Concetti Chiave
- L'elezione del Presidente può avvenire direttamente dal popolo per rafforzare la sua figura, mantenendo il principio di democrazia rappresentativa.
- Il Congresso potrebbe scegliere il Presidente per mantenere la preminenza istituzionale e la vicinanza alla volontà popolare, ma questo limiterebbe la sua libertà.
- La Costituzione richiede un Presidente forte e indipendente, capace di opporsi al Congresso, ma la sua forza deve essere limitata per evitare la tirannia.
- Il Presidente dovrebbe essere eletto indirettamente per garantire autonomia, evitando l'interdipendenza dei poteri e assicurando stabilità e centralità esecutiva.
- Il Presidente deve completare il suo mandato senza interferenze, non potendo sciogliere le Camere e mantenendo l'autonomia dei poteri.
Indice
Elezione diretta e democrazia rappresentativa
Un’opzione è che venga eletto direttamente dal popolo, dando forza alla sua figura: è il popolo l’origine dei poteri e ella Costituzione, anche se lo è per mezzo dei suoi rappresentanti, dato che non può chiaramente esserlo in maniera assolutamente diretta e pleibiscitaria. L’unica soluzione sarebbe la democrazia rappresentativa, quindi altra opinione è che sia il Congresso a scegliere il Presidente, così che il primo mantenesse la sua posizione di preminenza istituzionale, vicinanza al popolo e alla sua volontà.
In questo modo il Presidente non sarebbe stato totalmente libero, ma legato ad una maggioranza. La prima esigenza della Costituzione è però individuare una figura nuova e forte, libere, che potesse anche opporsi al Congresso. Ma, nell’ambito delle teorie illuministe, bisogna assicurare forza al Presidente e allo stesso tempo limitarla, per evitare che diventi un tiranno.Equilibrio tra potere e autonomia
Quindi si trova la soluzione di farlo eleggere dal popolo, ma in modo indiretto, in modo che la volontà dei cittadini non si oggettivasse immediatamente in una persona, mantenendo però sempre la garanzia di un Presidente con forza autonoma, derivata dal fatto di non dover rendere conto al Congresso. Un esecutivo parimenti distante da popolo e legislativo, un’istituzione che non rispecchi soltanto il significato classico di esecutivo, ma che abbia capacità politica propria.
Autonomia e stabilità dell'esecutivo
Si nota quindi come la Costituzione credi moltissimo nel principio rappresentativo, con positivamente il delegato che deve guardare allo Stato e non al consenso, ma negativamente una democrazia non assoluta. Si intendeva anche evitare l’interdipendenza dei poteri. Esecutivo che deve essere autonomo, stabile, centrale e lontano dalle singole volontà statali, per impedire che l’Unione si sciogliesse alla prima difficoltà. Quindi il Presidente non può essere fatto decadere, qualsiasi sia l’opinione su di lui e la sua politica da parte del Congresso. Può e deve portare a termine il suo naturale mandato senza che le altre istituzioni lo impediscano. Ma a sua volta non può sciogliere le Camere. Autonomia d’azione di due soggetti che incarnano poteri diversi, che però non devono lavorare per conto proprio.
Domande da interrogazione
- Qual è il metodo proposto per l'elezione del Presidente?
- Qual è l'obiettivo principale della Costituzione riguardo al potere esecutivo?
- Quali sono le limitazioni imposte al Presidente e al Congresso?
Il testo propone che il Presidente venga eletto dal popolo in modo indiretto, garantendo così un equilibrio tra autonomia e controllo, evitando che la volontà dei cittadini si oggettivasse immediatamente in una persona.
L'obiettivo principale è creare un esecutivo autonomo, stabile e centrale, che non sia influenzato dalle singole volontà statali e che possa opporsi al Congresso, evitando l'interdipendenza dei poteri.
Il Presidente non può essere fatto decadere dal Congresso e deve completare il suo mandato, mentre non ha il potere di sciogliere le Camere, garantendo così l'autonomia d'azione di entrambi i poteri.