Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'Italia ha subito gravi perdite umane e sociali durante la Seconda Guerra Mondiale, con numerosi dispersi e prigionieri, e un tessuto sociale profondamente frammentato.
  • Alla fine della guerra, il paese è diviso tra un Nord speranzoso di rinnovamento e un Sud ancora influenzato dalle vecchie classi conservatrici, con tensioni separatiste in Sicilia.
  • Il conflitto ha lasciato profonde cicatrici economiche e sociali: infrastrutture distrutte, elevato debito pubblico, inflazione galoppante e un settore industriale devastato.
  • Il trattato di pace del 1947 impone all'Italia severe restrizioni militari, risarcimenti finanziari a diverse nazioni e significative perdite territoriali, tra cui l'Istria e le isole del Dodecaneso.
  • Dopo il 1945, l'Italia entra sotto l'influenza degli Stati Uniti e del Vaticano, che influenzano notevolmente le scelte politiche interne del paese.

Indice

  1. Conseguenze della guerra in Italia
  2. Divisioni interne post-belliche
  3. Influenza esterna e politica
  4. Conseguenze economiche e sociali
  5. Trattato di pace del 1947

Conseguenze della guerra in Italia

Per l’Italia, il bilancio della 2.a guerra mondiale è molto pesante. L’Italia ha perso uomini in tante battaglie: Ucraina, Grecia, Etiopia, Egitto a cui si aggiungono i dispersi di cui non si saprà più nulla (cfr. campagna di Russia) o i prigionieri in mano alle potenze vincitrici.

Poiché la guerra si era combattuta sul territorio italiano anche fra Italiani, questo aveva provocato una specie di decomposizione del tessuto sociale, anche se, durante la Resistenza si è sviluppato un grande senso di solidarietà da parte dei civili (disponibilità a nascondere i partigiani, gli ebrei perseguitati o i militari alleati).

Divisioni interne post-belliche

Alla fine della guerra, l’Italia aveva ben poco di unitario: alle consuete differenze fra nord e sud di tipo economico o culturale si aggiungeva il fatto che il Sud era stato liberato quasi subito dalle forze alleate, mentre il Nord aveva subito più a lungo l’occupazione nazista ed aveva vissuto la lotta partigiana.

Infatti nel Nord, la lotta partigiana era stata molto attiva e nella popolazione si faceva strada la speranza in un rinnovamento della società e delle istituzioni politica affinché il futuro potesse garantire libertà e progresso.

Invece nel Sud, era rimasto abbastanza solido il ruolo della classe conservatrice che più o meno era stata legata al Fascismo. Addirittura si manifestarono anche delle manifestazioni separatiste che chiedevano il distacco della Sicilia dall’Italia. Questa azione si risolse in poco tempo; tuttavia alcuni gruppi si dettero alla macchia, fra cui la banda del bandito Salvatore Giuliano.

Influenza esterna e politica

In politica estera, dopo il 1945, l’Italia si colloca sotto l’influenza degli USA che, insieme al Vaticano, condizioneranno molto le scelte politiche dei Governo.

Conseguenze economiche e sociali

Il conflitto aveva lasciato anche delle conseguente economico-sociali quali:

a) Un apparato industriale ridotto (prima bombardato dagli alleati per stanare i tedeschi e poi dai tedeschi come rappresaglia) che provocò numerosi licenziamenti e quindi un alto tasso di disoccupazione

b) L’agricoltura risentiva delle devastazioni nemiche

c) Le infrastrutture (ponti, strade, porti) erano stati distrutti

d) La marina mercantile era stata resa inutilizzabile

e) Il debito pubblico molto elevato

f) La svalutazione della lira molto alta

g) L’inflazione molto alta (i prezzi salgono di circa 20 volte quelli del 1939) colpiva i redditi modesti di molti cittadini e per risolvere questo problema, la CGIL riuscì a far approvare il meccanismo della scala mobile

Trattato di pace del 1947

Il 10 febbraio 1947 l’Italia firma il trattato di pace. Esso comprende clausole militari, clausole, finanziarie e clausole territoriali

• Clausole militari: all’Italia è imposto un numero molto ridotto degli arruolati nell’esercito e un n° di navi e aerei limitati: le eccedenze sono assegnate alle potenze vincitrici. Le frontiere devono essere smilitarizzate.

• Clausole finanziarie: l’Italia deve pagare il risarcimento dei danni di guerra a favore dell’URSS, dell’Albania, dell’ Etiopia, della Grecia e dell’Jugoslavia. La Francia, la Gran Bretagna e gli USA rinunciano al risarcimento.

• Clausole territoriali:

a) la Francia annette dei piccoli territori sulle Alpi, (Tenda e Briga) ma ricche di energia idroelettrica.

b) La Jugoslavia annette l’Istria, gran parte della Venezia Giulia, Zara e Fiume.

c) Viene costituito il Territorio libero di Trieste diviso in zona A (occupata dagli alleati) e zona B (sotto il controllo dell’ Jugoslavia): più tardi, nel 1954, il trattato di Osimo sistemerà in modo definitivo la sistemazione dei territori contesi fra Italia e Jugoslavia.

d) Le isole del Dodecanneso tornano alla Grecia.

e) L’Alto Adige, pur essendo stato rivendicato dall’Austria, resta all’Italia.

f) L’Italia perde tutte le colonie (Libia, Eritrea, Somalia ed Etiopia)

Domande da interrogazione

  1. Quali sono state le principali conseguenze economiche e sociali della Seconda Guerra Mondiale in Italia?
  2. La guerra ha lasciato l'Italia con un apparato industriale ridotto, un alto tasso di disoccupazione, devastazioni in agricoltura, infrastrutture distrutte, una marina mercantile inutilizzabile, un debito pubblico elevato, una forte svalutazione della lira e un'inflazione molto alta.

  3. Come ha influenzato la Seconda Guerra Mondiale il tessuto sociale italiano?
  4. La guerra ha causato una decomposizione del tessuto sociale, ma ha anche sviluppato un grande senso di solidarietà durante la Resistenza, con civili che nascondevano partigiani, ebrei perseguitati e militari alleati.

  5. Quali erano le clausole principali del trattato di pace firmato dall'Italia nel 1947?
  6. Il trattato includeva clausole militari che limitavano le forze armate italiane, clausole finanziarie per il risarcimento dei danni di guerra a vari paesi, e clausole territoriali che ridisegnavano i confini italiani e assegnavano territori ad altre nazioni.

  7. Quali differenze regionali sono emerse in Italia dopo la guerra?
  8. Il Nord Italia, che aveva vissuto più a lungo l'occupazione nazista e la lotta partigiana, sperava in un rinnovamento sociale e politico, mentre nel Sud il ruolo della classe conservatrice legata al Fascismo rimase solido, con alcune manifestazioni separatiste in Sicilia.

  9. Quale fu l'influenza degli Stati Uniti sulla politica estera italiana dopo il 1945?
  10. Dopo il 1945, l'Italia si trovò sotto l'influenza degli Stati Uniti, che insieme al Vaticano, condizionarono significativamente le scelte politiche del governo italiano.

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