Concetti Chiave
- Margaret Thatcher iniziò la sua carriera politica nei giovani conservatori a Oxford, favorendo idee di destra e scalando il successo politico dopo il matrimonio con un ricco industriale.
- Diventata Ministro dell'Educazione, nel 1975 assunse la leadership del partito conservatore, prima donna in Europa a guidare un partito.
- La sua politica interna si concentrò su privatizzazioni e deregulation, cercando di smantellare lo stato sociale e affrontando duramente i sindacati, guadagnandosi il soprannome "Lady di ferro".
- La vittoria della Gran Bretagna sulle isole Falkland aumentò la popolarità dei conservatori, portando la Thatcher a vincere un secondo mandato nel 1983.
- Durante il suo terzo mandato, le sue politiche antieuropeiste e la controversa poll tax causarono fratture nel partito conservatore, portandola a dimettersi nel 1990.
Indice
Gli inizi di Margaret Thatcher
Fin dal periodo degli studi universitari a Oxford, Margaret Thatcher manifestò simpatia per le idee di destra, iscrivendosi al gruppo studentesco dei giovani conservatori. Grazie al matrimonio con un ricco industriale, nel 1951, all’età di 26 anni poté iniziare la scalata al successo politico. Nominata deputato nel 1959, nei mesi successivi ebbe diversi incarichi governativi. Quando i conservatori passarono all’opposizione, essa si dedicò ai problemi economici e finanziari, mettendosi in evidenza per le sue idee molto liberiste.
Ascesa politica e leadership
Quando i conservatori ritornarono al governo del paese, la Thatcher diventò Ministro dell’Educazione. Nel 1975, assunse il ruolo di leadership del partito di destra, diventando, di fatto, la prima donna in Europa a guidare un partito. La vittoria elettorale del 1979 le dette modo di mettere alla prova le sue capacità in cui, fra l’altro, fino ad allora non molti credevano. Vincendo tre elezioni consecutive, ricoprì il ruolo di capo di Governo per undici anni, prima donna in Gran Bretagna e in tutto l’Occidente ad occupare un simile incarico.
Politiche economiche e sociali
Giunta al potere, essa iniziò a mettere in pratica le proprie idee liberali; lo scopo era di smantellare lo stato sociale risalente al dopoguerra attraverso tutta una serie di privatizzazione e la deregulation cioè l’eliminazione delle restrizioni nell'economia, per incoraggiare le operazioni del mercato. Occorre precisare che il Regno Unito stava attraversando un momento di grave crisi: l’economia era in dissesto, la situazione sociale molto tesa e frequenti scioperi paralizzavano il paese. La Thatcher intraprese una lotta molto dura contro i sindacati arrivando ad emanare una nuova normativa che limitava il diritto di sciopero: per questo suo decisionismo inflessibile le fu attribuito il soprannome di “Lady di ferro”. L’episodio più noto è il lungo sciopero dei minatori del 1985 contro il governo conservatore che voleva generalizzare la chiusura dei pozzi di carbone. Il risultato di un anno di lotte, spesso represse in modo violento e a cui avevano partecipato attivamente anche moltissime donne, fu deludente: il sindacato ne uscì molto indebolito e Margaret Thatcher vinse sul suo «il nemico interno», come affermava, e poté così proseguire e consolidare il proprio programma.
Conflitti e successi internazionali
La situazione sociale ed economica non era delle più floride: tasso di disoccupazione molto alto, chiusura di numerose imprese perché incapaci di sostenere la concorrenza in un mercato liberalizzato senza delle regole precise. Nonostante questo, il partito dei conservatori era molto popolare e lo diventò anche più a seguito della vittoria della Gran Bretagna sull’Argentina che aveva invaso il territorio inglese delle isole Falkland. Infatti, nel 1983, Margaret Thatcher, nonostante tutto, ottenne il secondo mandato.
Declino e dimissioni
In concomitanza con il terzo mandato del 1987, si cominciò a fare il bilancio della situazione e iniziarono a profilarsi delle opposizioni. La politica estera inglese aveva confermato il proprio ruolo di media potenza legata a quella statunitense, i legami con i Paesi del Commonwealth erano rimaste molto stretti e dall’adesione all’Unione europea, la Thatcher era riuscita ad ottenere alcuni vantaggi; tuttavia, diversi problemi rimanevano insoluti come la questione dell’Irlanda del Nord e la nuova povertà. Queste contraddizioni presero il sopravvento nel 1989 quando l’inflazione subì una forte impennata, molte industrie fallirono e la disoccupazione aumentò vertiginosamente. Inoltre, la posizione antieuropeista della Thatcher portò ad una frattura col partito conservatore e la proposta della poll tax (= un’imposta locale non proporzionale ai redditi) provocò delle numerose manifestazioni di protesta. Nel 1990, la Thatcher, costretta ad un ballottaggio preferì dimettersi e al suo posto alla guida del partito e del governo, subentrò J. Major.
Domande da interrogazione
- Quali furono i primi passi di Margaret Thatcher nella politica?
- Quali furono le principali politiche economiche di Margaret Thatcher?
- Come influenzò la politica estera di Margaret Thatcher il ruolo del Regno Unito?
- Quali furono le conseguenze sociali ed economiche delle politiche di Thatcher?
- Cosa portò alla fine del mandato di Margaret Thatcher?
Margaret Thatcher iniziò la sua carriera politica iscrivendosi al gruppo studentesco dei giovani conservatori durante gli studi a Oxford e, grazie al matrimonio con un ricco industriale, poté iniziare la sua scalata politica, diventando deputato nel 1959.
Thatcher implementò politiche liberali mirate a smantellare lo stato sociale del dopoguerra attraverso privatizzazioni e deregulation, affrontando una dura lotta contro i sindacati e limitando il diritto di sciopero.
La politica estera di Thatcher confermò il Regno Unito come media potenza legata agli Stati Uniti, mantenendo stretti legami con il Commonwealth e ottenendo vantaggi dall'adesione all'Unione europea, nonostante alcune questioni irrisolte.
Le politiche di Thatcher portarono a un alto tasso di disoccupazione e alla chiusura di molte imprese, ma il partito conservatore rimase popolare, soprattutto dopo la vittoria sulle isole Falkland.
L'aumento dell'inflazione, il fallimento di molte industrie, la disoccupazione crescente, la frattura con il partito conservatore e le proteste contro la poll tax portarono Thatcher a dimettersi nel 1990.