Concetti Chiave
- La morte di Ottone III nel 1002 senza eredi diretti permise ai feudatari italiani di tentare di ricostituire il Regno Italico.
- Ardoino, marchese d’Ivrea, fu eletto re d'Italia ma dovette affrontare una dura opposizione interna e l'intervento di Enrico II di Sassonia.
- Ardoino mantenne la corona d'Italia per dieci anni, coniando moneta e emettendo diplomi regi, ma fu ostacolato dai nobili filo-imperiali.
- L'imperatore Enrico II riuscì a consolidare il suo potere in Italia, grazie al sostegno di vescovi e nobili favorevoli al dominio tedesco.
- Ardoino, spossato e malato, rinunciò al trono nel 1014, ritirandosi in un monastero, segnando la fine del progetto di un Regno Italico indipendente.
Indice
La rinascita del regno italico
Dopo il regno di Berengario I, di Ugo di Provenza e di Berengario II, il regno italico rinacque.
La lotta per la successione
Nel 1002, morì improvvisamente l’imperatore tedesco Ottone III senza lasciare eredi diretti. Della lotta per la successione che scoppiò in Germania, ne approfittarono alcuni grandi feudatari italiani per ricostituire il Regno italico. Fra di essi, si distinse Ardoino, marchese d’Ivrea, che diventò re d’Italia, eletto da un gruppo di vassalli ostili al potere imperiale e incoronato nella basilica di S. Michele Maggiore a Pavia.
Ardoino contro Enrico II
Il vescovo di Milano, Arnolfo e i marchesi di Canossa, ostili all’elezione perché temevano che il loro potere ne fosse diminuito, si affrettarono a chiamare in soccorso Enrico II di Sassonia, che nel frattempo era salito al trono, e gli offrirono la Corona Ferrea. Quest’ultimo inviò contro Ardoino il duca di Carinzia, signore della marca di Verona che venne sconfitto, poi scese egli stesso in Italia, sconfiggendo Arduino in Valsugana e sul Brenta.
La resistenza di Ardoino
Arduino dovette affrontare un lungo conflitto di ben dodici anni, contro il nuovo imperatore tedesco, che volle riportare la penisola italiana all’interno del Sacro Romano Impero. La lotta fu molto dura e Ardoino si distinse per la sua grande capacità di condottiero; infatti, più volte egli riuscì a sconfiggere le truppe tedesche comandate personalmente dall’imperatore. Per dieci anni, tra il 1004 ed il 1014, Arduino cercò di mantenere la corona d'Italia, non riconoscendo l'incoronazione di Enrico II, tanto da emettere diplomi regi e coniando una sua moneta. La forte opposizione dei vescovi e di alcuni conti e marchesi fedeli all'imperatore non gli permise, però, di esercitare la sua autorità su molte terre del regno. Perché essi si opponevano? I nobili e i vescovi del partito filo-imperiale erano interessati a conservare in Italia il dominio di una dinastia tedesca, per altro attiva nella penisola solo in rare occasioni, e che, così, permetteva di fatto ai signori laici ed ecclesiastici di salvaguardare il proprio particolarismo politico. Inoltre, la politica degli Ottoni aveva sempre favorito il costituirsi di signorie ecclesiastiche, determinando un forte antagonismo tra grandi vassalli laici e i vescovi. Ardoino cercò anche di contrastare il potere dell'arcivescovo Arnolfo, caldeggiando la nomina di Alrico all'episcopato di Asti. L’imperatore scese nuovamente in Italia nel 1013; l'anno successivo venne solennemente proclamato imperatore a Roma da papa Benedetto VIII e riuscì a domare le resistenze dei nobili romani suoi avversari e sostenitori di Arduino.
La fine di Ardoino
Nel 1014, con grande stupore dei suoi vassalli, Ardoino pur non essendo stato sconfitto, ma spossato e colpito da una grave malattia, rinuncia al regno e si ritira nel monastero di Fruttuaria, vicino a Ivrea, dove muore l’anno successivo, dopo essersi fatto monaco.
Con la sua scomparsa, sparisce l’unica figura che avrebbe potuto tener testa al potere imperiale e svanisce per sempre il progetto di costituire un Regno Italia indipendente. Passeranno più di otto secoli prima che gli Italiani possano costituire un regno indipendente.
Domande da interrogazione
- Quali furono le circostanze che portarono alla rinascita del Regno Italico nel XI secolo?
- Chi si oppose all'elezione di Ardoino e perché?
- Quali furono le principali sfide affrontate da Ardoino durante il suo regno?
- Cosa accadde ad Ardoino alla fine del suo regno?
La rinascita del Regno Italico avvenne dopo la morte dell'imperatore Ottone III nel 1002, quando alcuni feudatari italiani, approfittando della lotta per la successione in Germania, cercarono di ricostituire il regno. Ardoino, marchese d’Ivrea, fu eletto re d’Italia da vassalli ostili al potere imperiale.
Il vescovo di Milano, Arnolfo, e i marchesi di Canossa si opposero all'elezione di Ardoino perché temevano che il loro potere ne fosse diminuito. Chiamarono in soccorso Enrico II di Sassonia, offrendogli la Corona Ferrea.
Ardoino affrontò un lungo conflitto di dodici anni contro Enrico II, cercando di mantenere la corona d'Italia e non riconoscendo l'incoronazione di Enrico. Dovette affrontare l'opposizione dei vescovi e di alcuni conti e marchesi fedeli all'imperatore, che volevano mantenere il dominio di una dinastia tedesca in Italia.
Nel 1014, Ardoino, pur non essendo stato sconfitto ma spossato e colpito da una grave malattia, rinunciò al regno e si ritirò nel monastero di Fruttuaria, dove morì l'anno successivo dopo essersi fatto monaco. Con la sua scomparsa, svanì il progetto di un Regno Italia indipendente.