Concetti Chiave
- I giovani esperti di informatica hanno avuto un ruolo cruciale nella diffusione e organizzazione delle rivolte della Primavera Araba attraverso internet.
- Le proteste sono state alimentate da cause come la corruzione, la povertà estrema e la violazione dei diritti umani, con incidenti significativi in diversi paesi arabi.
- I social media, come Twitter e Facebook, sono stati strumenti chiave per comunicare e mobilitare le masse, superando la censura dei regimi.
- La rivolta ha visto la caduta di diversi leader, come Gheddafi in Libia e Mubarak in Egitto, dimostrando l'impatto delle proteste organizzate online.
- Internet ha permesso alle minoranze e agli attivisti di esprimersi liberamente, creando un movimento di resistenza civile senza precedenti nei paesi arabi.
La Primavera Araba una serie di agitazioni e proteste in atto nelle regioni del Medio Oriente, Vicino Oriente e Nord Africa. Algeria, Egitto, Tunisia, Giordania, Libia, Siria, sono tra i Paesi pi colpiti da queste insurrezioni, mentre in altri sono avvenuti incidenti di minor gravit. Queste sommosse sono riconducibili ai Paesi appartenenti alluniverso arabo, che utilizzano tecniche di resistenza civile come scioperi, manifestazioni, cortei, marce arrivando addirittura a compiere autolesionismo e suicidi pubblici, le cosiddette auto-immolazioni.
Indice
Cause delle rivolte
Le cause di queste rivolte sono innumerevoli, tra cui la corruzione, la mancanza di libert, le condizioni di vita molto dure, la violazione dei diritti umani e lestrema povert in cui riversano queste popolazioni. Un altro motivo di protesta il crescente prezzo degli alimenti, importati, e di conseguenza la fame diffusa.
Effetti delle proteste
La protesta iniziata nel dicembre del 2010, quando il tunisino Mohamed Bouazizi si dato fuoco dopo essere stata malmenato dalla polizia. Questo gesto ha provocato lintera rivolta nel Paese, con un effetto domino in tutti gli altri del mondo arabo e del Nord Africa. Capi di stato sono stati costretti a dimettersi o addirittura alla fuga. In Libia Gheddafi, dopo una lunga fuga da Tripoli a Sirte, stato trovato dai rivoluzionari, catturato e in seguito ucciso. In Tunisia il presidente Ben Ali, dopo dodici anni di dittatura, stato costretto alla fuga in Arabia Saudita. In Egitto ci sono state delle proteste con dimostrazioni e molti episodi di violenza, e il presidente Mubarak dopo trentanni di potere stato costretto a dimettersi.
Ruolo dei social media
Per organizzare, comunicare e divulgare i fatti sono stati utilizzati i social network come Twitter e Facebook. Il primo autore di un blog arabo stato, nel 2003, Ahmed. Dapprima le discussioni riguardavano larte, lambiente, mentre in seguito si iniziato a parlare dei problemi dei giovani egiziani e di argomenti considerati tab. Internet ha dato la possibilit di esprimersi, poich in Egitto bastavano cinque persone a parlare in piazza per far intervenire le forze dellordine. I blog invece non venivano considerati, in quanto sottovalutati dai governi. Con laumentare degli utenti, il blog divenne sede di discussioni non solo di attivisti, ma anche delle minoranze discriminate, come donne, omosessuali, beduini e copti.
Potendosi esprimere liberamente, nel 2005 nacque il movimento Kifaya, in cui i blogger e partiti di opposizione rivendicavano i loro diritti, denunciavano abusi e violenze, pubblicando anche video. Probabilmente senza blog e in seguito social network la rivolta sarebbe stata pi lenta, poich dalla realt virtuale tutti si sono uniti pi velocemente per contestare il governo, senza restrizioni e censure.
Libertà di espressione e censura
Ovviamente la rivolta non nata dal blog, ma dalla miseria e la discriminazione in cui versano queste popolazioni, insieme a uninformazione oscurata, arresti e atroci torture per chi osava opporsi. I social network sono stati solo un mezzo per riuscire ad avere voce in capitolo nelle situazioni pubbliche, e per evidenziare le proteste gi in corso, assumendo un ruolo di diffusione e coscienza. In questi Paesi infatti non esisteva libert di parola, nei giornali, nei sindacati e nelle associazioni. I giornali erano propriet dello stato e i militari decidevano cosa pubblicare; gli intellettuali potevano diffondere le loro opere solo allestero.
Importanza dei social media
I social media hanno avuto un ruolo fondamentale nellorganizzazione e divulgazione degli eventi, ma la richiesta di diritti e della libert sono sempre esistiti, solo che i protagonisti non potevano farsi avanti perch soppressi dalla violenza dei regimi. Grazie ad internet possono far sentire la loro voce, su Facebbok, Twitter, blog e anche Youtube, con i quali hanno realizzato un complesso di comunicazione e organizzazione senza un capo, e pi veloce ed efficace perch non ostacolato dalla censura e dalla repressione.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo dei giovani esperti di informatica nella Primavera Araba?
- Quali sono state le cause principali delle rivolte della Primavera Araba?
- Come è iniziata la Primavera Araba?
- In che modo i social media hanno influenzato le rivolte?
- Qual è stato l'impatto dei blog e dei social network sulla libertà di espressione?
I giovani esperti di informatica hanno avuto un ruolo decisivo nella diffusione del messaggio rivoluzionario e nell'organizzazione delle proteste attraverso internet e i social media.
Le cause principali includono la corruzione, la mancanza di libertà, le dure condizioni di vita, la violazione dei diritti umani, la povertà estrema e l'aumento dei prezzi degli alimenti.
La Primavera Araba è iniziata nel dicembre 2010 con l'auto-immolazione del tunisino Mohamed Bouazizi, che ha scatenato una serie di rivolte in tutto il mondo arabo e Nord Africa.
I social media come Twitter e Facebook hanno permesso di organizzare, comunicare e divulgare i fatti rapidamente, superando le restrizioni e la censura dei regimi.
I blog e i social network hanno offerto una piattaforma per esprimersi liberamente, permettendo a minoranze e attivisti di discutere e denunciare abusi, contribuendo a unire le persone contro i governi repressivi.