Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Repubblica Romana fu proclamata il 9 febbraio 1849 dopo la fuga di Papa Pio IX, creando un governo democratico guidato da Mazzini, Armellini e Saffi.
  • Il nuovo governo adottò riforme innovative, come il suffragio universale maschile, l'abolizione della pena di morte e la libertà di culto.
  • Anticipando un contrattacco papale supportato da potenze straniere, la Repubblica formò un esercito, attirando patrioti come Giuseppe Garibaldi.
  • Nonostante le vittorie iniziali contro le truppe francesi e napoletane, la Repubblica cadde il 3 luglio 1849, dopo un assedio prolungato.
  • La resistenza della Repubblica Romana ispirò il sacrificio di figure come Goffredo Mameli e Luciano Manara e segnò un momento cruciale nel Risorgimento italiano.

Indice

  1. Il ritiro delle truppe papali
  2. La nascita della Repubblica Romana
  3. La difesa della Repubblica Romana

Il ritiro delle truppe papali

Durante la Prima Guerra d’Indipendenza, il papa Pio IX decise di ritirare le truppe dal conflitto. Tale decisione suscitò la disapprovazione e lo sdegno dei patrioti. Pertanto, quando l’esercito piemontese, nel luglio 1848, furono sconfitte dalle truppe austriache, i patrioti romani scesero in piazza con l’intento di far capire che anche il Papa era uno dei responsabili della sconfitta. Per far fronte a queste sommosse popolari, il Papa decise di affidare il governo ad un uomo molto energico: l’economista Pellegrino Rossi. Ma le rivolta non cessò, anzi lo stesso governatore fu pugnalato a morte, proprio mentre si stava recando in Parlamento. Il Pontefice decise allora di abbandonare Roma e si rifugiò a Gaeta, ospite del re di Napoli, Ferdinando II.

La nascita della Repubblica Romana

Di conseguenza i repubblicani s’impadronirono del potere e convocarono un’Assemblea Costituente. Il 9 febbraio 1849, l’Assemblea dichiarò decaduto il governo papale ed istituì una nuova forma di governo che prese il nome di Repubblica Romana. A capo fu posto un triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi. Roma diventò così il banco di prova di nuove idee democratiche, ispirate soprattutto alle idee di Mazzini quali il suffragio universale maschile , l'abolizione della pena di morte e l’ instaurazione libertà di culto.

La difesa della Repubblica Romana

Il triumvirato intuì che ben presto il papa avrebbe chiamato in aiuto una potenza straniera per rientrare in possesso dei suoi domini, per cui la prima preoccupazione fu quella di dotare la nuova repubblica di un esercito, numeroso e ben organizzato. Ecco perché, in breve tempo, giunsero a Roma molti patrioti, primo fra tutti Giuseppe Garibaldi, che avevano combattuto nella guerra contro l’Austria. Da parte sua, il Papa era già riuscito a farsi promettere un aiuto da parte delle più potenti nazione d’Europa. L’attacco contro la Repubblica Romana ebbe luogo su diversi fronti. L’Austria invase la Romagna e le Marche, la Spagna inviò un suo esercito nelle Paludi Pontine e Ferdinando II, re di Napoli inviò delle truppe in direzione di Napoli. Inoltre, a Civitavecchia sbarcarono 6.000 soldati francesi, comandati dal generale Oudinot. Per quanto l’esercito della Repubblica Romana fosse numericamente inferiore, esso riuscì ad avere la meglio: Garibaldi disperse i Francesi al Gianicolo costringendo Oudinot a chiedere l’armistizio e Ferdinando iI fu sconfitto a Velletri e a Palestrina. Im realtà l’armistizio di Oudinot era soltanto un armistizio, in quanto si trattava di prendere tempo in attesa dell’arrivo di rinforzi. Infatti il 4 giugno, l’armistizio fu interrotto e le ostilità ripresero. I soldati della Repubblica si difesero per un mese, in modo molto valoroso trasformando alcune ville di periferia in vere e proprie fortezze. Il 3 luglio le forze della Repubblica dovette aprire le porte ai Francesi. La difesa della Repubblica Romana costò la vita Goffredo Mameli e a Luciano Manara. Mazzini riprese la via dell’esilio e Garibaldi, con 4.000 volontari, accorse in aiuto a Venezia che stava ancora resistendo contro gli Austriaci.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della nascita della Repubblica Romana?
  2. La Repubblica Romana nacque a causa del ritiro delle truppe papali dalla Prima Guerra d’Indipendenza, che suscitò sdegno tra i patrioti, e delle sommosse popolari che seguirono, portando alla fuga del Papa e alla presa di potere dei repubblicani.

  3. Chi furono i leader della Repubblica Romana e quali idee promuovevano?
  4. I leader della Repubblica Romana furono Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi. Promuovevano idee democratiche come il suffragio universale maschile, l'abolizione della pena di morte e la libertà di culto.

  5. Come reagì il Papa alla formazione della Repubblica Romana?
  6. Il Papa cercò aiuto dalle potenze straniere per riconquistare i suoi domini, ottenendo promesse di supporto da diverse nazioni europee, che portarono a un attacco su più fronti contro la Repubblica Romana.

  7. Quali furono le conseguenze della difesa della Repubblica Romana?
  8. La difesa della Repubblica Romana, nonostante il valore dimostrato, portò alla sconfitta e alla caduta della Repubblica. Goffredo Mameli e Luciano Manara persero la vita, Mazzini andò in esilio e Garibaldi si diresse a Venezia per continuare la resistenza contro gli Austriaci.

Domande e risposte

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