Concetti Chiave
- Nel 1800, le banche acquistano pacchetti azionari di aziende, influenzando il mercato e le scelte economiche.
- Il fenomeno porta alla nascita del capitalismo finanziario, con il potere economico concentrato in grandi istituzioni finanziarie.
- La razionalizzazione del lavoro porta all'introduzione della catena di montaggio, riducendo la necessità di operai specializzati.
- Gli stati adottano politiche protezionistiche e diventano azionisti di aziende, sostenendo industrie in difficoltà.
- Le azioni statali mirano a evitare disoccupazione, intervenendo in aziende vicine al fallimento.
Indice
Il ruolo delle banche
Siccome i singoli non possiedono un capitale sufficiente per creare aziende, si sviluppano anche delle banche a cui vengono chiesti dei prestiti: la banca compra così un pacchetto azionario, ossia un insieme di titoli azionari di una società. In questo modo, da un lato, la banca fornisce i soldi richiesti dall’azienda, dall’altro, ha un ruolo nell’azienda stessa.
L'inizio del capitalismo finanziario
Una banca assume un ruolo veramente importante se è in grado di comprare pacchetti azionari di più aziende perché da così vita alla concentrazione industriale. Le banche diventano quindi in grado di influenzare il mercato e le scelte economiche di un’azienda. L’insieme di questi fenomeni ha dato vita al capitalismo finanziario: la grande crescita delle banche ha segnato l’inizio di una nuova fase del capitalismo, in cui il potere economico è concentrato nelle mani di grandi istituzioni finanziarie.
Razionalizzazione del lavoro
Al fine di aumentare la produzione si è cercato di razionalizzare il lavoro: ottimizzando tempi ed energie. Fu così che l’ingegnere Taylor introdusse la catena di montaggio verso la fine del 1800: vengono separati i vari passaggi per la costruzione di un prodotto. I singoli operai realizzeranno quindi un solo passaggio, molto semplice di questo processo. Non sono quindi più necessari operai specializzati perché sono mansioni estremamente facili, ripetitive e che non richiedono creatività.
Politiche economiche degli stati
Gli stati in questo periodo, oltre ad adottare politiche economiche protezionistiche, diventano possessori di pacchetti azionari di industri che avranno quindi proprietà mista (statale-privata). Spesso gli stati acquistavano azioni di aziende sull’orlo del fallimento in modo da risollevarle e da non causare disoccupati.