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Concetti Chiave

  • La Conferenza di pace di Parigi del 1919 coinvolse solo le potenze vincitrici: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia, con il Consiglio dei quattro a prendere le decisioni principali.
  • Germania e i suoi alleati erano esclusi dai negoziati, accusati della responsabilità totale per le perdite e i danni della guerra.
  • I paesi sconfitti furono obbligati a ratificare trattati di pace separati, come il trattato di Versailles per la Germania e quello di Saint-Germain-en-Laye per l'Austria.
  • La pace fu vista come imposta e non negoziata, creando tensioni interne nei paesi sconfitti, con i tedeschi che la definirono un diktat.
  • Le potenze vincitrici si concentrarono principalmente sui propri interessi e desideri di rivalsa, piuttosto che su una pace equa.

Indice

  1. La conferenza di Parigi
  2. Esclusione dei paesi sconfitti
  3. Trattati di pace separati
  4. Una pace imposta

La conferenza di Parigi

Si apre a Parigi la conferenza per la pace il 18 gennaio 1919: erano presenti solo le potenze vincitrici e, in particolare, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia assumono tutto il potere decisionale (attraverso il Consiglio dei quattro, l’organo più potente e ristretto della conferenza di cui fanno parte rispettivamente:

- per gli USA, il presidente Thomas Woodrow Wilson

- per la Francia, il premier Georges Clemenceau

- per l’Inghilterra, David Lloyd George

- per l’Italia, il presidente del consiglio, Vittorio Emanuele Orlando)

Esclusione dei paesi sconfitti

I paesi vinti e sconfitti erano esclusi, sulla base del principio che “la Germania e i suoi alleati erano responsabili di tutte le perdite e i danni subiti dai governi alleati e associati in conseguenza della guerra, che è stata loro imposta all’aggressione della Germania e dei suoi alleati”.

Trattati di pace separati

Ai vinti, quindi, toccherà solo accettare e ratificare le decisioni prese, firmando trattati di pace separati, precisamente:

- la Germania firmerà il trattato a Versailles (28 giugno 1919)

- l’Austria a Saint-Germain-en-Laye (il 10 settembre 1919)

- la Bulgaria a Neuilly (il 27 novembre 1919)

- l’Ungheria a Trianon (il 4 giugno 1920)

- la Turchia a Sèvres (il 10 agosto 1920)

Una pace imposta

Fu, quindi, per questi paesi una pace imposta e non negoziata, tanto che i tedeschi la definirono un diktat (imposizione).

Ciò generò ovviamente numerose tensioni interne ai paesi, anche perché le potenze vincitrici si preoccuparono prevalentemente dei propri interessi e di soddisfare i propri desideri di rivalsa e rivincita nei confronti dei nemici

sconfitti.


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