Concetti Chiave
- L'attacco tedesco all'Unione Sovietica nel 1941, noto come "piano Barbarossa", mirava a espandere il territorio tedesco e combattere il comunismo, ma si scontrò con la forte resistenza sovietica.
- La battaglia di Stalingrado fu un punto cruciale, in cui i sovietici riuscirono a fermare l'avanzata tedesca e iniziare a riconquistare il territorio durante l'inverno.
- L'entrata in guerra degli Stati Uniti fu innescata dall'attacco giapponese a Pearl Harbor il 7 dicembre 1941, portando a un coinvolgimento diretto nella Seconda Guerra Mondiale.
- La Germania sottopose gli stati occupati a una forte pressione economica e sfruttò la manodopera locale per sostituire gli operai tedeschi inviati al fronte.
- Il regime nazista implementò la "soluzione finale" nel 1942, avviando il genocidio degli ebrei e delle popolazioni considerate "inferiori", con campi di concentramento e sterminio in Polonia e Germania.
La svolta del 1941
Nella seconda metà del 1941 si ebbe la svolta della Guerra segnata da due avvenimenti molto importanti:
– l'attacco tedesco all'Unione Sovietica; la Germania cercò di riconcentrarsi sull'espansionismo verso oriente (“popolazione inferiore”) per guadagnare lo “spazio vitale” e sulla lotta al comunismo. Hitler diede così inizio al “piano Barbarossa”, nome in codice per l'invasione Sovietica, che coinvolse molti uomini e mezzi.
Nonostante l'ingente spiegamento di soldati e forze, i sovietici non si arresero e continuarono a riorganizzarsi bruciando tutto ciò che non poteva portare con sé. I tedeschi si spinsero fino a Stalingrado, oltre cui vi erano le riserve di petrolio cui puntava Hitler per poter rifornire i proprio mezzi. La resistenza però fu qui molto dura e alla fine la Germania fu costretta a ritirarsi poiché con l'arrivo dell'inverno i sovietici cominciarono a riconquistare molti dei territori perduti.
– l'entrata in guerra degli USA; prima dell'entrata in guerra gli USA si limitarono a fornire armi e prestiti alla Gran Bretagna (solidarietà che nell'agosto del 1941 fu sottoscritta nella Carta Atlantica firmata da Roosevelt e Churchill). L'intervento diretto degli Stati Uniti si ebbe solo in seguito all'attacco giapponese, senza preavviso, alla flotta militare statunitense nel porto di Pearl Harbor, nelle Hawaii, il 7 Dicembre del 1941.
Pressione economica e sterminio
In questi anni (41-42) la Germania sottopose sempre più pesantemente gli stati occupati ad una gravosissima pressione economica esigendo il pagamento di ingenti somme di denaro. Inoltre molti uomini vennero mandati nelle fabbriche a sostituire gli operai tedeschi chiamati alle armi. I nazisti inoltre procedettero all'eliminazione fisica delle popolazioni “inferiori” tra cui i sovietici e soprattutto gli ebrei che nel 1942, attraverso la “soluzione finale” vennero tutti sterminati. Per questo motivo in Polonia e Germania vennero allestiti i campi di concentramento e sterminio (Mauthausen, Auschwitz).
Domande da interrogazione
- Quali furono i due avvenimenti chiave del 1941 che segnarono una svolta nella guerra?
- Come reagirono i sovietici all'invasione tedesca?
- Quali furono le conseguenze della pressione economica tedesca sugli stati occupati?
La svolta del 1941 fu segnata dall'attacco tedesco all'Unione Sovietica, noto come "piano Barbarossa", e dall'entrata in guerra degli Stati Uniti dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor.
I sovietici non si arresero all'invasione tedesca, ma si riorganizzarono e bruciarono tutto ciò che non potevano portare con sé, riuscendo infine a riconquistare molti territori perduti con l'arrivo dell'inverno.
La Germania impose una pesante pressione economica sugli stati occupati, esigendo ingenti somme di denaro e mandando molti uomini nelle fabbriche per sostituire gli operai tedeschi chiamati alle armi, mentre procedeva all'eliminazione fisica delle popolazioni "inferiori", tra cui i sovietici e gli ebrei.