Concetti Chiave
- Le organizzazioni giovanili nel nazismo miravano a sottrarre i giovani dall'influenza familiare e religiosa, indottrinandoli con l'ideologia nazista attraverso l'esaltazione della forza e del coraggio.
- I genitori che non aderivano ai programmi educativi nazisti per i figli subivano sanzioni, e la scuola era utilizzata come strumento di propaganda.
- La tecnologia, come radio e cinema, amplificava la propaganda nazista, rendendola più pervasiva e integrativa grazie a mezzi di comunicazione di massa.
- Goebbels, figura centrale nella gestione della propaganda del Terzo Reich, dimostra la dedizione fanatica all'ideologia nazista fino al suicidio.
- Il totalitarismo si basa sull'omologazione, eliminando il pensiero critico e sostituendo la visione individuale del mondo con l'ideologia di partito, rendendo l'individuo più fragile.
Indice
Organizzazioni giovanili nel nazismo
Anche nel nazismo vediamo la presenza di organizzazioni giovanili e di organizzazioni collaterali del partito. Queste avevano uno scopo educativo: sottrarre i giovani all’educazione della famiglia e degli ambienti naturali in cui si forma (chiesa, parrocchia) e indottrinarli con l’ideologia nazista. L’idea è l’esaltazione della forza fisica, del coraggio e dello spirito militaresco. Questo è tanto vero che i genitori che non facevano partecipare i propri figli vengono sottoposti a pesanti sanzioni. Anche la scuola è orientata in senso propagandistico. Per costruire l’uomo nuovo bisogna lavorare sui soggetti più malleabili: i giovani. Ci sono potenti strutture ed immagini propagandistiche. I ragazzi sono coinvolti nello sport e nell’attività fisica. L’adulto ha una personalità consolidata, delle opinioni; i giovani sono più manipolabili perché non hanno un ideale formato. Per questo i totalitarismi lavorano molto sui giovani. Vengono anche riscritti i libri di storia, manipolando le informazioni a proprio uso e piacere.
Propaganda e tecnologia nei regimi totalitari
I regimi totalitari sono nuovi da un certo punto di vista anche perché hanno una potenzialità tecnologica che rende pervasivo il loro potere (ad esempio la radio); ciò non era possibile precedentemente. La tecnologia favorisce e rede possibile alcuni momenti integrativi che prima non sarebbero potuti esistere (ad esempio i comizi con il microfono). C’è anche l’effetto novità di radio o cinema. Tutto ciò rende la propaganda ancora più efficace. La gestione della propaganda è affidata ad uno dei personaggi più terribili del terzo reich: Goebbels. Egli nel bunker di Berlino, quando è evidente che è ormai tutto finito ed Hitler si è suicidato, decide che una vita senza fürer non è degna di essere vissuta. Avvelena tutti e 6 i figli e, insieme alla moglie, si suicida.
Omologazione e ideologia nel totalitarismo
La parola chiave del totalitarismo è omologazione, che significa smettere di pensare con la propria testa e sostituire il buon senso e la propria visione del mondo con l’ideologia. Un uomo omologato è per forza di cose un uomo fragile perché ha perso tutti i punti di riferimento che costituivano la sua identità.
L’ideologia è quella modalità di spiegare la storia con una certezza assoluta che va al di là dei fatti. L’interpretazione dei fatti piega la visione della storia. Cambia inoltre la natura umana: si impone un super-senso alla realtà che va a recidere le normali condizioni logiche con cui normalmente si calcola e si agisce.
Domande da interrogazione
- Qual era lo scopo delle organizzazioni giovanili nel nazismo?
- Come veniva utilizzata la tecnologia nei regimi totalitari?
- Chi era responsabile della propaganda nel Terzo Reich e quale fu il suo destino?
Le organizzazioni giovanili nel nazismo miravano a sottrarre i giovani all'educazione familiare e religiosa per indottrinarli con l'ideologia nazista, esaltando la forza fisica, il coraggio e lo spirito militaresco.
Nei regimi totalitari, la tecnologia come la radio e il cinema veniva utilizzata per rendere la propaganda più pervasiva ed efficace, permettendo momenti integrativi come i comizi con il microfono.
La propaganda nel Terzo Reich era gestita da Goebbels, che, nel bunker di Berlino, avvelenò i suoi sei figli e si suicidò insieme alla moglie dopo il suicidio di Hitler.