Concetti Chiave
- La decolonizzazione segna la fine degli imperi coloniali europei, con l'indipendenza di molti paesi in Asia, Africa e Americhe, iniziando già dalla prima guerra mondiale.
- Fattori chiave del processo includono il rifiuto della dipendenza economica e culturale, l'influenza delle idee occidentali di democrazia e libertà, e il sostegno delle superpotenze come USA e Gran Bretagna.
- La Carta Atlantica del 1941 sancisce il diritto all'autodeterminazione, spingendo ulteriormente i movimenti di indipendenza nei territori colonizzati.
- La Gran Bretagna è protagonista nella decolonizzazione, culminando nella creazione del Commonwealth, un'alleanza per il benessere comune.
- La lotta di Gandhi in India, basata su principi di non-cooperazione e non-violenza, porta all'indipendenza del paese e alla successiva divisione tra Pakistan e India nel 1947.
Indice
L'inizio della decolonizzazione
Già dalla prima guerra era iniziata.
Processo che segna la fine degli imperi coloniali europei e la conseguente conquista di indipendenza dei popoli colonizzati -> Asia, Africa e Americhe (continenti in cui avviene la decolonizzazione)
Due fatti che portano all’avvio di questo processo: rifiuto della dipendenza economica dai popoli dominanti, rifiuto dell’assoggettamento culturale cioè rivendicano la loro cultura e le loro religioni. Soprattutto quella induista e quella islamica.
Questi popoli vogliono rivendicare la propria indipendenza.
Fattori della decolonizzazione:
- Disfatta militare delle potenze imperialiste che ne escono perdenti durante il conflitto
- Militarmente inefficienti (Francia,Belgio e Inghilterra)
- Le potenze europee avevano chiamato truppe anche dai paesi colonizzati come la Gran Bretagna che chiama gli indiani a combattere e la Francia che chiama gli algerini
- Educazione che le elite locali ricevano in Europa (gli indiani studiavano in Inghilterra) e si appropriano dell’idea di democrazia, uguaglianza, libertà del mondo occidentale. Si appropriano di questi principi e maturano la consapevolezza di essere liberi.
- Le super potenze hanno un atteggiamento favorevole alla decolonizzazione.
- Carta atlantica nel 1941 -> firmata da USA (Rooswelt) e Gran Bretagna (Churchill), è un documento che sigla il diritto di tutti i popoli all’auto determinazione cioè alla facoltà di scegliere la propria forma di governo.
Il ruolo della Gran Bretagna
La Gran Bretagna si rende conto di non potere più tenere delle milizie nei territori occupati perché uscita dalla guerra vincitrice, ma stremata. Ritiene legittima la loro indipendenza.
La Russia è contraria alle colonie insieme agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna.
Cimiteri a Roma -> lapidi dei mussulmani caduti.
Per gli americani l’imperialismo non è controllarli militarmente ma economicamente.
Molti paesi conquistano l’indipendenza, il primo sono le filippine nel 1946. Anche se con la guerra fredda il processo si arresta. La Russia era contraria alla delocalizzazione.
3 fasi:
- 1945 al 1956, nel continente asiatico;
- 1957 al 1965, in Africa nera e Algeria;
- 1966 al 1990, in America centro meridionale e Africa meridionale.
La protagonista della decolonizzazione è la Gran Bretagna (non può più tenere eserciti in altre terre colonizzate), arriverà a fondare il Commonwealth, alleanza economica militare, culturale, finalizzata al benessere comune.
Per vedere come procede basta guardare l’ONU, sono 158 le nazioni che ne fanno parte dopo il secondo conflitto. (oggi 193 circa)
Gandhi e la lotta non violenta
L’india nel 1947 dopo 20 anni di lotte continue tra l’induismo e l’islamismo. Grande movimento induista legato anche alla parte mussulmana. Gandhi è il padre della lotta con la violenza non attiva. Proviene da una famiglia borghese legata all’amministrazione inglese ma molto legata alla religione. Lui studia in Inghilterra (a Londra), si laurea in giurisprudenza si traferisce in Sud Africa dove fa l’avvocato difensore delle comunità indiane. Nel 1906 acquista un biglietto in prima classe in treno ma la gente non si vuole sedere vicino a lui, il capotreno lo vuole mandare in terza classe, lui si rifiuta e viene cacciato dal treno e da qui cambia la sua vita. Smette di indossare abiti occidentali e si slega da ogni loro legame. Si veste con il lenzuolo bianco, mangia solo per sopravvivere, castità, lavori di tipo manuale. Conosce l’esperienza della prigione.
Va in India per raggiungere la liberazione del suo popolo con la lotta senza violenza. I due principi della sua lotta sono la non-cooperazione (non collaborare con il dominatore, violando anche la legge) e la violenza non attiva. Subirne le conseguenze pacificamente e fare il digiuno totale. Emancipazione del popolo indiano. Iniziano tutti a seguire l’esempio di Ghandi.
La marcia del sale
Episodio cruciale: Marcia del sale, dal 12 marzo al 6 aprile del 1930, lui seguito da milioni di indiani va fino al mare. Questa marcia serve per rivendicare il sale dall’Inghilterra, perché gli inglesi avevano posto una tassa sul sale nonostante questo sia un bene di tutti.
La divisione dell'India
Nel 1947 riesce a sedare la rivalità tra mussulmani e induisti, ma i primi continuano a chiedere di dividere il paese in due parti. E alla fine il partito di Gandhi cede: si divide in Pakistan (musulmano) e l’Unione Indiana (induista). Viene ucciso nel 1948 perché accusato da un fanatico induista di aver ceduto alla divisione del paese. La divisione non risolve il problema e nella frontiera iniziano forti tensioni.
L’india si è modernizzata. Il Pakistan invece ora è una dittatura militare. Ed entrambi possiedono l’atomica.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali fattori che hanno contribuito alla decolonizzazione?
- Qual è stato il ruolo della Gran Bretagna nel processo di decolonizzazione?
- Come ha influenzato Gandhi il movimento di indipendenza indiano?
- Quali sono state le conseguenze della divisione dell'India nel 1947?
- Quali sono le tre fasi principali della decolonizzazione?
I principali fattori includono la disfatta militare delle potenze imperialiste, l'educazione delle élite locali in Europa, l'atteggiamento favorevole delle superpotenze, e la Carta Atlantica del 1941 che sancisce il diritto all'autodeterminazione.
La Gran Bretagna ha riconosciuto l'impossibilità di mantenere milizie nei territori occupati e ha legittimato l'indipendenza delle colonie, portando alla fondazione del Commonwealth.
Gandhi ha guidato il movimento con i principi di non-cooperazione e violenza non attiva, ispirando milioni di indiani a seguire il suo esempio, culminando nella Marcia del sale del 1930.
La divisione ha portato alla creazione del Pakistan musulmano e dell'Unione Indiana induista, ma non ha risolto le tensioni, che sono continuate lungo la frontiera.
Le tre fasi principali sono: dal 1945 al 1956 in Asia, dal 1957 al 1965 in Africa nera e Algeria, e dal 1966 al 1990 in America centro-meridionale e Africa meridionale.