Concetti Chiave
- Léopold Sédar Senghor è stato un influente intellettuale africano del XX secolo, noto per il suo concetto di negritudine e la sua carriera politica post coloniale.
- Ha svolto un ruolo chiave nella promozione del nazionalismo anticolonialista e ha partecipato alla Conferenza di Brazzaville del 1944, contribuendo al riconoscimento delle colonie africane.
- Fondò il Blocco democratico senegalese e vinse le elezioni nel 1951, equilibrando l'attività politica con quella accademica a Parigi.
- Divenne presidente della Repubblica del Sénégal nel 1960, inizialmente instaurando un regime a partito unico, ma negli anni '70 introdusse riforme per una maggiore pluralità politica.
- La sua politica estera si focalizzò sui legami con la Francia e l'unione panafricana, opponendosi alla frammentazione dell'Africa, mentre la sua poesia riflette il concetto di negritudine.
Indice
Léopold Sédar Senghor: un intellettuale tra politica e poesia
Léopold Sédar Senghor costituisce un esempio molto significativo di un intellettuale collocato fra politica e poesia. Infatti egli è stato uno fra i maggiori intellettuali africani del XX secolo e contemporaneamente un leader di spicco della nuova classe politica post coloniale.
Il concetto di negritudine e l'influenza politica
Nato da una ricca famiglia cattolica, completò i suoi studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Parigi e fin dal 1934, fece conoscere il suo concetto di negritudine, cioè i valori specifici della cultura del Continente nero, della sua storia e della sua civiltà che sono stati snaturati dal colonialismo. Il suo pensiero ebbe una notevole influenza sulla maturazione politica e sul nazionalismo anticolonialista. Dopo aver aderito, durante la seconda guerra mondiale, alla Francia libera, egli trovò un appoggio nella Conferenza di Brazzaville del 1944in cui fu riconosciuto alle colonie africane lo status di entità individuali all’interno di un’associazione con la madrepatria e realizzato due anni dopo con l’Unione Francese.
Carriera politica e impegno accademico
Nel 1948, egli fondò il Blocco democratico senegalese con cui egli vinse le elezioni nel 1951. Nel corso degli anni egli riuscì sempre a conciliare la sua intensa attività politica con l’impegno accademico, in qualità di docente presso la Scuola nazionale della Francia d’oltremare di Parigi. Ricoperse anche l’incarico di segretario di Stato nel gabinetto di Edgar Faure nel biennio 1955-56.
Autonomia del Sénégal e relazioni internazionali
Nel frattempo, a seguito della legge Deferre, il Sénégal era diventato autonomo e Senghor sostenne una politica di mediazione tra l’indipendentismo africano e la strategia di decolonizzazione controllata dalla Francia. Il generale De Gaulle lo stimava molto a tal punto da assegnargli la funzione di suo consigliere. Egli fu anche un fautore della federazione del Mali-Sénégal-Sudan de 1959 che purtroppo fallì pochi mesi dopo.
Presidenza e politica estera di Senghor
Nel 1960, egli diventò presidente della Repubblica indipendente del Sénégal, imponendo una repubblica presidenziale a partito unico, l’ Unione progressista senegalese. Rieletto diverse volte, nel corso degli anni ’70, modificò l’indirizzo autoritario ristabilendo la figura del primo ministro e la presenza di diversi partiti. In politica estera, mantenne contatti con le potenze occidentali e soprattutto legami politici, economici e militari con la Francia. Nel seguire la linea dell’unione panafricana, in diverse circostanze si dimostrò contrario alla balcanizzazione dell’Africa e il suo appoggio all’unione Mali-Sénégal-Sudan ne è una prova.
Fine carriera e contributo culturale
Alla fina della sua carriera politica dovette affrontare l’opposizione del partito democratico senegalese. Nell’80 dette le dimissioni, si stabilì in Normandia ed entrò a far parte dell’Académie française. La frase che sintetizza la sua politica è “L’autodeterminazione come condizione della comunità franco-africana, cioè un’applicazione della Costituzione che definisca una legislazione di effettiva parità ed una Francia primus inter pares.
La sua vasta produzione poetica si ispira al concetto di negritudine e al potere magico che egli attribuisce alla parola.
Domande da interrogazione
- Chi era Léopold Sédar Senghor e quale ruolo ha avuto nella politica africana?
- Qual è stato il contributo di Senghor alla cultura e alla politica africana?
- Come ha conciliato Senghor la sua carriera politica con l'impegno accademico?
- Quali sono stati i principali cambiamenti politici attuati da Senghor durante la sua presidenza?
Léopold Sédar Senghor è stato un importante intellettuale africano del XX secolo e un leader politico post coloniale. È noto per il suo concetto di negritudine e per il suo contributo al nazionalismo anticolonialista. È stato presidente del Sénégal e ha sostenuto una politica di mediazione tra indipendentismo africano e decolonizzazione controllata dalla Francia.
Senghor ha introdotto il concetto di negritudine, valorizzando la cultura e la storia africana. Politicamente, ha fondato il Blocco democratico senegalese e ha guidato il Sénégal come presidente, promuovendo l'unione panafricana e opponendosi alla balcanizzazione dell'Africa.
Senghor è riuscito a conciliare la sua intensa attività politica con l'impegno accademico, insegnando presso la Scuola nazionale della Francia d’oltremare di Parigi e mantenendo un ruolo attivo nella politica francese e senegalese.
Durante la sua presidenza, Senghor ha imposto una repubblica presidenziale a partito unico, ma negli anni '70 ha modificato l'indirizzo autoritario, ristabilendo la figura del primo ministro e permettendo la presenza di diversi partiti.