Concetti Chiave
- Il Re ha un veto sospensivo sulle leggi, ma non può impedirne l'approvazione definitiva dopo tre negazioni.
- La figura del Re è sacra e inviolabile, ma i suoi ministri, nominati da lui, sono responsabili di fronte alle Cortes.
- Il Consiglio di Stato, nominato dal Re tra candidati proposti dalle Cortes, è l'unico consiglio a cui il monarca può rivolgersi.
- Un Supremo tribunale di giustizia è istituito per giudicare i ministri accusati dalle Cortes.
- Il Titolo IX dell'istruzione pubblica standardizza il sistema educativo e abolisce le scuole religiose private.
Indice
Il potere del Re
Il Re ha diritto di sanzionare le leggi, così come negarle. Se questo atto tarda oltre i 30 giorni, le Cortes sono autorizzate a valutare il silenzio come un’approvazione. In caso di sanzione negata, la materia non sarà più trattabile in quell’anno. Se si ha una seconda negazione, idem. Alla terza negazione la legge potrà essere approvata anche senza sanzione. Quindi il Re ha soltanto veto sospensivo, con tutti i vantaggi e svantaggi che ne derivano. Ma si tratta comunque di norme che non verranno mai attuate, dato che le Cortes non arriveranno mai a lavorare con il Re. Ma si vuole comunque far capire il ruolo che si intende riconoscere al monarca. La Costituzione quindi si caratterizza come monarchica, ma non del tutto.
Ruolo e responsabilità del Re
Del Re si dice che la sua persona è sacra inviolabile, senza responsabilità può nominare e destituire liberamente i suoi ministri, dato che ha bisogno di qualcuno che agisca per lui. Non può però impedire la riunione delle Cortes, nemmeno scioglierle. Può convocarle, ma esse possono riunirsi in ogni caso. Deve giurare fedeltà alla Costituzione.
I Segretari di Stato
I Segretari di Stato saranno sette, e i loro compiti sono attribuiti dalle Cortes. Ogni ministro deve sottoscrivere gli ordine del Re. È l’istituto della controfirma, con due entità che rispondono delle stesse cose, senza però toccare la persona del Re. Ministri che sono di nomina regia, ma responsabili di fronte alle Cortes, che possono metterli in stato d’accusa.
Consiglio di Stato e giustizia
Ci sarà un Consiglio di Stato, unica istituzione tradizionale a sopravvivere. È proposto dalle Cortes e nominato dal Re, che sceglie 40 membri tra 120 candidati. È l’unico consiglio possibile per il monarca.
Viene istituito un Supremo tribunale di giustizia, che deve giudicare i ministri sotto accusa delle Cortes. I Capi delle Provincie sono di nomina regia, ma affiancati da una deputazione provinciale elettiva.
Istruzione pubblica e Costituzione
Molto rilevante la presenza del Titolo IX sull’istruzione pubblica, che stabilisce scuole di primo grado in tutti i paesi del regno, per insegnare a leggere e scrivere, ma anche il catechismo affiancato agli obblighi civili. Il sistema di istruzione viene quindi uniformato, e la Costituzione sarà materia di studio sia nelle università che nelle scuole pubbliche. Non ci saranno più scuole private in mano ai religiosi, e le Cortes regolano interamente il settore della pubblica istruzione.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del Re nel processo legislativo secondo il testo?
- Come viene garantita la responsabilità dei ministri nel sistema descritto?
- Quali sono le disposizioni principali riguardanti l'istruzione pubblica?
Il Re ha il diritto di sanzionare o negare le leggi, ma il suo veto è solo sospensivo. Se rifiuta di sanzionare una legge tre volte, la legge può essere approvata senza la sua sanzione.
I ministri, nominati dal Re, devono sottoscrivere gli ordini del Re e sono responsabili di fronte alle Cortes, che possono metterli in stato d'accusa.
Il Titolo IX stabilisce scuole di primo grado in tutto il regno per insegnare a leggere, scrivere e il catechismo. L'istruzione è uniformata e regolata dalle Cortes, eliminando le scuole private religiose.