Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • I film sulla Prima Guerra Mondiale sono rari e spesso trattano il tema solo marginalmente, con "All’ovest niente di nuovo" del 1930 come uno dei primi esempi significativi.
  • "Orizzonti di gloria" di Stanley Kubrick, del 1957, critica l'autoritarismo militare, mostrando intrighi e cinismo nei comandi militari piuttosto che nei campi di battaglia.
  • "La grande illusione" di Jean Renoir, del 1937, oppone i valori umani al militarismo e ai nazionalismi, vincendo un premio al Festival di Venezia.
  • "La grande guerra" di Mario Monicelli, del 1959, è una celebre produzione italiana che racconta eroismi e meschinità durante la Prima Guerra Mondiale.
  • "Uomini contro" di Francesco Rosi, uscito nel 1971, esplora la guerra come conflitto di classe e critica il disinteresse dei generali per la vita dei soldati.

Indice

  1. Film sulla Prima Guerra Mondiale
  2. All'ovest niente di nuovo
  3. Orizzonti di gloria
  4. La grande illusione
  5. La grande guerra di Monicelli
  6. Uomini contro di Rosi

Film sulla Prima Guerra Mondiale

I film dedicati alla Prima Guerra Mondiale non sono numerosi; sono invece molti ad affrontare il problema soltanto marginalmente.

All'ovest niente di nuovo

Il primo risale al 1930: All’ovest niente di nuovo, del regista americano Lewis Milestone. Si ispira al romando Niente di nuovo sul fronte occidentale dello scrittore E.M.

Remarque. In Italia esso poté essere visto all’inizio degli anni Cinquanta perché prima fu vietato dalla censura fascista. La versione originale fu tagliata per complessivamente 50 minuti per ridurre le scene di valore polemiche o quelle carica di un realismo troppo crudo. Tuttavia, i tagli non servirono perché il messaggio pacifista e antimilitarista passò lo stesso grazie anche alle scene di morte. Rimaste famose sono le sequenze in cui le truppe avanzano e retrocedono in modo meccanico per dare allo spettatore la sensazione di un massacro senza alcun senso

Orizzonti di gloria

Un altro classico, anch’esso di produzione americana: Orizzonti di gloria, del regista Stanley Kubrick, del 1957. Anche questo film è molto antimilitarista; tuttavia, le scene non si svolgono nelle trincee o nei campi di battaglia, bensì negli uffici dei comandi militari. Il protagonista è un generale francese, molto pieno di sé che ordina di intraprendere un’azione militare, pur sapendo che essa è destinata all’insuccesso fin dall’inizio. Nella ricerca di esibizione di potere e di capri espiatori, egli fa mandare a morte tre soldati innocenti. Un colonnello cercherà invano di salvarli.

Fino al 1975, il film fu proibito in Francia perché denunciava gli intrighi e il cinismo di certe persone, appartenenti a sfere sociali importanti

La grande illusione

Nel 1937, il regista francese Jean Renoir mette in circolazione La grande illusione. Al militarismo e all’orgoglio di una casta militare ormai in declino vengono ad opporsi l’amicizia, la solidarietà e l’amore, tutti sentimenti che vogliono far capire quanto le distinzioni nazionali, i vari patriottismi ed i confini siano inutili. Il film fu premiato al Festival di Venezia dello stesso anno e il regime fascista manifesto una forte contrarietà.

La grande guerra di Monicelli

In Italia, abbiamo la prima produzione nel 1959 con La grande guerra di Mario Monicelli, che a parere di molti critici resta uno dei film più riusciti della cinematografia italiana. Narra le vicende di due soldati, un romano e un milanese, interpretati rispettivamente da Vittorio Gassman e da Alberto Sordi. La loro storia è inserita nella Grande Guerra con i suoi eroismi e le sue meschinità, con la ritirata di Caporetto e le sofferenze della popolazione. Viene denunciato il carattere insensato dei comandi militari ed i massacri gratuiti delle vite umane anche se, alla fine, i due protagonisti devono subire la fucilazione.

Uomini contro di Rosi

Nel 1971, ispirato al romanzo di Emilio Lussu, Un anno sull’Altopiano, esce nelle sale Uomini contro di Francesco Rosi. Il protagonista è il generale Leone che nella sua ricerca di gloria, resta cinicamente indifferente alla vita dei suoi soldati. Pur riducendo la Grande Guerra ad un conflitto di classe, l’opera resta di grande livello.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il primo film dedicato alla Prima Guerra Mondiale e quali difficoltà ha incontrato in Italia?
  2. Il primo film è "All’ovest niente di nuovo" del 1930, diretto da Lewis Milestone. In Italia, fu vietato dalla censura fascista e solo negli anni Cinquanta fu possibile vederlo, sebbene con tagli significativi.

  3. Quali sono le tematiche principali del film "Orizzonti di gloria" di Stanley Kubrick?
  4. "Orizzonti di gloria" è un film antimilitarista che si concentra sugli intrighi e il cinismo dei comandi militari, evidenziando l'assurdità delle decisioni che portano alla morte di soldati innocenti.

  5. Come viene rappresentato il militarismo nel film "La grande illusione" di Jean Renoir?
  6. Nel film "La grande illusione", il militarismo e l'orgoglio di una casta militare in declino sono contrapposti a sentimenti di amicizia, solidarietà e amore, sottolineando l'inutilità delle distinzioni nazionali e dei patriottismi.

  7. Qual è l'importanza del film "La grande guerra" di Mario Monicelli nella cinematografia italiana?
  8. "La grande guerra" è considerato uno dei film più riusciti della cinematografia italiana, narrando le vicende di due soldati durante la Grande Guerra e denunciando l'insensatezza dei comandi militari e i massacri gratuiti.

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