emma2423
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Concetti Chiave

  • La rivoluzione industriale del Settecento è un processo irreversibile iniziato in Inghilterra, che ha trasformato radicalmente la società e l'economia del tempo.
  • La scoperta della macchina a vapore di James Watt nel 1769 segna un momento cruciale nella diffusione della tecnologia moderna.
  • La rivoluzione industriale ha introdotto il concetto moderno di lavoro e fabbriche, modificando il rapporto tra uomo e natura.
  • Fattori come la fine dell'assolutismo e la nascita di una monarchia costituzionale hanno favorito lo scoppio della rivoluzione in Inghilterra.
  • L'Inghilterra beneficia di un impero commerciale con un'economia che favorisce il libero commercio e l'accumulazione di capitale per investimenti tecnologici.

Indice

  1. Un'epoca di cambiamenti radicali
  2. La rivoluzione industriale in Inghilterra
  3. Fattori scatenanti della rivoluzione

Un'epoca di cambiamenti radicali

Si tratta di un periodo periodizzante, ossia un processo irreversibile che separa e modifica radicalmente una condizione da quella successiva. Ci sono cambiamenti graduali in tutti i campi, a partire dal settecento e sfociando nei primi decenni dell’Ottocento con conseguenze che modificano il corso della storia.

L’epoca che precede la rivoluzione industriale è infatti molto differente da quella che segue la rivoluzione, essendo molto più arretrata e meno sviluppata. Al centro di questa rivoluzione c’è la tecnologia, ancora oggi in continua evoluzione dalla seconda metà del settecento in Inghilterra. Essa inizia a diffondersi già da prima ma in particolare dal 1769 con la scoperta di James Watt della macchina a vapore. Nella rivoluzione si vedono i semi dell’età contemporanea e vengono poste le basi per la nostra attuale realtà. Il termine “rivoluzione industriale” viene coniato dallo storico Toynbbe.

La rivoluzione industriale in Inghilterra

Si tratta di una rivoluzione irreversibile poiché laddove arriva, non si è più tornati indietro (a differenza delle rivoluzioni politiche). Ha origine in Inghilterra e poi procede gradualmente in Europa (in ordine cronologico: Belgio, Francia, Germania, Stati Uniti, Spagna, Nord Italia e mondo dell’est). È radicale perché modifica l’economia, la società, l’urbanistica, il rapporto tra uomo e natura e nasce il concetto del “lavoro” (inteso in maniera moderna con la creazione delle fabbriche).

Fattori scatenanti della rivoluzione

La rivoluzione scoppia in Inghilterra per vari fattori:

- la fine precoce dell’assolutismo;

- la nascita di una monarchia costituzionale.

- la presenza di un impero commerciale con colonie ed egemonia nei commerci: l’80% della popolazione si occupava di agricoltura, il clero non lavorava e una piccola percentuale si occupava di servizi e industria (principalmente tessile e domestica con la lavorazione del cotone grezzo). L’Inghilterra si trovava in una situazione privilegiata perché riusciva ad accumulare le materie prime, da lavorare e rivendere.

- la nascita della proprietà privata: lo Stato attraverso una legge stabilisce le recinzioni, abolendo le proprietà comuni dei contadini. I contadini attraverso il pagamento di una tassa possono diventare proprietari dei loro appezzamenti. Ciò fa si che alcuni si arricchiscono sempre di più, mentre altri contadini minori si trovano in difficoltà e sono costretti a vendere i loro appezzamenti per andare a lavorare come braccianti nei terreni altrui.

- l’equilibrio demografico: la legge di Malthus afferma a che a una crescita di beni materiali (che ha una progressione aritmetica 1,2,3), segue un aumento demografico (che ha una progressione geometrica 2,4,16).

- libero commercio con poca presenza di stato: lo stato liberale lascia il mercato libero, senza intervenire nel commercio inserendo dazi e monopoli. L’Inghilterra poi comincia ad accumulare capitale e duque nasce l’esigenza di investire le ricchezze nelle tecnologie.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della rivoluzione industriale del Settecento?
  2. La rivoluzione industriale del Settecento è un processo irreversibile che ha modificato radicalmente la condizione precedente, portando cambiamenti graduali in tutti i campi e ponendo le basi per la nostra attuale realtà.

  3. Qual è stato il ruolo della tecnologia nella rivoluzione industriale?
  4. La tecnologia è stata al centro della rivoluzione industriale, iniziando a evolversi dalla seconda metà del Settecento in Inghilterra, con la scoperta della macchina a vapore di James Watt nel 1769.

  5. Perché la rivoluzione industriale è considerata irreversibile?
  6. La rivoluzione industriale è considerata irreversibile perché, una volta avvenuta, non si è più tornati indietro, a differenza delle rivoluzioni politiche, e ha modificato radicalmente l'economia, la società e l'urbanistica.

  7. Quali fattori hanno contribuito allo scoppio della rivoluzione industriale in Inghilterra?
  8. Fattori come la fine precoce dell’assolutismo, la nascita di una monarchia costituzionale, un impero commerciale con colonie, la nascita della proprietà privata, l'equilibrio demografico e il libero commercio hanno contribuito allo scoppio della rivoluzione industriale in Inghilterra.

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