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di pser
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Concetti Chiave

  • Il sistema di voto proporzionale assegna seggi in parlamento in base alla percentuale di voti ricevuti a livello nazionale.
  • Include soglie di sbarramento (4% per partiti, 8% per coalizioni) e un premio di maggioranza per migliorare la governabilità.
  • Il sistema può prevedere preferenze individuali o una lista bloccata di candidati per l'assegnazione dei seggi.
  • Il sistema di voto maggioritario uninominale elegge un rappresentante per collegio, basato sulla maggioranza semplice dei voti.
  • Il sistema maggioritario favorisce il partito con più rappresentanti eletti, ma può escludere altri partiti dai seggi parlamentari.

Indice

  1. Il sistema di voto proporzionale
  2. Il sistema maggioritario uninominale

Il sistema di voto proporzionale

Il sistema di voto proporzionale è quello che viene adottato ancora oggi ( con opportune modifiche ) per l’elezione dei parlamentari. Esso prevede che la ripartizione dei seggi in parlamento debba essere effettuata in base alla percentuale di voto che ogni partito riesce ad ottenere a livello nazionale: in tal modo un partito che a livello nazionale è riuscito ad ottenere il 5% dei voti può ottenere il corrispettivo numero di seggi nel parlamento. A differenza del precedente sistema di voto maggioritario uninominale, il parlamento rappresenta in maniera più equa i voti realmente dati ai partiti; per avere una situazione di maggiore governabilità del paese inoltre questo sistema di voto è stato associato anche a soglie di sbarramento per i partiti minori ( che nelle ultime elezioni sono state del 4% per i partiti e dell’8% per le coalizioni ) ed anche ad un premio di maggioranza per il partito con il maggior numero di preferenze. Inoltre all’interno del sistema proporzionale vi posso essere o meno le preferenze: nel caso ci siano il candidato con il maggior numero di preferenze entra in parlamento, nel caso non vi siano vi è una lista bloccata di candidati dove il primo e via via tutti gli altri in ordine decrescente, possono entrare in parlamento.

Il sistema maggioritario uninominale

Tra i diversi sistemi di voto che sono stati adottati nello stato italiano a partire dalla sua nascita, nel 1861, il primo che venne adottato fu quello maggioritario uninominale, soppresso nel 1919 per dare spazio a quello proporzionale. Il sistema maggioritario uninominale era basato sulla suddivisione del territorio italiano in una serie di collegi elettorali, la cui formazione era basata sul numero di abitanti: in questi collegi si presentava un candidato per ognuno dei partiti, ad esempio, uno del partito liberale, uno del partito socialista ecc… Per ogni collegio era eletto un solo deputato o senatore che era il rappresentante del partito che aveva ottenuto la maggioranza dei voti. Questo sistema di voto si chiama quindi uninominale perché si poteva esprimere un solo voto e da ogni collegio usciva un solo parlamentare, mentre prendeva la denominazione di maggioritario in quanto il partito che riusciva a far eleggere il maggior numero di parlamentari poteva considerarsi il vincitore. Rispetto ad altri sistemi di voto questo aveva il difetto che se un partito fosse riuscito ( cosa assai improbabile nella realtà ) a far eleggere ogni suo candidato in ogni collegio, avrebbe potuto governare con il 100% dei deputati mentre il secondo partito per voti non avrebbe avuto nessun rappresentante

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale differenza tra il sistema di voto proporzionale e quello maggioritario uninominale?
  2. Il sistema proporzionale assegna i seggi in parlamento in base alla percentuale di voti ottenuti a livello nazionale, mentre il sistema maggioritario uninominale elegge un solo rappresentante per collegio, basandosi sulla maggioranza dei voti in quel collegio.

  3. Come viene garantita una maggiore governabilità nel sistema di voto proporzionale?
  4. Per garantire una maggiore governabilità, il sistema proporzionale è associato a soglie di sbarramento per i partiti minori e a un premio di maggioranza per il partito con il maggior numero di preferenze.

  5. Cosa accade nel sistema proporzionale se non ci sono preferenze?
  6. Se non ci sono preferenze nel sistema proporzionale, viene utilizzata una lista bloccata di candidati, dove i candidati entrano in parlamento in ordine decrescente.

  7. Qual era un difetto del sistema di voto maggioritario uninominale?
  8. Un difetto del sistema maggioritario uninominale era che un partito poteva teoricamente governare con il 100% dei deputati se riusciva a far eleggere ogni suo candidato in ogni collegio, lasciando il secondo partito senza rappresentanza.

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