Concetti Chiave
- Tommie Smith, ex-atleta statunitense, vinse l'oro olimpico nei 200 m nel 1968 stabilendo un nuovo record mondiale di 19"83.
- Durante la cerimonia di premiazione, Smith e John Carlos fecero una protesta sollevando un pugno con un guanto nero, un atto simbolico a favore dei diritti umani.
- Il gesto di Smith e Carlos, legato al movimento del black power, suscitò sia critiche che solidarietà a livello globale.
- La protesta non violenta dei due atleti richiamava la disobbedienza civile promossa da Martin Luther King.
- A seguito della protesta, Smith e Carlos furono espulsi dalla squadra olimpica americana e dal Villaggio olimpico.
Indice
Inizio carriera e successi
Tommie Smith (Lemoore, California, 5 giugno 1944) è un famoso ex-atleta statunitense che una medaglia d'oro alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968.
La sua carriera ebbe inizio nel 1967 vincendo il titolo universitario sui 201,17 m e il campionato americano AAU sulla stessa distanza. L‘anno dopo vinse ancora lo stesso titolo diventando parte della squadra olimpica e stabilendo con 20" netti il nuovo record mondiale.
Protesta olimpica e significato
Nel 1968 vinse la medaglia d'oro nei 200 m nella finale olimpica del Città del Messico con il record di 19"83 sorpassando l'australiano Peter Norman e il suo fedele amico John Carlos.
In quel occasione, durante la cerimonia di premiazione, Smith e Carlos diedero vita a una famosa protesta nella storia dei Giochi Olimpici: salirono sul podio senza scarpe e, ascoltando il loro inno nazionale, chinarono il capo e sollevarono un pugno con un guanto nero, a sostegno del movimento Olympic Project for Human Rights (Progetto Olimpico per i Diritti Umani). Questo gesto fu motivo di molto scalpore.Reazioni e conseguenze
Molti erano contro a questo fatto e molti pensarono che la politica ne dovesse rimanere fuori. Altri, invece, espressero solidarietà ai due atleti, sostenendo il loro coraggio.Con i loro pugni alzati sul podio olimpico, Tommie Smith e John Carlos comunicarono la loro solidarietà al mondo con il movimento del black power, che in quegli anni lottava aspramente per i diritti dei neri negli Stati Uniti.
Smith spiegò poi a chi lo intervistò che il suo pugno destro, dritto nell’aria, rappresentava il potere nero in America, mentre il pugno sinistro di Carlos rappresentava l’unità dell’America nera.
In maniera non violenta loro due stavano portando avanti la disobbedienza civile che era stata incominciata da Martin Luther King (morto poco prima delle Olimpiadi). I loro occhi rivolti verso il basso, insieme al loro pugni foderati di cuoio nero furono motivo di grandi polemiche..
Espulsione e carriera successiva
Per decisione di Brundage, Smith e Carlos furono sospesi dalla squadra americana con effetto immediato ed espulsi dal Villaggio olimpico.
Smith continuò la sua carriera agonistica nel Football americano, giocando con i Cincinnati Bengals.
Domande da interrogazione
- Chi è Tommie Smith e quale impresa sportiva ha realizzato alle Olimpiadi del 1968?
- Qual è stato il significato del gesto di protesta di Tommie Smith e John Carlos durante la cerimonia di premiazione?
- Quali furono le conseguenze per Tommie Smith e John Carlos dopo la loro protesta alle Olimpiadi?
Tommie Smith è un ex-atleta statunitense che ha vinto la medaglia d'oro nei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968, stabilendo un nuovo record mondiale con un tempo di 19"83.
Il gesto di protesta di Tommie Smith e John Carlos, con i pugni alzati e guanti neri, rappresentava il sostegno al movimento Olympic Project for Human Rights e il potere nero in America, comunicando solidarietà al movimento del black power.
A seguito della loro protesta, Tommie Smith e John Carlos furono sospesi dalla squadra americana e espulsi dal Villaggio olimpico per decisione di Brundage.