Concetti Chiave
- L'insoddisfazione post-bellica era diffusa in stati multietnici come Iugoslavia, Polonia e Cecoslovacchia, dove le tensioni etniche erano accentuate.
- La Società delle Nazioni, fondata nel 1920 a Ginevra per risolvere conflitti internazionali, fallì rapidamente, in parte per il rifiuto degli USA di partecipare.
- L'influenza spagnola, originaria dalla Cina, colpì un miliardo di persone e causò milioni di vittime, aggravando il calo demografico post-bellico.
- La crisi economica post-guerra portò a inflazione e disoccupazione, colpendo duramente il ceto medio privo di supporto sindacale.
- Le donne acquisirono maggiore potere socio-economico, ottenendo il diritto di voto e assumendo ruoli di capofamiglia in diversi paesi.
Indice
Insoddisfazione etnica e politica
Si diffuse un sentimento di elevata insoddisfazione, specialmente negli stati abitati da diverse etnie, come la Iugoslavia (con serbi, croati, bosniaci, sloveni e macedoni), la Polonia (con russi e tedeschi principalmente) ma anche la Cecoslovacchia (con cechi, slovacchi e tedeschi). I cechi costituivano quindi la maggioranza negli eserciti ma anche nella professione di funzionario oppure di politico. Nel 1920 a Ginevra nasce la Società delle Nazioni, che aveva l'obiettivo la fondazione di un'organizzazione diplomatica e neutrale in grado di risolvere contrasti ma presto fallì, gli Stati Uniti infatti si rifiutarono di entrare per non partecipare alle questioni europee.
Crisi economica e influenza spagnola
Oltre alle vittime del dopoguerra, si aggiunsero gli afflitti di influenza o spagnola, che causò inevitabilmente un ulteriore calo demografico. Viene definita spagnola perché si credeva che i primi casi si fossero verificati nella Penisola iberica, in realtà però era partita dalla Cina e furono contagiate un miliardo di persone tra cui 22 milioni di vittime. A questo ovviamente si sommò la crisi economica, le industrie necessitavano una riconversione che andava da armi a una produzione normale, ma non tutti potevano permetterselo. Quindi aumentarono i licenziamenti e l'inflazione, il ceto medio ne risentì di più in quanto non poté contare su organizzazioni sindacali.
Richieste sociali post-guerra
La prima guerra mondiale rappresentò la mobilitazione e l'ingresso delle masse, i sindacati e i partiti si organizzarono infatti consapevoli del loro impatto e chiedevano principalmente:
• Operai, un aumento di salari e potere nelle fabbriche
• Contadini, proprietà della terra
• Ceto medio, manifestava disagio economico
Ruolo delle donne e reduci
Le donne assunsero più potere, sostituendo gli incarichi affidati agli uomini che erano impegnati in guerra, quindi i loro salari aumentarono diventando anche capofamiglia. Venne concesso anche il voto alle donne in alcuni paesi come il Regno Unito nel 1928, gli Stati Uniti nel 1920 e la Germania nel 1919. Mentre i reduci si ritrovavano disoccupati ed emarginati, il loro impegno nel rischiare la vita per la patria non venne ricambiato e si ritrovarono in associazioni per difendere i loro diritti. Gli arditi, ovvero le truppe d'assalto italiane entrarono in gioco a fine guerra, erano simbolo della gioventù eroica, fondata sul mito della forza con intellettuali, criminali e scapestrati. Al ritorno però, sentendosi superiori e padroni del proprio destino, si rifiutarono di adattarsi alla dura realtà.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali cause di insoddisfazione nel dopoguerra?
- Quali cambiamenti sociali si verificarono per le donne durante e dopo la prima guerra mondiale?
- Come furono trattati i reduci di guerra al loro ritorno?
L'insoddisfazione nel dopoguerra fu causata dalla convivenza di diverse etnie in stati come la Iugoslavia e la Polonia, dalla crisi economica, dall'influenza spagnola e dalla difficoltà di riconversione delle industrie.
Le donne assunsero più potere, sostituendo gli uomini impegnati in guerra, ottenendo salari più alti e il diritto di voto in alcuni paesi come il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Germania.
I reduci si ritrovarono disoccupati ed emarginati, non ricevendo il riconoscimento per il loro impegno in guerra, e si unirono in associazioni per difendere i loro diritti.