Concetti Chiave
- La moda femminile ottocentesca era criticata per il suo stile artificiale e scomodo, in contrasto con i valori borghesi di sobrietà e funzionalità.
- Amelia Bloomer lanciò una provocazione indossando gonnellini corti con pantaloni alla turca, sfidando le norme di abbigliamento dell'epoca.
- I Preraffaeliti crearono abiti ispirati al Medioevo, senza busto o crinolina, promuovendo un ideale estetico integrato socialmente.
- Il movimento Künsterlerkleid cercò di riformare il modello culturale borghese con abiti che armonizzavano corpo e natura, diffondendosi in Europa.
- Gustav Klimt e Emilie Flöge svilupparono abiti influenzati dalle tradizioni orientali, segnando un passo rivoluzionario nella moda femminile.
Indice
Critiche alla moda borghese
L’opulento stile di vita della borghesia ottocentesca trovò al proprio interno non poche voci di critiche e primi oppositori, la moda femminile in particolare partecipava alla considerazione negativa: troppo artefatta e artificiale, scomoda ed eccessivamente decorata.
Amelia Bloomer e la moda
Le reazioni presero all’inizio forma di richiami ai principi originari della cultura borghese, ossia la sobrietà, la funzionalità e i valori del lavoro, alla fine degli anni quaranta, negli USA, Amelia Bloomer fondò la rivista “The Lily” che dichiarava di dedicarsi agli interessi delle donne. Nel 1851 decise di adottare un abbigliamento più pratico e cominciò ad indossare corti gonnellini con pantaloni alla turca, la provocazione ebbe un’eco clamorosa: i giornali americani ed europei crearono un vero scandalo intorno all’eccentricità delle donne in pantaloni. Il suo modo di vestire però non si discostava per nulla dalle norme del pudore e rispettava persino la linea di moda alla metà del secolo: il corpetto prevedeva il busto e la gonna era ampia, idea ripresa dalla Rational Dress Society. Gli uomini infatti rivestivano il proprio corpo con indumenti adatti all’attività fisica, mentre le donne erano private della loro forma corporea [busto contestato per la salute, si temeva anche che potesse pregiudicare la gravidanza].
Movimenti di liberazione del corpo
Per raggiungere l’obiettivo della liberazione del corpo, si seguirono diversi movimenti ideologici:
Preraffaeliti e abiti medievali
1. Preraffaeliti, avevano creato abiti femminili adatti al loro tipo di pittura, quindi “medievali”, con indumenti morbidi, maniche ampie, capelli sciolti. Gli abiti non richiedevano alcun busto o crinolina, riproponevano un ideale di gusto elaborato sulla base di un Medioevo mitico, visto come luogo di totale integrazione tra classi sociali e come momento perfetto del capitalismo;
Künsterlerkleid e riforma culturale
2. Künsterlerkleid, il progetto di una riforma del modello culturale borghese ottocentesco nel giro di pochi decenni si diffuse in tutta Europa e in vari paesi si formarono gruppi di artisti che perseguivano questa utopia di cui il vestito estetico divenne il simbolo. Gli esoterici frequentatori di Ascona adottarono indumenti che rispettavano la bellezza del corpo e rispettavano la bellezza del corpo e rispecchiavano l’armonia tra soggetto e natura, Henry van der Velde, inventarono abiti femminili dal taglio semplificato, la vita alta, la gonna lunga e sciolta. Più rivoluzionari furono i risultati di Klimt, che disegnò per sé e per la sua compagna Emilie Flöge modelli ispirati alle tradizioni orientali;
Domande da interrogazione
- Quali furono le critiche principali alla moda femminile ottocentesca?
- Chi fu Amelia Bloomer e quale fu il suo contributo alla moda femminile?
- Quali movimenti ideologici influenzarono la riforma dell'abbigliamento femminile?
La moda femminile ottocentesca fu criticata per essere troppo artefatta, artificiale, scomoda ed eccessivamente decorata, in contrasto con i principi di sobrietà e funzionalità della cultura borghese.
Amelia Bloomer fondò la rivista "The Lily" e adottò un abbigliamento più pratico con gonnellini corti e pantaloni alla turca, provocando scandalo ma promuovendo un cambiamento verso un abbigliamento più funzionale per le donne.
I movimenti ideologici che influenzarono la riforma dell'abbigliamento femminile furono i Preraffaeliti, che crearono abiti medievali senza busto o crinolina, e il Künsterlerkleid, che promosse abiti estetici e semplificati, simbolo di un'utopia culturale.