Concetti Chiave
- L'Irlanda ottenne l'indipendenza nel 1949, ma sei delle nove contee dell'Ulster rimasero parte della Gran Bretagna, creando tensioni tra protestanti e cattolici.
- Dal 1968, il conflitto tra protestanti unionisti e cattolici sfociò in una guerra civile, con l'IRA che ricorse al terrorismo.
- Le squadre paramilitari protestanti, come l'UVF, risposero con violenza contro l'IRA e i protestanti che collaboravano con i cattolici.
- Interventi militari britannici, come la "domenica di sangue" del 1972, peggiorarono la situazione e portarono a misure restrittive come il Prevention of Terrorism Act del 1974.
- Un accordo nel 1998, dopo una tregua nel 1994, portò alla fine della guerra civile e alla creazione di organismi rappresentativi, ma le tensioni rimasero.
Indice
Indipendenza e divisione dell'Irlanda
Quando l’Irlanda aveva ottenuto l’indipendenza (ampia autonomia nel 1922, indipendenza completa nel 1949, con il nome di Eire), sei delle nove contese dell’Ulster (la regione settentrionale), dove i protestanti erano la maggioranza, erano rimaste unite alla Gran Bretagna.
In queste contee i cattolici erano fortemente discriminati: essi erano esclusi dai posti di lavori e spesso allontanati con la forza dai quartieri a maggioranza protestante.Conflitto tra protestanti e cattolici
Nel 1968 riprese il contrasto tra protestanti unionisti (che volevano mantenere l’unione dell’Ulster alla Gran Bretagna) e cattolici che portò ad una vera e propria guerra civile. La lotta armata degli irlandesi fu condotta dall’IRA (Irish Repubblican Army), un’organizzazione segreta che faceva ricorso al terrorismo: essa organizzò attentati in Irlanda e in Gran Bretagna contro i militari britannici, contro quei cattolici che volevano trattare con il governo inglese.
A loro volta le squadre paramilitari protestanti (tra cui l’UVF: Ulster Volontary Force) colpirono sia gli esponenti dell’IRA sia i protestanti che avevano amici tra i cattolici.
Interventi britannici e domenica di sangue
Gli interventi della polizia e dell’esercito britannico peggiorarono la situazione, la quale era già tesa: per esempio durante la “domenica di sangue” del 30 gennaio 1972 l’esercito britannico sparò sui dimostranti irlandesi, uccidendone quattordici. Il governo inglese sospese allora le Istituzioni autonome e organizzò un rigido sistema di controllo, conferendo pieni poteri alla polizia e limitando fortemente le libertà (Prevention of Terrorism Act, 1974).
Tregua e accordo del 1998
Dopo circa trenta anni di guerra civile, che provocò oltre 3.000 morti, si arrivò ad una tregua (1994) e si aprirono delle trattative che nel 1998 portarono ad un accordo, approvato dalla maggioranza della popolazione dell’Irlanda del Nord e dell’Eire.
Tale accordo prevedeva la creazione di diversi organismi in cui venivano rappresentate sia la popolazione dell'irlanda del Nord (assemblea) sia l’Eire e la Gran Bretagna (Consiglio consultivo Nord-Sud, Consiglio delle regioni britanniche). In base all’accordo i gruppi armati deposero le armi e i combattenti in prigione vennero liberati.
L’accordo mise fine alla guerra civile, ma non alle tensioni esistenti.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali del conflitto in Irlanda del Nord?
- Quali furono le conseguenze della "domenica di sangue" del 1972?
- Cosa prevedeva l'accordo del 1998 e quale fu il suo impatto?
Il conflitto fu causato dalla discriminazione dei cattolici nelle contee dell'Ulster, dove i protestanti erano la maggioranza, e dal desiderio dei protestanti unionisti di mantenere l'unione con la Gran Bretagna, mentre i cattolici cercavano l'indipendenza.
La "domenica di sangue" peggiorò la situazione, portando il governo inglese a sospendere le istituzioni autonome e a instaurare un rigido sistema di controllo, limitando le libertà e conferendo pieni poteri alla polizia.
L'accordo del 1998 prevedeva la creazione di organismi rappresentativi per l'Irlanda del Nord, l'Eire e la Gran Bretagna, la deposizione delle armi da parte dei gruppi armati e la liberazione dei combattenti in prigione, ponendo fine alla guerra civile ma non alle tensioni esistenti.