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Concetti Chiave

  • La Resistenza italiana fu un movimento politico e militare che si oppose al nazifascismo dopo l'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943.
  • Coinvolgendo circa 300.000 uomini armati, il movimento si espresse tramite azioni di guerriglia e controllo del territorio liberato dai nazifascisti.
  • La Resistenza italiana vide la cooperazione di vari orientamenti politici uniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) fondato il 9 settembre 1943.
  • La Resistenza fu fondamentale per la nascita della Repubblica Italiana, con l'Assemblea Costituente composta principalmente da membri del CLN.
  • Oltre ai partigiani, molti soldati italiani catturati rifiutarono di collaborare con il nuovo governo fascista, venendo internati in Germania.

Indice

  1. L'inizio della Resistenza italiana
  2. L'armistizio di Cassibile e le sue conseguenze
  3. Il movimento partigiano e il CLN
  4. La Resistenza e la nascita della Repubblica Italiana
  5. La distinzione tra resistenza militare e partigiana
  6. Il sacrificio degli Internati Militari Italiani
  7. La conclusione della Resistenza

L'inizio della Resistenza italiana

La Resistenza italiana (detta anche Resistenza partigiana) fu l'insieme dei movimenti politici e militari che, dopo l'armistizio di Cassibile siglato l’8 settembre del 1943, si opposero al nazifascismo nell'ambito della guerra di liberazione italiana.

L'armistizio di Cassibile e le sue conseguenze

L’armistizio di Cassibile fu un accordo con il quale il Regno d'Italia cessò le ostilità contro le forze Anglo-Americane Alleate nell'ambito della seconda guerra mondiale.

Nonostante alcuni straordinari episodi di valore dell’esercito italiano, quasi tutta la penisola cadde sotto la pronta occupazione tedesca che, in breve tempo, poté espugnare Roma.

La maggior parte delle truppe italiane fu fatta prigioniera, mentre alcuni, dopo essersi dati alla macchia, costituirono il movimento partigiano della Resistenza italiana.

Il movimento partigiano e il CLN

Il movimento della Resistenza italiana fu il più ampio fenomeno europeo di resistenza all'occupazione nazifascista, coinvolse complessivamente circa 300.000 uomini armati.

Esso si espresse con azioni di guerriglia e di controllo, dove possibile, del territorio liberato dai nazifascisti e fu espressione di una volontà di riscatto dal fascismo e di difesa dell'Italia dall'aggressione tedesca.

Questo movimento fu attivo per circa venti mesi dall'armistizio di Cassibile fino ai primi giorni del maggio 1945.

La Resistenza fu caratterizzata dall'impegno unitario di diversi orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, cattolici, liberali, repubblicani, anarchici), riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), un'organizzazione politica e militare italiana fondatasi a Roma il 9 settembre 1943.

La Resistenza e la nascita della Repubblica Italiana

La Resistenza costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana. L'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche ed ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo.

La distinzione tra resistenza militare e partigiana

La "resistenza militare", condotta da componenti delle Forze Armate, riconoscibili come personale in uniforme "sottoposto alla giurisdizione militare", va comunque distinta dalla Resistenza dei partigiani. Essi erano combattenti armati che non appartenevano ad un esercito regolare, ma ad un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande o gruppi contro un'occupazione militare, la conquista o la colonizzazione di un territorio.

Essi si impegnarono nella guerriglia in montagna e in collina, nel sabotaggio e nella lotta armata nelle città. Diversi militari, in seguito, sfuggiti alla cattura da parte dei tedeschi si unirono al movimento partigiano costituendo formazioni "autonome". Questo è ciò che accade al protagonista del racconto “Un ragazzo delle nostre contrade” (Ritorno sul Don). Il Moretto dopo aver disertato, riuscì a sfuggire ai rastrellamenti dei tedeschi e insieme a due inglesi, che si erano nascosti con lui, si unì al movimento partigiano.

Il sacrificio degli Internati Militari Italiani

Infine artefici di un altro tipo di "resistenza" all'occupante tedesco furono i soldati italiani catturati dopo l'8 settembre, i quali rifiutarono di aderire al nuovo governo fascista e vennero internati in Germania dove furono ridotti alla condizione di lavoratori servili, sottoposti ad un duro trattamento, subendo privazioni e violenze. Molti di essi vennero inviati in campi di detenzione in Germania. Uno di questi soldati fu Mario Rigoni Stern, il quale venne fatto prigioniero e deportato dai tedeschi in un campo di concentramento in Prussia Orientale.

Internati Militari Italiani (IMI) fu il nome ufficiale dato dalle autorità tedesche ai soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell'Armistizio di Cassibile.

Solo il 10 per cento dei soldati accettò l’arruolamento nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana.

La conclusione della Resistenza

La Resistenza culminò con l'insurrezione generale, lanciata dal Comitato di liberazione nazionale Alta Italia, il 25 aprile 1945 in concomitanza con le offensive alleate, e conclusa con la liberazione delle principali città e la resa incondizionata dei tedeschi (29 aprile).

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo della Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale?
  2. La Resistenza italiana si oppose al nazifascismo dopo l'armistizio di Cassibile, contribuendo alla liberazione dell'Italia attraverso azioni di guerriglia e controllo del territorio.

  3. Quali forze politiche erano coinvolte nella Resistenza italiana?
  4. La Resistenza italiana vide l'impegno unitario di diversi orientamenti politici, tra cui comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, cattolici, liberali, repubblicani e anarchici, riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN).

  5. Come si differenziava la "resistenza militare" dalla Resistenza partigiana?
  6. La "resistenza militare" era condotta da componenti delle Forze Armate in uniforme, mentre la Resistenza partigiana era composta da combattenti armati non appartenenti a un esercito regolare, organizzati in bande o gruppi.

  7. Qual è stato il destino dei soldati italiani catturati dopo l'8 settembre 1943?
  8. I soldati italiani catturati furono internati in Germania come lavoratori servili, subendo privazioni e violenze, e furono chiamati Internati Militari Italiani (IMI).

  9. Quando culminò la Resistenza italiana e quali furono i suoi risultati?
  10. La Resistenza culminò con l'insurrezione generale del 25 aprile 1945, portando alla liberazione delle principali città italiane e alla resa incondizionata dei tedeschi il 29 aprile.

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