Concetti Chiave
- Luigi Napoleone fu eletto Presidente della Repubblica nel 1848 e consolidò il suo potere con il colpo di Stato del 2 dicembre 1851.
- Grazie al plebiscito del 1852, Luigi Napoleone trasformò la Repubblica in Impero, assumendo il nome di Napoleone III.
- Il Secondo Impero favorì la borghesia, sostenendo l'agricoltura e l'industria, che beneficiavano di una crescente meccanizzazione.
- Furono realizzati importanti lavori nelle comunicazioni, con un'enfasi sulle ferrovie, e promossa l'espansione coloniale e della marina.
- Parigi fu trasformata con grandi opere edilizie, sostituendo le vecchie vie con ampi boulevards per motivi di sicurezza e modernizzazione.
Indice
Luigi Napoleone e il colpo di Stato
Particolarmente notevoli furono gli avvenimenti di Francia, di cui fu protagonista Luigi Napoleone, eletto presidente della Repubblica nel dicembre 1848. Con la spedizione per l’abbattimento della repubblica romana e il ristabilimento sul trono del pontefice, nel 1849 il nuovo presidente si attirò le vive simpatie dei clericali francesi e, contando su di essi e sulle forze militari, il 2 dicembre 1851 procedette ad un colpo di Stato, che lo rese padrone della Francia.
Trasformazione della repubblica in Impero
Moltissimi oppositori furono incarcerati o deportati; la borghesia e la popolazione delle campagne, per timore del socialismo, sostennero Luigi Napoleone, che il 2 dicembre 1852, attraverso un plebiscito, fece trasformare la repubblica in Impero e assunse il nome di Napoleone III.
Sviluppo economico e urbanistico del II impero
In politica interna, il II impero favorì gli interessi della borghesia, approfittando anche di una favorevole situazione economica generale: l’agricoltura subiva un processo di specializzazione con miglioramenti dei redditi, l’industria progrediva grazie alla sempre maggiore meccanizzazione.
Furono affrontati lavori imponenti nel campo delle comunicazioni, specialmente ferroviarie; fu dato impulso alla marina e all’espansione coloniale; fu trasformata con immense opere edilizi, Parigi, le cui strette vie, anche per ragioni di sicurezza, furono mutate nei grandi boulevards, e analoghi mutamenti subirono le principali città della Francia.