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Concetti Chiave

  • George Bush, ex vice di Reagan, affrontò sfide globali e domestiche come l'integralismo islamico e crisi economiche durante la sua presidenza.
  • Bush perse le elezioni del 1992 contro Bill Clinton, che criticò la sua gestione economica con lo slogan "is the economy stupid?".
  • Clinton, nonostante l'opposizione del Congresso, si distinse per successi in politica estera, favorendo la cooperazione internazionale con l'ONU.
  • Sotto Clinton furono raggiunti importanti accordi internazionali, tra cui quelli di Oslo e Dayton, e interventi in Jugoslavia e Kosovo.
  • La presidenza di Clinton, durata due mandati, fu segnata da politiche sociali a favore delle minoranze e da uno scandalo personale che portò a un tentativo di impeachment.

Indice

  1. Elezioni del 1988 e sfide di Bush
  2. Clinton e la politica economica
  3. Clinton e la politica estera
  4. Presidenza Clinton e scandalo Lewinsky

Elezioni del 1988 e sfide di Bush

Alle elezioni del 1988 Reagan, che era già affetto da due anni dalla sindrome di Alzheimer, non si ripresentò. Per i repubblicani il candidato scelto fu George Bush che era stato il vice di Reagan. Bush dovette fronteggiare molti problemi, perché gli Stati Uniti si trovavano a essere l’unica potenza mondiale senza però averne i mezzi.

A livello internazionale ci fu lo scoppio dell’integralismo islamico e di tante guerre, soprattutto tra Israele e mondo arabo. Negli anni Novanta vi fu il tracollo dei titoli informatici, la crisi petrolifera e il peggioramento del deficit finanziario. Con il crollo dell’Unione Sovietica gli Stati Uniti si trovavano a dover intervenire ovunque e spendere un sacco di soldi. Nelle metropoli americane tra il 1991 e il 1992 scoppiarono molte rivolte, come per esempio quella di Los Angeles.

Clinton e la politica economica

Bush si ripresentò alle elezioni del 1992, ma le perse malamente contro il candidato democratico Bill Clinton, il cui motto era “is the economy stupid?”. Clinton criticò Bush per non essersi concentrato sulla dimensione economica. Il paradosso fu che i maggiori successi di Clinton erano legati alla politica estera, perché tutte le proposte di legge in campo economico vennero bloccate dal Congresso. Clinton prese atto dello scenario internazionale diverso e capì che gli Stati Uniti non potevano fare tutto da soli, per cui le decisioni andavano condivise il più possibile.

Clinton e la politica estera

Per questo motivo sotto Clinton vi fu un ricorso frequente degli Stati Uniti all’ONU per trovare accordi con altri Stati come la Cina e la Russia. Lo stile di Clinton fu quindi caratterizzato dal continuo consultare le altre Nazioni. Nel 1993 furono raggiunti gli accordi di Oslo tra palestinesi e israeliani. Nel 1994 e nel 1995 vi fu l’intervento decisivo in Jugoslavia della NATO e la separazione delle varie etnie. Ci furono gli Accordi di Dayton che sancivano i rapporti tra le varie etnie slave. Nel 1999 vi fu l’intervento in Kosovo contro la Serbia.

Presidenza Clinton e scandalo Lewinsky

La presidenza Clinton durò due mandati e fu caratterizzata dalla collaborazione con l’ONU e dal dialogo con gli altri Stati. In politica interna, Clinton prese dei provvedimenti a favore dei neri, dei disoccupati e dei più poveri, mentre la maggior parte dei suoi disegni di legge, tra cui quello sulla sanità, vennero bloccati. Il secondo mandato fu segnato dallo scandalo di Monica Lewinsky, con il quale Clinton ebbe una relazione extraconiugale. Venne avviato il processo di impeachment che però non si concluse.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali sfide affrontate da George Bush durante la sua presidenza?
  2. George Bush dovette affrontare l'integralismo islamico, varie guerre internazionali, il tracollo dei titoli informatici, la crisi petrolifera e il peggioramento del deficit finanziario.

  3. Qual era il motto della campagna elettorale di Bill Clinton nel 1992 e quale fu la sua critica principale a Bush?
  4. Il motto di Clinton era "is the economy stupid?" e criticò Bush per non essersi concentrato sulla dimensione economica.

  5. Come si caratterizzò la politica estera di Clinton durante la sua presidenza?
  6. La politica estera di Clinton fu caratterizzata dalla collaborazione con l'ONU e dal dialogo con altri Stati, con frequenti consultazioni internazionali e accordi come quelli di Oslo e Dayton.

  7. Quali furono le principali iniziative di Clinton in politica interna e quali ostacoli incontrò?
  8. Clinton prese provvedimenti a favore dei neri, dei disoccupati e dei più poveri, ma molti suoi disegni di legge, inclusi quelli sulla sanità, furono bloccati dal Congresso.

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