Concetti Chiave
- La guerra di posizione si sviluppò quando le potenze non riuscirono a prevalere l'una sull'altra, trasformando il conflitto in una guerra di lunga durata fino al 1918.
- La guerra fu totale, coinvolgendo l'intera economia e politica degli stati, e vide un maggiore potere esecutivo rispetto ai parlamenti.
- L'Italia dichiarò neutralità iniziale, considerando la Triplice Alleanza un patto difensivo, non obbligandola a partecipare.
- Il passaggio dalla guerra di movimento a quella di posizione fu determinato da nuove tecnologie, come mitragliatrici e filo spinato, e strategie militari datate basate sull'assalto frontale.
- L'introduzione di trincee segnò l'inizio della guerra di posizione, con due fronti contrapposti separati da una terra di nessuno.
La guerra di posizione
Nelle intenzioni tedesche la guerra doveva essere una guerra molto veloce con l’attacco a sorpresa alla Francia, ma si ebbe una guerra di posizione, in cui le tre potenze si trovarono contrapposte l’una all’altra senza possibilità di prevalere. Si ebbe, dunque, una guerra di lunga durata che durò fino al 1918 e che vide contrapposti i vari schieramenti, da una parte vi era la Triplice Alleanza, dall’altra la Triplice Intesa, quindi ci fu l’ingresso di tutte le potenze. La guerra ebbe le dimensioni di un massacro, fu una guerra che venne definita totale perché i vari stati in questo periodo indirizzarono tutte le loro forze alla guerra, quindi tutta l’economia, la politica, ogni settore dello stato era finalizzato a prevalere nella guerra, naturalmente ci fu anche un trionfo nell’esecutivo rispetto al legislativo, infatti i parlamenti che si erano creati in tutte le nazioni europee furono messi da parte, per il fatto che essi non erano in grado di varare leggi veloci, in quanto molto lenti, mentre la guerra richiedeva azioni veloci. Fu anche una guerra di logoramento, che poteva essere vinta solo da quelle nazioni che sarebbero riuscite a resistere economicamente a una guerra di lunga durata, quindi chi aveva l’economia più forte, sarebbe stato sicuramente più avvantaggiato. Solo l’Italia non entrò in guerra.
L'Italia e la neutralità
L’italia nell’immediato dichiarò la propria neutralità facendo leva sul fatto che la Triplice Alleanza fosse un patto di tipo difensivo, siccome era stata l’Austria-Ungheria ad attaccare la Serbia, l’Italia non si sentiva in dovere di scendere accanto all’alleato.
Tecnologie e strategie militari
A determinare tale passaggio furono due elementi: da una parte c’era stata l’introduzione di nuove tecnologie (mitragliatrice e filo spinato), dall’altra le strategie militari erano quelle ottocentesche, basate soprattutto sull’assalto frontale: ogni esercito a un certo punto dava il via per l’assalto frontale, quindi gli uomini andavano ad attaccare frontalmente il nemico, il filo spinato veniva sparso nella porzione di territorio tra un fronte e l’altro, l’obiettivo era quello di rallentare la corsa dei soldati nell’assalto frontale, contemporaneamente dal fronte nemico partivano le scariche delle mitragliatrici e quindi i fanti non riuscivano a passare da un fronte all’altro.
In questo modo l’assalto frontale falliva, nessuno riusciva a prevalere sull’altro, c’erano i due schieramenti, in mezzo vi era la terra di nessuno cosparsa di filo spinato, e le mitragliatrici da un lato e dall’altro che ammazzavano in massa la gente. Dopo un po’ di tempo questi due fronti contrapposti iniziarono ad essere attrezzati per una guerra di
posizione con la nascita delle trincee.
Domande da interrogazione
- Quali furono le intenzioni iniziali della Germania riguardo alla guerra?
- Quali furono le principali alleanze contrapposte durante la guerra di posizione?
- Perché l'Italia dichiarò la propria neutralità all'inizio della guerra?
- Quali fattori determinarono il passaggio dalla guerra di movimento alla guerra di posizione?
La Germania intendeva condurre una guerra molto veloce con un attacco a sorpresa alla Francia, ma si trasformò in una guerra di posizione.
Le principali alleanze erano la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa, con l'ingresso di tutte le potenze.
L'Italia dichiarò la neutralità sostenendo che la Triplice Alleanza fosse un patto difensivo e non si sentiva obbligata a intervenire poiché l'Austria-Ungheria aveva attaccato la Serbia.
Il passaggio fu determinato dall'introduzione di nuove tecnologie come la mitragliatrice e il filo spinato, e dalle strategie militari ottocentesche basate sull'assalto frontale.