angelica231
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Concetti Chiave

  • George Washington's presidency saw a push for economic stabilization through federal intervention, leading to the growth of manufacturing and shipbuilding industries.
  • The US government assumed state war debts and imposed tariffs to manage national debt, establishing the Central Bank in 1791 and the New York Stock Exchange in 1792.
  • Political tension arose as federalist policies favored economic centralization, opposed by southern planters and northern artisans who demanded more democracy.
  • Population growth led to the formation of new states, with Vermont, Kentucky, Tennessee, and Ohio joining the Union between 1791 and 1802.
  • US-French trade relations prompted British interference, leading to the War of 1812, which ended inconclusively in 1814.

Indice

  1. Sviluppo economico e politica federale
  2. Tensioni sociali e politiche
  3. Espansione territoriale e cambiamenti politici
  4. Conflitti internazionali e guerra del 1812

Sviluppo economico e politica federale

George Washington restò in carica fino al 1797, quando gli succedette il federalista John Adams (1797-1801). In questi primi anni ci fu uno straordinario sviluppo economico che trovò impulso nell'attivismo della presidenza federale. La necessità di stabilizzare l'economia dopo la guerra spinse il governo ad una politica d'interventismo economico che si tradusse nel dare spinta alle industrie manifatturiere e cantieristiche, il tutto seguendo una politica finanziaria impostata dal Governo Centrale. In questo periodo, esso con una mossa saggia decise di assumersi tutti i debiti di guerra che i singoli Stati avevano contratto e di imporre dazi piuttosto rilevanti sulle merci per saldare il debito pubblico. Tale operazione fu accompagnata dalla fondazione, nel 1791, della Banca Centrale Statunitense e, nel 1792, della Borsa di New York (Wall Street), per mettere in atto un efficace controllo sulla politica monetaria del Paese.

Tensioni sociali e politiche

Tuttavia, l'interventismo e l'accentramento non accontentarono tutti, soprattutto in diversi strati della popolazione, che trovando però come suo garante il Partito Repubblicano. Tali ceti erano specialmente quello dei piantatori degli Stati meridionali, i grandi latifondisti, che non volevano che ci fosse un decentramento. I piccoli artigiani delle città settentrionali invece chiedevano maggiore democrazia, essendo molto irritati dai tanti privilegi delle elite federaliste, le quali avevano grossi monopoli economici.

Espansione territoriale e cambiamenti politici

Ci fu un notevole incremento demografico, di conseguenza crebbero gli Stati dell'Unione, anche perché fu indetta la legge secondo cui uno Stato poteva costituirsi quando avesse raggiunto i 60.000 abitanti: nel 1791 si costituì il Vermont, nel 1792 il Kentucky, nel 1796 il Tennessee, nel 1802 l'Ohio. Nel 1801 divenne presidente un esponente repubblicano, Thomas Jefferson, a cui succedette un altro repubblicano, James Madison (1809-1817).

Conflitti internazionali e guerra del 1812

In questi anni gli USA instaurarono commerci con la Francia napoleonica: la Gran Bretagna allora volle ostacolarli con azioni militari di pirateria. Nel 1812 ciò portò ad una guerra tra USA e UK, in cui i primi tentarono (invano) di conquistare il Canada. La guerra si concluse, con un nulla di fatto, nel 1814.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali politiche economiche adottate dagli Stati Uniti tra il 1700 e il 1800?
  2. Gli Stati Uniti adottarono politiche di interventismo economico per stabilizzare l'economia post-bellica, promuovendo le industrie manifatturiere e cantieristiche, assumendo i debiti di guerra degli Stati e imponendo dazi sulle merci. Fondarono la Banca Centrale Statunitense nel 1791 e la Borsa di New York nel 1792 per controllare la politica monetaria.

  3. Quali furono le reazioni della popolazione alle politiche di accentramento del governo federale?
  4. Le politiche di accentramento non furono ben accolte da tutti. I piantatori degli Stati meridionali e i grandi latifondisti si opposero al decentramento, mentre i piccoli artigiani delle città settentrionali chiedevano maggiore democrazia, irritati dai privilegi delle élite federaliste.

  5. Quali furono le conseguenze della guerra tra USA e UK del 1812?
  6. La guerra tra USA e UK del 1812, scatenata dalle azioni militari britanniche contro i commerci USA con la Francia napoleonica, si concluse nel 1814 senza cambiamenti territoriali significativi, poiché gli USA non riuscirono a conquistare il Canada.

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