Concetti Chiave
- Il piano Marshall stanziò 14 miliardi di dollari per risanare l'economia dell'Europa occidentale, rappresentando un mezzo di propaganda pro-USA.
- Fu istituita un'organizzazione per la cooperazione economica e l'Economic Cooperation Administration per garantire il successo del piano Marshall.
- Parallelamente, si sviluppò una propaganda anticomunista, particolarmente in Italia, per contrastare l'influenza sovietica.
- La conferenza di Bandung nel 1955 vide ventinove paesi africani dichiarare la loro neutralità tra USA e URSS.
- La guerra di Corea (1950-1953) segnò una fase cruciale della Guerra Fredda, con l'intervento di truppe NATO nelle tensioni tra Nord e Sud.
Il piano Marshall e la propaganda
Il piano Marshall prevedeva di risanare l’economia europea stanziando 14 miliardi di dollari per l’Europa occidentale, nel frattempo poi anche Andrej Zolanov promosse il Comecon con l’obiettivo la creazione di un’alleanza economica comunista. Tuttavia il piano Marshall rappresentava indirettamente un’opera di propaganda a favore degli Stati Uniti, per garantirne la riuscita, vennero fondate l’organizzazione europea di cooperazione economica e l’Economic Cooperation Administration o ECA. Parallelamente, venne istituita una propaganda anticomunista specialmente in Italia, considerata ad alto rischio di rivoluzione, sembrava che gli stati venissero quindi obbligati a scegliere tra le fazioni USA e URSS ma nel 1955, con la conferenza di Bandung ventinove paesi africani furono tra i primi a dichiararsi ufficialmente neutrali.
La guerra di Corea e la tensione
Un evento fondamentale in questa tensione creata dalla Guerra fredda, fu la guerra di Corea che durò dal 1950 al 1953: la Corea era stata divisa in due parti lungo il trentottesimo parallelo, con il Nord comunista e il Sud capitalista. L’armata sovietica aggredì il sud ricevendo una condanna da parte dell’ONU, e gli americani reagirono attaccando il nord, ma la svolta avvenne con l’intervento delle truppe della NATO.