Slippers
Genius
3 min. di lettura
Vota 3,5 / 5

Concetti Chiave

  • Il progetto giolittiano era considerato rivoluzionario per la sua combinazione di valori umanitari e vantaggi economici.
  • Sostenuto da industriali e socialisti, il progetto aveva l'appoggio di gruppi favorevoli alle riforme.
  • Gli agrari si opposero ferocemente, temendo la perdita dei loro privilegi tradizionali.
  • I sindacalisti "rossi" estremisti non diedero tregua, fomentando scioperi contro le riforme giolittiane.
  • I clericali "neri" boicottarono leggi avverse agli interessi ecclesiastici, ostacolando lo Stato laico e liberale.

Indice

  1. Un progetto rivoluzionario
  2. Compromessi di Giolitti

Un progetto rivoluzionario

Un progetto tanto razionale, che per giunta aveva il pregio di unire i valori umanitari ai vantaggi economici, trovò alcuni sostenitori e molti oppositori: concetti che oggi possono sembrare scontati erano all’epoca considerati “rivoluzionari”.

Sostennero il progetto gli industriali che vi riconobbero le condizioni necessarie per lo sviluppo delle loro aziende e che però in quegli anni erano una categoria poco numerosa e tutt’altro che forte, e almeno all’inizio, il partito socialista, di ideologia marxista, però più favorevole alle riforme che alla rivoluzione.

Ben più pericoloso e agguerrito fu lo schieramento dei suoi avversari.

  • In primo luogo, il piano incontrò la feroce opposizione degli agrari, i grandi proprietari terrieri del sud e del nord che non intendevano perdere nessuno dei privilegi accumulati nei secoli, come ad esempio quelli di fare e disfare contratti con braccianti e mezzadri o di sfruttare in forme addirittura feudali i contadini dei latifondi.
  • Dalla parte opposta si opposero i "rossi", come venivano chiamati i dirigenti sindacali, molto più estremisti dei loro "cugini" appartenenti al Partito socialista. Divisi tra riforme e rivoluzione, essi non concessero mai tregua ai governi giolittiani, moltiplicando gli scioperi e fornendo giustificazioni alla rabbia dei "padroni".
  • Infine vi erano i "neri" ovvero i clericali, considerati in quel periodo i nemici più insidiosi dello Stato laico e liberale. Nel 1903 (l’anno stesso in cui Giolitti divenne presidente del Consiglio), morì Leone XIII, il papa che aveva mostrato importanti aperture verso il mondo moderno e gli succedette Pio X, il quale nel giro di pochi mesi sciolse tutte le organizzazioni cattoliche di ispirazione progressista e le sostituì con l’Azione cattolica, fondata per raccogliere tutti i laici vicini alla Chiesa più rigidamente osservanti della tradizione. Contemporaneamente, sebbene formalmente fosse ancora in vigore il Non expedit, un numero sempre maggiore di osservanti ebbe il permesso di candidarsi alle elezioni politiche, purché non pretendessero la fondazione di partiti dichiaratamente cattolici.

Compromessi di Giolitti

Inserendosi nei partiti già esistenti, i "neri" boicottarono leggi e iniziative che a loro giudizio danneggiavano le proprietà della Chiesa, il suo prestigio e gli interessi degli agrari che da sempre la sostenevano.

Minacciato costantemente da questi nemici, in Parlamento (dove continuamente gli veniva a mancare la maggioranza) e nelle piazze, dove si moltiplicavano le manifestazioni, Giovanni Giolitti scese a molti compromessi e peccò di molte omissioni, pur di realizzare il suo sogno di avviare la crescita industriale italiana.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano i principali sostenitori del progetto giolittiano?
  2. Gli industriali e il partito socialista, che vedevano nel progetto le condizioni per lo sviluppo economico e sociale, erano i principali sostenitori.

  3. Chi erano i principali oppositori del progetto giolittiano?
  4. Gli agrari, i sindacalisti estremisti ("rossi") e i clericali ("neri") erano i principali oppositori, ciascuno per motivi legati ai propri interessi e ideologie.

  5. Qual era la posizione del partito socialista riguardo al progetto giolittiano?
  6. Il partito socialista, pur essendo di ideologia marxista, era più favorevole alle riforme che alla rivoluzione, sostenendo inizialmente il progetto.

  7. Come reagì Giovanni Giolitti alle opposizioni incontrate?
  8. Giolitti scese a molti compromessi e fece diverse omissioni per cercare di realizzare il suo sogno di crescita industriale, nonostante le continue minacce in Parlamento e nelle piazze.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino