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Concetti Chiave

  • La Resistenza nel sud Italia fu limitata a causa della rapida avanzata alleata e della breve occupazione tedesca.
  • In Campania si verificò una significativa insurrezione con le quattro giornate di Napoli, culminata nella cacciata dei tedeschi.
  • L'Italia settentrionale subì un'occupazione più prolungata, favorendo lo sviluppo di un forte movimento partigiano.
  • In Emilia Romagna e Piemonte, i partigiani riuscirono a liberare ampie aree e a creare proprie strutture di governo.
  • La Resistenza in Liguria culminò nell'aprile 1945 con l'occupazione di infrastrutture chiave e la resa tedesca prima dell'arrivo degli alleati.

Indice

  1. Resistenza nel sud Italia
  2. Sicilia e Sardegna durante l'armistizio
  3. Calabria e Basilicata sotto controllo
  4. Puglia e Molise: resistenza e ritirata
  5. Campania: insurrezioni e quattro giornate
  6. Resistenza nel nord Italia
  7. Emilia Romagna: partigiani e repressione
  8. Liguria: azioni partigiane e liberazione
  9. Piemonte: brigate e insurrezione

Resistenza nel sud Italia

Nell’Italia meridionale il periodo di occupazione tedesca fu molto ridotto perché tra l’annuncio dell’armistizio e l’arrivo degli alleati passò di solito meno di un mese: perciò la Resistenza fu un fenomeno meno importante e diffuso.

Sicilia e Sardegna durante l'armistizio

Al momento dell’annuncio dell’armistizio la Sicilia era già stata occupata dagli anglo-americani.

In Sardegna alla notizia dell’armistizio furono avviate trattative con le truppe tedesche, che lasciarono l’isola senza quasi incontrare resistenza, a parte uno scontro alla Maddalena.

Calabria e Basilicata sotto controllo

Anche la Calabria, in parte sotto controllo anglo-americano, non ebbe di fatto un’occupazione tedesca, perché le truppe decisero di ritirarsi più a nord, senza cercare di fermare l’avanzata alleata: già il 14 settembre gli anglo-americani erano alle porte di Castrovillari.

La Basilicata rimase per un breve periodo sotto controllo tedesco e le violenze naziste provocarono una rivolta a Matera (21 settembre), ma alla fine di settembre le truppe naziste avevano lasciato la regione.

Puglia e Molise: resistenza e ritirata

In diverse città della Puglia l’esercito italiano resistette alle truppe tedesche dopo l’annuncio dell’armistizio (difesa del porto di Bari) e si ebbero rappresaglie tedesche, ma alla fine di settembre i tedeschi lasciarono la regione.

Il Molise, che faceva allora parte dell’Abruzzo, venne raggiunto dagli alleati prima che il fronte invernale si fermasse (gennaio 1944), a nord di Isernia e Campobasso.

Campania: insurrezioni e quattro giornate

Tra le regioni dell’Italia meridionale, l’unica in cui l’occupazione durò più a lungo e si ebbe una vera e propria resistenza dopo l’armistizio fu la Campania. Qui si verificarono insurrezioni popolari contro l’occupazione tedesca (Scafati, Santa Maria Capua Vetere), mentre i tedeschi effettuavano operazioni di rappresaglie (massacri di chiazzo, Fellona, Conca della Campania). L’insurrezione più importante fu quella delle quattro giornate di Napoli (28 settembre – 1° ottobre 1943), che si concluse con la cacciata dei tedeschi e l’arrivo degli alleati.

Resistenza nel nord Italia

L’Italia settentrionale rimase invece sotto il dominio fascista e nazista dal settembre 1943 alla primavera del 1945: quasi due anni, in cui il movimento partigiano si sviluppò ovunque.

Emilia Romagna: partigiani e repressione

L’Emilia Romagna fu, insieme al Piemonte, la regione italiana in cui i partigiani ebbero il maggiore appoggio da parte della popolazione. Una Resistenza armata organizzata si formò più tardi rispetto ad altre regioni italiane, anche se nacquero subito alcuni gruppi spontanei (Corbari, fratelli Cervi). I partigiani emiliani e romagnoli giunsero a controllare vaste aree (creazione della repubblica di Montefiorino, giugno-agosto 1944) ed a liberare città (Ravenna, 4 dicembre 1944), affrontando le truppe avversarie in numerosi scontri (battaglie di Porta Lame e della bolognino). Di fronte ad una Resistenza molto forte e radicata nel territorio, i tedeschi reagirono con la repressione più feroce, culminata nella strage di Marzabotto.

Liguria: azioni partigiane e liberazione

La Resistenza in Liguria fu attiva sia nelle città, dove agivano i GAP, sia nell’entroterra, dove si formarono bande partigiane. L’azione dei gruppi partigiani, che tra il 23 ed il 24 aprile 1945 occupazione le stazioni ferroviarie, le fabbriche e bloccarono le vie di comunicazione, costrinse i tedeschi alla resa (25 aprile), liberando la Liguria dall’occupazione prima dell’arrivo degli alleati.

Piemonte: brigate e insurrezione

In Piemonte i primi gruppi armati si formarono immediatamente dopo l’armistizio e si ampliarono poi con la formazione di brigate Giustizia e Libertà e Garibaldi. La Resistenza fu presente sia in montagna, sia sulle colline ed in pianura ed il numero di partigiani fu molto alto. Nel 1944 alcune aree furono liberate (Langhe, Alto Monferrato, Ossola) ed ebbero propri organi di governo. Nell’aprile del 1945 l’insurrezione generale portò all’occupazione delle fabbriche costrinse i tedeschi alla ritirata, accompagnata dalle ultime rappresaglie.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la durata dell'occupazione tedesca nell'Italia meridionale durante la Seconda guerra mondiale?
  2. Nell'Italia meridionale, l'occupazione tedesca è stata molto breve, spesso meno di un mese, a causa dell'arrivo rapido degli alleati dopo l'annuncio dell'armistizio.

  3. Come si è svolta la resistenza in Campania dopo l'armistizio?
  4. In Campania, ci furono insurrezioni popolari contro l'occupazione tedesca, culminate nelle quattro giornate di Napoli, che portarono alla cacciata dei tedeschi e all'arrivo degli alleati.

  5. Quali regioni dell'Italia settentrionale hanno visto un forte sviluppo del movimento partigiano?
  6. In Emilia Romagna e Piemonte, il movimento partigiano ha avuto un forte sviluppo, con il supporto della popolazione e la formazione di gruppi armati organizzati.

  7. Quali furono le conseguenze della resistenza in Emilia Romagna?
  8. La resistenza in Emilia Romagna portò al controllo di vaste aree da parte dei partigiani e alla liberazione di città, ma anche a una feroce repressione tedesca, culminata nella strage di Marzabotto.

  9. Come si è conclusa l'occupazione tedesca in Liguria?
  10. In Liguria, l'azione dei gruppi partigiani portò all'occupazione delle stazioni ferroviarie e delle fabbriche, costringendo i tedeschi alla resa il 25 aprile 1945, prima dell'arrivo degli alleati.

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