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Concetti Chiave

  • Il mondo post Seconda Guerra Mondiale era diviso tra Stati Uniti e Unione Sovietica, con ideologie opposte: democrazia a ovest e comunismo a est.
  • La Germania fu suddivisa tra gli alleati: USA, Regno Unito, Francia e Unione Sovietica, con una divisione tra Repubblica Federale di Germania e Repubblica Democratica Tedesca.
  • Berlino, sebbene situata in Germania Est, fu anch'essa divisa in una parte occidentale e una orientale.
  • L'Europa del dopoguerra era impoverita con infrastrutture distrutte e una carenza di materie prime necessarie per la ricostruzione.
  • Il piano Marshall, ideato da George Marshall, fu introdotto per sostenere la ripresa economica europea attraverso l'European Recovery Program.

Indice

  1. Divisione del mondo post-bellico
  2. La spartizione della Germania
  3. La povertà dell'Europa post-bellica
  4. Il piano Marshall

Divisione del mondo post-bellico

Il mondo, quindi, dopo la seconda guerra mondiale era sostanzialmente diviso in due.

A Ovest c'erano gli Stati Uniti, la prima potenza economica, i "leader del mondo libero", che volevano portare la democrazia in tutto il mondo.

A Est invece c'era l'Unione Sovietica, un grande blocco con al governo una dittatura comunista che partiva dalla Germania Est fino ad arrivare al punto più a Est della Russia.

La spartizione della Germania

Con i trattati di pace la Germania è stata spartita in 4 parti tra i Paesi vincitori della guerra (ossia gli alleati): USA, Regno Unito, Francia e Unione Sovietica.

La parte Ovest era quella destinata alle potenze occidentali, che chiamarono "Repubblica Federale di Germania", una democrazia, la parte Est invece venne inglobata nell'Unione Sovietica e prese il nome di "Repubblica Democratica Tedesca", anche se di democratico non aveva molto. La capitale rimaneva Berlino, divisa anch'essa in Est e Ovest in quanto Berlino si trovava in Germania Est).

La povertà dell'Europa post-bellica

L'Europa post seconda guerra mondiale era estremamente povera, le città erano state distrutte dai bombardamenti, e la ripartenza appariva difficile. Uno dei problemi principali era la mancanza di materie prime, senza le quali non era possibile ricostruire, modernizzarsi, creare nuove industrie e di conseguenza nuovi posti di lavoro.

Il piano Marshall

Il sottosegretario di Stato ai tempi del governo Truman era George Marshall, grazie al quale venne proposto il "piano Marshall", anche detto "European Recovery Program".


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