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Erectus
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Concetti Chiave

  • Il saggio "Psicologia delle folle" di Gustave Le Bon, pubblicato nel 1895, analizza le motivazioni irrazionali del comportamento delle masse.
  • Le Bon sosteneva che le folle, con le loro opinioni, erano diventate le vere protagoniste della storia, superando l'influenza della chiesa e dei sovrani.
  • La politica era vista da Le Bon come una nuova forma di religione per le masse, fondata su sentimenti e passioni più che su ragione critica.
  • Le Bon si proponeva come un moderno Machiavelli, insegnando come i leader potessero sedurre e dominare le masse.
  • Per Le Bon, storicamente, i leader di successo erano psicologi naturali che comprendevano l'anima delle folle e la usavano a loro vantaggio.

Indice

  1. L'influenza delle folle secondo Le Bon
  2. La psicologia delle masse
  3. Le Bon come nuovo Macchiavelli

L'influenza delle folle secondo Le Bon

Nel 1895 venne pubblicato il saggio ‘psicologia delle folle’ dell’antropologo e psicologo francese Gustave Le Bon, un’opera che ebbe una immediata fortuna editoriale. L’originalità dell’opera consisteva in una acuta e preveggente capacità di analisi delle motivazioni, spesso irrazionali, del comportamento delle masse. Gli agitatori politici del primo ’900 lo lessero come un manuale per la loro azione. Secondo Le Bon, in un momento storico in cui la chiesa aveva chiaramente perso a sua influenza sulla società e le scelte dei sovrani sembravano non avere più peso, le folle, con le loro opinioni e le loro tendenze, erano diventate le padrone della storia.

La psicologia delle masse

Nelle masse riunite, secondo Le Bon, la ragione critica e gli individui si annullano in favore di elementi inconsci e irrazionali, sentimenti e passioni che si rivelano forze formidabili nel muovere gli eventi. In questo senso Le Bon affermava che la politica del suo tempo, di massa e rivolta alle masse, aveva assunto caratteri pseudoreligiosi: era la nuova religione delle masse.

Le Bon come nuovo Macchiavelli

In questa situazione sociale e politica inedita, Le Bon si presentava come un nuovo Macchiavelli che poteva indicare ai principi della sua epoca come porsi in relazione con le masse per poterle dominare. Le Bon rivelava comunque che, per quanto il primato delle folle fosse tipico del suo periodo storico, il passato mostrava che i signori del mondo, i fondatori di imperi e religioni erano, almeno inconsciamente, degli psicologi e avevano un’istintiva conoscenza dell’anima delle folle e per questo ne diventavano padroni. Colui che intende diventare dominatore di un popolo deve ricordare che un soggetto, per quanto debole e indeciso, una volta inserito nella folla diviene capace di qualunque azione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del saggio 'Psicologia delle folle' di Gustave Le Bon?
  2. Il saggio di Le Bon, pubblicato nel 1895, è stato fondamentale per la sua capacità di analizzare le motivazioni irrazionali del comportamento delle masse, diventando un manuale per gli agitatori politici del primo '900.

  3. Come descrive Le Bon la politica del suo tempo?
  4. Le Bon descrive la politica del suo tempo come una nuova religione delle masse, dove la ragione critica si annulla a favore di elementi inconsci e irrazionali, trasformando la politica in una forza formidabile.

  5. Qual è il ruolo degli agitatori politici secondo Le Bon?
  6. Gli agitatori politici, secondo Le Bon, devono comprendere l'anima delle folle per poterle dominare, poiché anche un individuo debole, una volta parte di una folla, diventa capace di qualunque azione.

Domande e risposte

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