Concetti Chiave
- Le Camere hanno l'esclusiva iniziativa legislativa, ma il bicameralismo non è paritario, con alcune questioni assegnate a una Camera specifica.
- Il Presidente non ha potere di iniziativa legislativa e interagisce raramente con le Camere, ma può esercitare il veto su leggi approvate.
- Ciascuna Camera è organizzata in commissioni permanenti e può formare commissioni d'inchiesta con poteri quasi giudiziari.
- I membri del Parlamento godono di privilegi come indennità, immunità parlamentare e autonomia regolamentare interna.
- La Costituzione stabilisce requisiti per l'elettorato passivo e introduce una clausola di incompatibilità tra cariche pubbliche e legislative.
Indice
Funzioni delle Camere
Le Camere sono le uniche che possono decidere di cosa occuparsi e le uniche a poter presentare progetti di legge. Ma il bicameralismo non è paritario, dato che molte questioni spettano più a una Camera piuttosto che all’altra.
Ruolo del Presidente
Il Presidente non ha potere di iniziativa legislativa, ma per la verità i rapporti con le due Camere sono alquanto rari: non partecipa a dibattiti in Congresso, se non con l’Informativo sullo Stato dell’Unione all’inizio di ogni anno. Una sorta di “Discorso della Corona”, ma molto meno incisivo. Presidente che però può intervenire a processo legislativo concluso, con la sanzione o il veto del testo approvato della legge. Però le due Camere non sono tenute a darne conto, riunendosi nuovamente e approvare la stessa identica legge, anche se questa volta con maggioranza qualificata a scrutinio palese.
Organizzazione delle Camere
Ciascuna Camera è organizzata in commissioni e sottocommissioni stabili, come per esempio Tesoro, Finanze, Istruzione, etc. All’inizio di ogni legislatura vengono cambiati i loro membri, ma la commissione di per sé è permanente, integrante i singoli segretari del Presidente. Inoltre possiedono entrambe poteri investigativi, cioè possono formare commissioni d’inchiesta normate con poteri quasi giudiziari.
Privilegi parlamentari
Ogni Camera gode dei privilegi/diritti tipici di un Parlamento dell’epoca: un Regolamento interno che garantisce autonomia nel determinare la regolazione dei propri lavori. C’è l’indennità parlamentare e anche l’immunità, che protegge Rappresentanti e Senatori dal’essere arrestati durante le sessioni per qualsiasi discorso e dibattito lì compiuto, che non può nemmeno essere usato per contestarli in altro luogo. Quindi non si può venire accusati per atti nello svolgimento del proprio mandato alle Camere, e non può essere privata la libertà di svolgere tale mandato.
Requisiti costituzionali
La Costituzione pone dei requisiti per l’elettorato passivo, ma dice poco sull’elettorato attivo. Per essere eletto Rappresentante bisogna avere 25 anni ed essere cittadino da almeno 7; mentre per diventare Senatore sono necessari 30 anni e 9 di cittadinanza. Per quanto riguarda il diritto di voto, la Costituzione lascia spazio alle singole legislazioni statali.
Clausola di incompatibilità
Importante è che nessun Senatore o Rappresentante può, durante il suo mandato, essere nominato a qualsiasi carica pubblica da funzionario dell’Unione, carica che sia stata istituita o la cui retribuzione sia stata aumentata durante lo stesso periodo di mandato. Nessun impiegato pubblico, inoltre, può essere membro di una della due Camere, cioè candidarsi quando svolge ancora il ruolo di funzionario. È una clausola di incompatibilità atta a distinguere l’amministrazione del governo dal legislativo, che non verrà mai rimossa.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo delle Camere nel processo legislativo?
- Quali poteri ha il Presidente nel processo legislativo?
- Come sono organizzate le Camere e quali poteri possiedono?
- Quali sono i requisiti per l'elettorato passivo e attivo secondo la Costituzione?
Le Camere sono le uniche che possono decidere di cosa occuparsi e presentare progetti di legge, con un bicameralismo non paritario dove alcune questioni spettano più a una Camera piuttosto che all’altra.
Il Presidente non ha potere di iniziativa legislativa e i rapporti con le Camere sono rari, ma può intervenire a processo legislativo concluso con la sanzione o il veto del testo approvato.
Ciascuna Camera è organizzata in commissioni e sottocommissioni stabili e possiede poteri investigativi, potendo formare commissioni d’inchiesta con poteri quasi giudiziari.
Per essere eletti Rappresentanti bisogna avere 25 anni ed essere cittadini da almeno 7 anni, mentre per i Senatori sono necessari 30 anni e 9 anni di cittadinanza; il diritto di voto è lasciato alle legislazioni statali.