanza le une dalle altre per poter coordinare i loro sforzi. Inoltre il rifiuto dei generali delle armate bianche di riconoscere l'indipendenza di Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania li priva di un aiuto che potrebbe essere determinante. Per tutti questi motivi la situazione che nel 1918 sembrava completamente perduta alla fine del 1919 si capovolge, e nell'anno seguente ovvero nel 1920 le armate bianche sono quasi del tutto sconfitte.
La guerra civile e la Polonia
Mentre la guerra civile sta volgendo al meglio per la Russia comunista, nella primavera del 1920 un nuovo pericolo viene da ovest ovvero i governanti del nuovo Stato di Polonia, insoddisfatta dei confini orientali, decidono di attaccare militarmente la Russia comunista. Alla fine l'attacco polacco viene contenuto, comunque nel 1921 i comunisti devono consentire a una pace che assegna alla Polonia ampie parti della Bielorussia e dell'Ucraina.
Domande da interrogazione
- Quali furono le decisioni drastiche prese da Trotskij per organizzare l'Armata Rossa?
- Quali furono i punti deboli delle armate controrivoluzionarie che portarono alla loro sconfitta?
- Come si concluse il conflitto tra la Russia comunista e la Polonia nel 1920-1921?
Trotskij abolì ogni pratica democratica nell'esercito, instaurò una disciplina rigida e reclutò 48.000 ufficiali ex zaristi, controllati da commissari politici e sottoposti a ricatti per garantire la loro fedeltà.
Le armate controrivoluzionarie mancavano di un comando unificato, erano troppo distanti per coordinarsi efficacemente e non riconoscendo l'indipendenza di Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania, persero un potenziale aiuto cruciale.
L'attacco polacco fu contenuto, ma nel 1921 i comunisti accettarono una pace che assegnava alla Polonia ampie parti della Bielorussia e dell'Ucraina.