Concetti Chiave
- La Giunta Suprema di governo in Spagna fu istituita dai sovrani Ferdinando e Carlo per governare fino al loro ritorno dalle trattative con Napoleone.
- Il 2 maggio, la popolazione spagnola insorge contro il dominio francese, segnando l'inizio della guerra di indipendenza.
- Le Juntas provinciali emergono come istituzioni rivoluzionarie, assumendo il ruolo di governi provvisori per organizzare la resistenza contro i francesi.
- Nel settembre 1808, la necessità di coordinamento porta alla creazione della Junta Central, un governo rivoluzionario provvisorio per tutta la Spagna.
- La Giunta centrale, composta principalmente da nobili, assume il titolo di Sua Maestà, mantenendo un potere esecutivo interinale in assenza del re legittimo.
Indice
La giunta suprema e l'inizio della resistenza
In Spagna i due sovrani Ferdinando e Carlo avevano lasciato una cosiddetta Giunta suprema di governo del regno, un consesso che doveva assumere i poteri fino al loro ritorno dalle trattative con Napoleone. È ancora in piedi l’ultimo dei vecchi consigli, cioè quello di Castiglia.
Il 2 di maggio il popolo, accortosi di essere ormai in balia dei francesi, scende in campo. È l’inizio della guerra di indipendenza, un atto quasi spontaneo della popolazione. La Giunta di governo prende in realtà ordini dai francesi, è un potere quindi illegittimo.Il ruolo delle juntas provinciali
Il popolo di conseguenza inizia a organizzarsi, gli intellettuali si occupano della Costituzione storica spagnola, con l’intento di far risorgere le antiche istituzioni rappresentative, procedendo a ridefinire la sovranità e i diritti naturali degli individui, come anche che cosa sia la Nazione spagnola. Un ceto dirigente che rappresenti tutto il popolo e che si faccia carico del vuoto di potere e della dipendenza francese. Alla Cortes dovrebbe appartenere l’esercizio regio della sovranità, nonché i diritti inalienabili dei principi spagnoli. Si inizia a formare le Juntas provinciales, assemblee di personalità eminenti che appellandosi al potere o di singoli municipi o di istituzioni provinciali organizzano la resistenza. Sono istituzioni rivoluzionarie, che danno vita a delle assemblee che formano un governo provvisorio, formato da rappresentanti di tutti e tre i ceti. Si vanno a moltiplicare in tutto il Paese, appellandosi a tutte le istituzioni spagnole di sollevarsi in virtù del patto che sta alla base delle monarchie ereditarie, per cui la sovranità, concessa da Dio al popolo, era stata poi da esso trasmessa al Re perché la esercitasse. Si rispolverano vecchie teorie che pongono il popolo come origine della sovranità regia, allo scopo di legittimare l’azione delle juntas come rappresentative del popolo e rispetto le istituzioni centrali, che invece non avevano reagito all’invasione e espropriazione di sovranità. Le juntas, in virtù del fatto che hanno recuperato questo potere originario, sono chiamate a esercitare le prerogative dei sovrani assenti: il potere di dichiarare guerra, fare un accordo di pace con la Gran Bretagna, imporre tributi, derogare alle leggi e formare i ministeri. Sono un po’ come tanti governi rivoluzionari provvisori sparsi sul territorio organizzati autonomamente, credendo di poter rivendicare la concentrazione di tutti e tre i poteri.
La formazione della junta central
Nel settembre 1808 si decide che è necessario coordinare gli sforzi, quindi si dà vita alla Junta central. Si installa a Siviglia come Giunta centrale suprema governativa del regno, un governo rivoluzionario provvisorio di tutta la Spagna. Sarà l’istituzione che diramerà l’rodine di riconvocare le Cortes, extraordinaries per momento e fine, che riusciranno a loro volta nell’intento di convocare un’assemblea costituente dal 1810.
La giunta centrale e la costituente
Intanto il Paese è quasi occupato del tutto dai francesi. Carlo IV viene inviato in esilio, mentre Ferdinando si ferma a Bayonne fino al 1814. La Costituente lavorerà quindi sempre nell’assenza del legittimo re. Nel 1808 anche Godoy viene imprigionato a Bayonne, dopo le minacce di Napoleone. La Giunta centrale assume immediatamente il titolo di Sua Maestà al posto di Re Ferdinando VII, asserendo di voler restare al suo posto fino al suo ritorno, con un potere esecutivo interinale. La maggior parte dei suoi trentacinque componenti sono nobili, nel pieno di una società di antico regime. Poi è rilevante anche il clero, mentre il terzo stato ha pochissimi rappresentati, quasi un singolo abitante di città non nobile. La Giunta centrale raccoglie quindi l’elite di una società cetuale.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo della Giunta Suprema di governo in Spagna durante l'assenza dei sovrani Ferdinando e Carlo?
- Come ha reagito il popolo spagnolo all'invasione francese?
- Qual era l'obiettivo delle Juntas provinciali?
- Quali poteri esercitavano le Juntas in assenza dei sovrani?
- Qual è stato il ruolo della Junta central formata nel settembre 1808?
La Giunta Suprema di governo doveva assumere i poteri del regno fino al ritorno dei sovrani dalle trattative con Napoleone, ma in realtà prendeva ordini dai francesi, risultando quindi un potere illegittimo.
Il popolo spagnolo ha iniziato a organizzarsi spontaneamente, scendendo in campo il 2 maggio, dando inizio alla guerra di indipendenza e formando le Juntas provinciali per resistere all'occupazione francese.
Le Juntas provinciali miravano a organizzare la resistenza contro i francesi, rispolverando teorie che ponevano il popolo come origine della sovranità regia e formando un governo provvisorio rappresentativo di tutti i ceti.
Le Juntas esercitavano le prerogative dei sovrani assenti, come dichiarare guerra, fare accordi di pace, imporre tributi, derogare alle leggi e formare i ministeri, agendo come governi rivoluzionari provvisori.
La Junta central, installata a Siviglia, ha coordinato gli sforzi delle Juntas provinciali, assumendo il titolo di Sua Maestà al posto di Re Ferdinando VII e convocando le Cortes per formare un'assemblea costituente nel 1810.