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Concetti Chiave

  • La Prima Guerra Mondiale scaturisce da tensioni fra le potenze europee, con l'assassinio di Francesco Ferdinando nel 1914 come scintilla che accende il conflitto tra Austria e Serbia.
  • L'Italia inizialmente dichiara neutralità, con un dibattito interno tra neutralisti, che vedono la guerra come risultato dell'imperialismo, e interventisti, che aspirano a completare l'unificazione nazionale.
  • Il dopoguerra porta a una crisi economica, con inflazione e disoccupazione elevate, e tensioni sociali culminanti nel Biennio Rosso (1919-1920) in Italia, caratterizzato da scioperi e manifestazioni operaie.
  • Il ruolo delle donne si evolve significativamente durante e dopo la guerra, con l'acquisizione di nuove opportunità lavorative e una maggiore emancipazione sociale, simboleggiata anche da cambiamenti nell'abbigliamento.
  • La Repubblica di Weimar in Germania affronta instabilità politica e crisi economica post-bellica, con tensioni tra destra e sinistra, che culminano in tentativi insurrezionali e una ripresa economica parziale grazie al piano Dawes.

Indice

  1. L'inizio del conflitto
  2. Neutralità e dibattito politico
  3. Interventisti e nazionalisti
  4. Impatto della guerra sulla società
  5. Ruolo delle donne durante la guerra
  6. La Repubblica di Weimar
  7. Ascesa di Hitler e nazional socialismo
  8. Ideologie del XX secolo

L'inizio del conflitto

L'inizio del conflitto è dovuto ad una tensione che si crea tra le potenze europee mentre la Germania contende al Regno Unito il ruolo della potenza economica.

Francesco Ferdinando viene assassinato da un nazionalista serbo nel 1914 e questo è uno dei motivi che scatena il tutto.

L'Austria viene invasa dai tedeschi ed il 28 luglio dichiara guerra alla Serbia e tutte le potenze europee entrano in conflitto.

La Germania invade il Belgio ed inizia la prima guerra mondiale.

Neutralità e dibattito politico

Il 2 agosto 1914 l'Italia dominata da Salandra dichiara la propria neutralità.

Comincia un dibattito tra neutralisti (cattolici schierati su posizioni pacifiste) e interventisti (liberali e conservatori guidati da Salandra e del ministro Sonnino).

Benedetto 15° definisce in un documento la guerra un "Inutile strage".

Tra i neutralisti ci sono i socialisti riformisti, che pensano che l'Italia non debba entrare in guerra per il motivo che collegano la guerra mondiale con l'imperialismo (le nazioni cercano di estendere il loro potere su altre

nazioni).

Rifiutano questo conflitto nel nome della solidarietà nazionale anche tra i lavoratori, mentre i giolittiani( la parte liberale) propongono ad Austria e Ungheria la neutralità in cambio del Trentino.

Interventisti e nazionalisti

Tra i nazionalisti spiccano anche figure importanti come Gabriele D'Annunzio.

I nazionalisti sostengono la guerra perché l'obbiettivo è completare l'unificazione nazionale (si crea un patto, "triplice alleanza").

Tra gli interventisti troviamo anche la sinistra rivoluzionaria patteggiata da Mussolini, il quale viene espulso per i suoi pensieri dal partito socialista.

Nel 1916 l'Italia firma il patto di Londra che resta segreto fino al 1917 con cui si impegna ad entrare in guerra in cambio delle terre irridenti (ancora da dare all'Italia come il Trentino)

Nel paese aumentarono le manifestazioni contro la guerra. Queste giornate sono ricordate come RADIOSE.

Dal punto di vista linguistico/letterario bisogna tra gli interventisti ricordare D'Annunzio che sostiene la guerra in quanto il suo obbiettivo è l'unificazione nazionale.

Il primo discorso a favore dell'entrata in guerra in Italia viene affrontato da lui a Genova a quarto dei mille.

Un altro gruppo sempre a favore dell'intervento dell'Italia sono i gruppi dell'avanguardia storica come i futuristici che nel manifesto del 1909 inneggiano alla guerra.

(Altro autore che si può collegare è Ungaretti che partecipa alla guerra).

Impatto della guerra sulla società

La prima guerra mondiale ha un impatto sulla società europea. Francia e Regno Unito riescono a contenere le pensioni aprendosi ad una maggiore democrazia.

In Italia ed in Germania questo periodo apre la strada alle dittature che una volta conquistato il potere ripristinano l'ordine a scapito delle democrazie e dei diritti civili politici.

Uno dei problemi principali è il pagamento dei debiti di guerra da parte dei paesi sconfitti perché anche gli stati che avevano vinto la guerra erano costretti a chiedere aiuto agli americani per attuare la riconversione

industriale.

L'inflazione era alimentata dalla circolazione della carta moneta stampata dai governi per sostenere le spese militari.

Questa riconversione impedisce di assorbire la manodopera in eccesso e provoca un aumento della disoccupazione causata dal ritorno dei soldati dal fronte e le imprese non riescono a fornire la manodopera (periodo di crisi economica).

Ci sono anche i sindacati CGL CISL che si occupano di taglio delle spese pubbliche e aumento delle tasse.

I governi cercano di fronteggiare la recessione facendo ricorso a queste misure.

La classe media era la meno rappresentata dalle istituzioni nazionali.

Durante il periodo del biennio rosso (1919-1920) la classe operaia scende in piazza con scioperi, cortei ed occupazione nelle fabbriche.

Ruolo delle donne durante la guerra

In questo periodo storico cresce anche il ruolo delle donne che si battono per ottenere diritti politici e affermano la propria emancipazione anche attraverso simboli esteriori che riguardano la vita sociale ad esempio in questo periodo abbandonano tutti gli abiti lunghi fino alla caviglia cominciano a portare i capelli corti e cominciano a fumare sigarette.

Inoltre abbiamo dal punto di vista del mercato grandi case di moda in espansione come Coco Chanel.

Dal punto di vista storico la guerra aveva costituito alle donne una nuova esperienza data soprattutto al concetto di libertà e responsabilità, tanto è vero che alla fine della guerra le donne cominciano ad aprirsi e a

comprendere che per loro ci sono nuove possibilità professionali.

La prima guerra mondiale infrange le barriere che dividevano i lavori maschili da quelli femminili, tanto è vero che dal 1914 soprattutto in Francia abbiamo diverse donne che sono medici, facoltà solitamente frequentate da soli maschi.

La maggior parte delle lavoratrici in questo periodo prende coscienza delle proprie capacità e comincia ad apprezzare l'indipendenza economica. Durante la guerra gli uomini erano al fronte mentre le donne lavoravano nelle fabbriche di armi.

Inoltre per le donne che erano abituate a svolgere lavori femminili, la guerra rappresenta anche un periodo di attivismo.

Tutti questi aspetti li ritroviamo in un cambiamento d'immagine (donne come Coco Chanel che produce profumi, trucchi.. il primo rossetto fu il suo)

Si ha un utilizzo di stoffe più leggere che rendono anche i vestiti delle donne più sciolti. Loro si impegnano nella società della croce Rossa e di altre organizzazioni di soccorso.

L'11 novembre 1918 viene firmato l'armistizio e le donne vengono invitate a tornare ad occuparsi dei lavori femminili e della famiglia e quei lavori vengono ripresi dagli ex combattenti tornati dal fronte.

Con la fine della seconda guerra mondiale le donne in Inghilterra che avevano conquistato dei diritti continuano a combattere per avere ulteriori diritti politici e civili.

La conferenza di Parigi genera un clima di tensione infatti il principio di nazionalità fù promosso da Wilson (presidente americano) che agì come denotatore dei conflitti etnici.

In Italia si sviluppa una polemica per una vittoria mutilata (difatti D'Annunzio occupa Fiume e proclama la città indipendente con il nome di Carnaro. La questione viene risolta con la firma del trattato di Rapallo dove si riconosce Fiume come città libera. A risolvere questa situazione c'è Giolitti).

La colonia tenta di estendere i suoi confini e il trattato di Libia.

Alla fine della guerra nasce la società delle Nazioni che è un organizzazione internazionale che non dispone di forze armate, la quale durante la fine della guerra fu punita e doveva pagare tutte le spese di guerra.

Il dopoguerra in Germania è caratterizzato dal tentativo di introdurre una rivoluzione comunista.

Nel 1919 l'estrema sinistra si organizza su un livello russo sotto la guida della lega di Spartaco fondata da rosa Luxemburg, la quale lotta per l'affermazione di una democrazia e rifiuta il modello

rivoluzionario.

Gli spartisti lottano per un insurrezione a Berlino.

Rosa Luxemburg viene uccisa, grazie anche all'aiuto di corpi militari di estrema destra.

Questi accordi militari si chiamavano Frai Korps formati da studenti che scatenano una battaglia tra comunisti e spartattisti.

La Repubblica di Weimar

La Repubblica tedesca nasce da questi atti di violenza.

Il programma politico è frammentato, nonostante il partito era sociale democratico.

Sempre in questo anno viene approvata la repubblica di Weimar (è anche una focina importante dal punto di vista artistico perché abbiamo la pittura espressionista come quella di Metropolis).

La Germania diventa una repubblica federale.

La Repubblica ha dei poteri, tra il parlamento bicamerale ed il presidente della Repubblica eletto dal popolo.

Questa repubblica deve affrontare tutte le condizioni del trattato di Versailles, che alimenta l'opposizione della destra e della sinistra comunista.

La debolezza del governo nasce quando la destra marcia su Berlino per attuare un colpo di stato. La Repubblica viene salvata da uno sciopero promosso dalle organizzazioni operaie. Tra il 20-22 il popolo viene agitato da scontri in piazza ed omicidi politici che riguardano la questione delle ripartizioni di guerra.

C'è un enorme tetto di guerra e abbiamo un altissima inflazione (la moneta perde valore), il Marco comincia ad essere carta straccia.

Come reazione al mancato pagamento del tetto nel 1923 la Francia occupa la regione del Ruhz. Il governo invita gli operai a non collaborare con gli invasori ed il mancato approvvigionamento di carbone provoca il crollo

del Marco portando il paese alla banca rotta.

Sale al potere Stretman e trova un accordo per risolvere la questione della partizione di guerra negli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti per la prima volta inviano denari a tutti gli stati che devono pagare delle ripartizioni di guerra.

I tedeschi fecero sovvenzionamenti da parte degli americani nel momento in cui gli americani si trovano a dover affrontare problemi economici interni dovuti al crollo della borsa di Wall Street.

Questo piano prevedeva che Dawas aveva stabilito il pagamento in rate.

Inizia grazie a questo progetto una ripresa economica dove la Germania riesce piano piano a tornare ai livelli precedenti della prima guerra mondiale. Viene approvata una politica di risanamento monetario, la moneta

viene agganciata al dollaro.

In questo periodo inizia una fase di distensione internazionale sancita dal patto di Locarno dove la Germania riconosce il trattato di Versailles e riconosce il trattato delle nazioni.

Nel 1930 l'economista Young dilaziona il debito a 59 anni.

Ascesa di Hitler e nazional socialismo

Ci sono tentativi insurrezionali dell'estrema destra. A Monaco abbiamo un colpo di stato nel 1923 che ha come protagonisti il generale Ruterdolf e Hitler.

Hitler si era unito durante la prima guerra al partito dei lavoratori tedeschi che prese nome di partito nazionale socialista tedesco dei lavoratori. (N.S.D.A.P.)

nasce in Polonia da una famiglia ebraica nel 1870. Fa parte del movimento socialista.

La sua attività è legata all' "accumulazione del capitale", un opera pubblicata nel 1913, dove viene respinta la tesi di revisionisti che avevano accettato di venire a patti con il capitalismo, in quanto pensavano che le

previsioni di Marz del crollo del capitalismo non fossero errate.

Nel 1915 Rosa Luxemburg pubblicò una serie di opuscoli contro la guerra, che vennero denominate "le lettere di Spartacus".

Per questo motivo un gruppo di socialisti diede vita ad un movimento chiamato lega di Spartaco.

Nel 1916 a causa della sua opposizione alla guerra, Rosa fu imprigionata, ma nonostante tutto riuscì ad avere

informazioni sugli eventi russi, quindi ad esprimere un giudizio sull'operato di Lenin.

Ne emerse un idea diversa da Lenin, secondo Luxembourg (senza libertà di stampa e di unione la vita si spegne).

Dopo il fallimento del duce di Monaco (Putsch), Hitler viene arrestato e condannato a diversi anni di carcere,

durante i quali elaborò il programma politico e l'ideologia del nazional socialismo.

É un gruppo organizzato nella prima parte del testo biografica dove racconta le sue esperienze sia di guerra sia la sua decisione di dare corpo ad una grande Germania. Questo testo diventa il manifesto del nazional socialismo.

Nella seconda parte del testo ha un carattere operativo, che descrive gli obbiettivi che il movimento vuole raggiungere ed i mezzi che sarebbero stati utilizzati. Partendo da questi dati l'autobiografia sostiene che il

nazional socialismo è un ideologia che parte da una visione articolata della storia e presenta un preciso progetto politico (che è quello di creare una grande Germania sulla rase razziale, razza ariana).

Ideologie del XX secolo

Tutti i regimi che ritroviamo durante questo periodo sono fascismo, nazismo e comunismo, sono fondati su delle ideologie che caratterizzano quasi tutto il 900.

Nell'Europa moderna il razzismo non è un idea nuova, ma a fine 800 a Londra, Parigi e Bruxelles, quindi tutte le capitali europee i governanti, gli scienziati erano convinti della superiorità fisica morale culturale del popolo

bianco rispetto agli africani ed agli asiatici.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali dell'inizio della Prima Guerra Mondiale?
  2. Il conflitto iniziò a causa delle tensioni tra le potenze europee, con la Germania che sfidava il Regno Unito per il ruolo di potenza economica. L'assassinio di Francesco Ferdinando da parte di un nazionalista serbo nel 1914 fu uno dei fattori scatenanti.

  3. Come reagì l'Italia all'inizio della Prima Guerra Mondiale?
  4. L'Italia, sotto la guida di Salandra, dichiarò la propria neutralità il 2 agosto 1914. Ci fu un dibattito tra neutralisti e interventisti, con i neutralisti che includevano socialisti riformisti e giolittiani, mentre gli interventisti comprendevano nazionalisti e la sinistra rivoluzionaria.

  5. Quali furono le conseguenze sociali ed economiche del dopoguerra in Europa?
  6. Il dopoguerra portò a instabilità economica e sociale, con inflazione e disoccupazione in aumento. In Italia e Germania, il periodo aprì la strada a dittature, mentre in Francia e Regno Unito si assistette a una maggiore apertura democratica.

  7. Quale ruolo ebbero le donne durante e dopo la Prima Guerra Mondiale?
  8. Durante la guerra, le donne assunsero ruoli tradizionalmente maschili, lavorando nelle fabbriche e contribuendo all'economia. Dopo la guerra, continuarono a lottare per i diritti politici e civili, con un cambiamento significativo nella loro immagine e ruolo sociale.

  9. Chi era Rosa Luxemburg e quale fu il suo contributo politico?
  10. Rosa Luxemburg era una figura chiave del movimento socialista, nata in Polonia nel 1870. Fondò la lega di Spartaco e si oppose alla guerra, pubblicando opuscoli contro di essa. Fu imprigionata per le sue idee, ma continuò a influenzare il pensiero socialista con le sue critiche al capitalismo e al modello rivoluzionario di Lenin.

Domande e risposte

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