Concetti Chiave
- Dopo la seconda guerra mondiale, il mondo era diviso tra Paesi capitalisti sotto l'influenza USA e Paesi comunisti guidati dall'Unione Sovietica.
- I Paesi del Terzo Mondo, non allineati con nessuno dei due blocchi, erano caratterizzati da povertà, malnutrizione e bassa speranza di vita.
- Alcuni di questi Paesi hanno iniziato uno sviluppo economico utilizzando risorse naturali e avviando l'industrializzazione, diventando "Paesi in via di sviluppo".
- Nonostante i progressi economici, in molti Paesi in via di sviluppo persiste la povertà e la mancanza di libertà economica per la popolazione.
- Secondo l'ONU, il 70% della popolazione mondiale vive in Paesi poveri, che generano solo il 19% del reddito globale.
Indice
Divisione del mondo post-bellico
Dopo la seconda guerra mondiale il mondo era diviso in due blocchi: da una parte i Paesi liberali a economia capitalista, che erano sotto la sfera d'influenza statunitense; dall'altra parte i Paesi comunisti, a economia pianificata, guidati dal'Unione Sovietica. Molti altri Paesi erano definiti Paesi in via di sviluppo, non schierati né con gli Stati Uniti né con l'Unione Sovietica, le cui società erano povere, l'economia arretrata, le popolazioni malnutrite, la speranza di vita bassa e in cui non si dava importanza all'istruzione, all'igiene e alle cure mediche della popolazione. Questi Paesi venivano definiti Paesi del Terzo mondo.
Sviluppo economico dei paesi del Terzo mondo
Nei decenni successivi, alcuni di questi Paesi iniziarono un lento e faticoso sviluppo economico, utilizzando le risorse naturali, sia minerarie sia agricole, del loro territorio e avviando un processo di industrializzazione, per cui ricevettero la definizione di “Paesi in via di sviluppo”.
Contrasti economici e sociali attuali
Tra questi, per esempio, i produttori di petrolio del Medio Oriente, i quali oggi ottengono enormi guadagni grazie all' esportazione del greggio; l'India e la Cina registrano una forte produzione agricola, la Corea del Sud, Taiwan, Singapore e ancora la Cina si contendono i mercati esteri con l'Occidente con i loro prodotti industriali. Anche in questi Paesi il popolo è ancora povero e spesso privo di piena libertà economica. In molte altre regioni del mondo le condizioni di vita sono rimaste quasi invariate rispetto a un secolo fa, la sopravvivenza degli uomini necessita costantemente degli aiuti economici internazionali. Le cifre dell'ONU stimano, infatti, che i Paesi poveri sono abitati da circa il 70% della popolazione mondiale, ma il loro reddito complessivo rappresenta solo il 19% del reddito globale.
Domande da interrogazione
- Qual era la divisione del mondo dopo la seconda guerra mondiale?
- Come si è sviluppata l'economia dei Paesi del Terzo mondo nei decenni successivi alla guerra?
- Quali sono i contrasti economici e sociali attuali nei Paesi in via di sviluppo?
Dopo la seconda guerra mondiale, il mondo era diviso in due blocchi: i Paesi liberali a economia capitalista sotto l'influenza statunitense e i Paesi comunisti a economia pianificata guidati dall'Unione Sovietica. Altri Paesi, definiti del Terzo mondo, non erano schierati con nessuno dei due blocchi.
Alcuni Paesi del Terzo mondo hanno iniziato un lento sviluppo economico utilizzando le risorse naturali e avviando un processo di industrializzazione, guadagnandosi la definizione di "Paesi in via di sviluppo".
Nonostante alcuni Paesi come quelli produttori di petrolio del Medio Oriente, l'India, la Cina, la Corea del Sud, Taiwan e Singapore abbiano registrato progressi economici, gran parte della popolazione rimane povera e priva di piena libertà economica. Inoltre, molte regioni del mondo dipendono ancora dagli aiuti economici internazionali.
Accedi a tutti gli appunti
Tutor AI: studia meglio e in meno tempo
